Fare tappa da Radici Pizzeria Agricola a Pietrelcina per assaporare la pizza di Gerardo Rossi per noi è diventata una consuetudine molto gradita. Questo locale infatti è una meta imperdibile per gli amanti della buona pizza. Ci affascina profondamente la filosofia che guida il progetto di Gerardo Rossi e del suo team: creare una pizza che sia espressione autentica del territorio, valorizzando ingredienti locali, come ortaggi e verdure biologiche provenienti direttamente dal loro orto, insieme alle eccellenze campane – con particolare attenzione a quelle del Sannio.
Gerardo Rossi è stato tra i pionieri nel proporre una pizza a filiera corta, realizzata quasi esclusivamente con prodotti coltivati nei suoi orti bio: dal pomodoro all’olio d’oliva, ogni elemento racconta il territorio. Il tutto è reso ancora più speciale da un impasto straordinario, che ci ha conquistati fin dal primo assaggio e ci spinge a tornare sempre volentieri. Ma procediamo con ordine...
Radici Pizzeria Agricola. Pietrelcina - Insegna esterna
L’arredamento è rimasto fedele allo stile che ricordavamo: un rustico curato, con richiami evidenti alla tradizione contadina e al mondo agricolo. L’uso predominante del legno e di materiali naturali sottolinea ancora di più il legame con la natura. Particolarmente suggestivi sono alcuni elementi d’arredo – ideali per chi apprezza l’antiquariato – come pezzi d’epoca, oggetti contadini, e una splendida madia originale. In generale, l’atmosfera da Radici Pizzeria Agricola è davvero piacevole: accogliente, informale e perfetta per vivere un momento di convivialità autentica. Dopo pochi minuti di attesa, veniamo accompagnati al nostro tavolo. Ad accoglierci con grande professionalità e calore è Anita, sempre impeccabile nell’ospitalità e nell'accoglienza degli ospiti.
Radici Pizzeria Agricola. Pietrelcina - Particolare interno
Come di consueto, diamo uno sguardo al menù: si parte con gli antipasti, il celebre tagliere Radici, e una selezione di fritti artigianali davvero irresistibili. Tra questi spiccano gli arancini e la leggendaria frittatina – proposta nella versione classica, cacio e pepe, e Nerano con le zucchine dell’orto. I crocchè firmati Radici sono inimitabili: realizzati con vere patate – le loro, biologiche, dell’orto – e dalla consistenza perfetta. E poi ci sono le montanarine, in versione classica o bianca, insieme ad altre specialità come le pizze fritte e la Montanara Radici in doppia cottura. Passando alle pizze, il menù ne conta circa una trentina, a cui si aggiungono alcune proposte fuori carta. Colpisce la cura maniacale nella scelta degli ingredienti: materie prime eccellenti, verdure fresche dell’orto, conserve fatte in casa e un’ampia selezione di salumi e formaggi tipici del Sannio. Prima di tuffarci nelle pizze, ci concediamo una piccola delizia fritta: crocchè con patate dell’orto, seguiti dalle classiche frittatine. Una frittatina cacio e pepe, fatta con bucatini, besciamella, provola di Agerola, pecorino e pepe, e una frittatina alla Nerano, fatta con bucatini, besciamella, crema di zucchine dell’orto, formaggi e provolone del Monaco. I fritti sono davvero superlativi: asciutti, leggeri, per nulla unti. I crocchè, in particolare, ci riportano ai sapori di casa, quelli della cucina della mamma. E anche le frittatine sono spaziali.
Crocchè di patate e frittatine
Ecco poi delle patatine fritte (anche queste dell’orto). Squisite, asciutte, non unte e goduriose…..
Patatine fritte
Non potevamo non provare una delle pizze simbolo del locale: la Margherita Radici. Una vera celebrazione del pomodoro, realizzata con pomodoro San Marzano di Pietrelcina in diverse consistenze e pomodoro datterino in diverse consistenze.
La Margherita Radici
Il risultato? Un’esplosione di gusto, in cui la dolcezza e la ricchezza dei pomodori si fondono alla perfezione con la cremosità della mozzarella. Il tutto su un impasto fragrante, leggero e ben lievitato. Una pizza assolutamente da provare se si passa da Radici. Un vero e proprio “must”.
La Margherita Radici - Vista dall'alto
La Parmigiana light vede sul disco pizza bufala campana Dop, crema di melanzane cotte al forno a legna a bassa temperatura, stick di melanzane del loro orto fritte, riduzione di pomodoro Radici in uscita a temperatura ambiente e crema di parigiano reggiano DOP stagionato 24 mesi. La bufala Campana DOP con la sua cremosità si accompagna egregiamente alla crema di melanzane a completare il tutto le melanzane a stick croccanti e dorate che richiamano la parmigiana ma in una versione leggera, la riduzione di pomodoro e la crema di parmigiano che con il suo sapore inconfondibile regala un’eleganza decisa. Davvero una gran pizza….
La Parmigiana Light
L’altra pizza che degustiamo è spettacolare. La Capricciosa Radici è un’esplosione di sapore e profumo, fatta con pomodoro pelato a mano Radici, fiordilatte di Agerola, prosciutto cotto artigianale sannita, funghi champignon, salame Napoli artigianale, olive taggiasche, formaggi misti, carciofini sott’olio di oliva EVO Radici Presidio slow food.
La Capricciosa Radici
Su un letto vibrante di pomodoro pelato a mano, si adagia il meraviglioso fiordilatte di Agerola. A completare l’armonia, il prosciutto cotto artigianale del Sannio, tenero e profumato, danza con i funghi champignon, freschi e saporiti. Il salame Napoli, robusto e deciso, aggiunge una nota audace, mentre le olive taggiasche, donano profondità e carattere. I formaggi misti si fondono in una sinfonia morbida e avvolgente, mentre i carciofini sott’olio EVO di Radici chiudono una piccola opera d’arte.
La Capricciosa Radici - Dettaglio farcitura
La Capricciosa Radici ci ha conquistati, questa per noi è una pizza che anche da sola vale il viaggio qui. Eccezionale…..
La Capricciosa Radici - Vista dall'alto
Da Radici – Pizzeria Agricola abbiamo gustato una pizza preparata con un impasto ben lavorato e realizzato con grande cura. Il processo prevede un periodo di riposo della massa e l’utilizzo di due mix di farine, tra cui una sannita prodotta direttamente da Radici. L’idratazione si attesta attorno al 70%. Il processo di lievi-maturazione dura tra le 36 e le 48 ore. La struttura dell’alveolatura è ben definita. Il risultato è una pizza leggera, digeribile, dal profumo invitante e dalla consistenza croccante. I panetti pesano circa 270 grammi. Degna di nota è l’eccellente qualità degli ingredienti utilizzati per le farciture: sulle pizze spiccano ortaggi coltivati nel loro orto, conserve fatte in casa e selezioni di salumi e formaggi di pregio, provenienti per lo più dal territorio sannita. Questo insieme di elementi rende la pizza una vera rappresentazione della cultura gastronomica locale. Un ulteriore punto di forza è il servizio: informale e rapido, ma sempre preciso e professionale. Il tutto è coordinato con efficienza da Anita, figura fondamentale in sala e nel rapporto con i clienti. Molto curata anche la selezione di vini e birre, pensata per accompagnare al meglio le proposte del menù.
La Parmigiana Light - Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto ben lavorato e curato
- Ottimo rapporto qualità –prezzo
- Fritti super (in particolar modo crocchè e frittatine).
- Uso di prodotti bio del loro orto e conserve di loro produzione che si possono anche acquistare.
- Uso di salumi e formaggi campani ed in prevalenza del Sannio.
Per noi Radici – Pizzeria Agricola è sempre una garanzia. Questo luogo conquista prima ancora per la sua filosofia e il progetto che ne è alla base: un lavoro fatto di studio, passione, sacrifici e amore per la terra. Gerardo Rossi ha saputo mettere radici a Pietrelcina e, insieme alla straordinaria Anita, ad Alessio e a un giovane team pieno di entusiasmo, porta avanti un’idea di pizza che ha un’anima profonda. Alla base di tutto c’è la cura nella selezione delle materie prime, l’uso sapiente dei prodotti dell’orto e delle conserve autoprodotte. E non finisce qui: molti degli ingredienti utilizzati – dalle verdure all’olio, dalle conserve ai salumi – sono anche in vendita, per portare a casa un pezzetto di questa eccellenza e dei prodotti che puopi degustare da Radici. La pizza di Radici è, in tutto e per tutto, un’espressione autentica del Sannio. Ed è proprio questo il cuore del progetto: creare un luogo che celebri le radici contadine e la cultura gastronomica del territorio. Radici – Pizzeria Agricola a Pietrelcina è stata ancora una volta una tappa indimenticabile e si conferma sulla nostra guida sul web tra quelle che sono a parer nostro le migliori pizzerie.
Radici - Pizzeria Agricola
SS212, n.69
Pietrelcina (Bn)
Tel. 351 9190762
Visita il sito web di Radici - Pizzeria Agricola
Siamo in Valle Caudina ad Arpaia, un centro dalla storia antichissima, situato al confine con la provincia di Caserta e a pochi km da Montesarchio (l’antica Caudium). Arpaia secondo alcuni storici che prendono spunto da Tito Livio, questo sarebbe il luogo delle famose “Forche Caudine”, episodio passato dalla storia quasi al mito, e che vide i fieri Sanniti sconfiggere gli allora quasi invincibili soldati Romani. Ma dalla storia torniamo ai giorni nostri, proprio ad Arpaia c’è la pizzeria che abbiamo visitato, la Pizzeria di Stora, il Regno di Michele Fuccio. Il locale ha già una sua storia consolidata che parte nel 2006, inizialmente questo era un ottimo ristorante per cerimonie, (con piccola pizzeria), poi piano piano si è evoluto, fino a trasformarsi in una bellissima Pizzeria, totalmente ristrutturata nel 2022. Questo per assecondare il talento di Michele Fuccio, che negli anni ha acquisito la passione dei genitori per la ristorazione ma soprattutto per la pizza. Dopo essersi formato e dopo qualche anno ha raggiunto davvero un livello altissimo. Nelle sue pizze c’è studio, una scelta accurata delle materie prime, passione e la volontà precisa di valorizzare gli ottimi prodotti del territorio sannita.
Pizzeria di Stora. Arpaia - Logo della Pizzeria
Ma andiamo per gradi. Partiamo dalla location, davvero gradevole: una grandissima sala luminosa, colorata, moderna, prevalgono due colori: il giallo ed il blu. Belle le sedute grigie e blu, così come sono esteticamente accattivanti gli inserti e i pannelli in erba e piante da parete. Quasi in fondo alla sala il bellissimo banco da lavoro e i forni. La carta è ricca e variegata, con prodotti e materie prime scelte e selezionate e molte eccellenze sannite. Ci sono gli antipasti e la friggitoria (da non perdere le mitiche frittatine e le montanare), e le pizze suddivise in Rosse Tradizionali, le Bianche Innovative, le Pizze di Michele, i Ripieni, le pizze in Pala, le pizze nel Ruoto. Da notare che ci sono anche diverse proposte di pizze senza glutine. In totale oltre quaranta proposte di pizza in grado di accontentare davvero tutti. Ogni settimana c’è sempre almeno una pizza Fuori Menù che racconta il territorio con prodotti di stagionali. Noi cominciamo con un po’ di coccole fritte. Ecco delle ottime chips di patate….
Patatine fritte
Poi due crocchè di patate fatti davvero a regola d’arte. Ottimi…
Crocchè di patate
Ma raggiungiamo l’apoteosi con le frittatine, noi optiamo per una frittatina Classica a Modo mio fatta con crema di piselli, parmigiano, provola affumicata, pancetta pepata di maialino rosa del Sannio e besciamella, l’altra invece è con salsiccia e i meravigliosi friarielli. Le frittatine sono goduriose, appaganti, ben condite, ma in generale i fritti sono asciutti e leggeri.
Frittatina classica a Modo Mio e Frittatina con salsiccia e friarielli
Cominciamo la nostra degustazione di pizze. Non potevamo non partire con la Margherita fatta con un buonissimo pomodoro San Marzano DOP, fior di latte, parmigiano, basilico e olio Evo. Abbiamo apprezzato il sapore quasi rustico di questa margherita nobilitata da ingredienti davvero di qualità.
La Margherita
Con la Profumo di Bosco raggiungiamo vette altissime. Questa pizza ci ha davvero colpito.
La Profumo di bosco
La Profumo di Bosco è fatta con funghi porcini, fonduta di grana padano DOP, fior di latte, salsiccia di maialino rosa del Sannio, scaglie di tartufo fresco Irpino e olio Evo.
La Profumo di bosco - Dettaglio farcitura
Eccezionale l’equilibrio di questa pizza, ad ogni morso è un’esplosione di gusto perfettamente bilanciato. E che profumo fantastico….
La Profumo di Bosco Vista dall'alto
La Diavola a Modo mio è inebriante con la salsiccia rossa piccante di Castelpoto (presidio Slow food) che la rende fantastica. A completare il tutto c’è il pomodoro San Marzano DOP, il fior di latte, scaglie di provolone, basilico e olio.
La Diavola a Modo mio
Decidiamo di gustare anche una pizza nel Ruoto e la nostra scelta cade sulla Patanè realizzata con patate al forno speziate al rosmarino, fior di latte, funghi porcini, prosciutto cotto arrosto e olio Evo. La pizza nel Ruoto viene cotta ad una temperatura più bassa rispetto alla tradizionale (360° - 370°) e viene cotta con un giro d’olio alla base del ruoto dove c’è l’impasto. Il risultato è strepitoso.
La Patanè
Adoro il sapore rustico e intenso della Patanè, il gusto inconfondibile delle patate speziate, quello intenso dei funghi porcini, quello avvolgente del prosciutto cotto arrosto. Davvero ottima.
La Patanè - Vista dall'alto
La pizza di Michele Fuccio che abbiamo degustato alla Pizzeria Di Stora è realizzata con un bel diretto, lavorato a regola d’arte con una lievimaturazione di 24 ore e un’idratazione che arriva all’80%, il peso dei panetti è intorno ai 260 grammi. Il risultato è una pizza fragrante, saporita, leggera. Ottimi gli ingredienti usati per il topping e le farciture, molti sono prodotti provenienti da aziende Sannite che raccontano il territorio. Il servizio è veloce ed informale. Buono il rapporto qualità – prezzo.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Uso di prodotti di grande qualità
- Ottimi i fritti (da non perdere le frittatine)
- Corretto rapporto qualità – prezzo
La Pizzeria Di Stora è un “indirizzo pizza” da segnare in agenda senza se e senza ma. Il locale è gradevole, spazioso, colorato, moderno, arredato con gusto e con attenzione ai dettagli. La pizza di Michele Fuccio rassicura e conquista grazie ad un impasto lavorato a regola d’arte e un’attenzione certosina per la scelta dei prodotti e delle materie prime (tutte stagionali). La Profumo di Bosco ci ha colpito e anche da sola vale la visita, così come da non perdere sono le pizze nel Ruoto. La Patanè è spaziale. Da sottolineare poi la vasta scelta di pizze gluten free in carta. E' lodevole poi la volontà di raccontare il Sannio dando spazio a prodotti di molte aziende del territorio. Fantastici i fritti (in particolar modo le frittatine). Il servizio è veloce ed informale. Corretto il rapporto qualità prezzo (Margherita a 5 euro, Marinara a 4 euro e 50, Cosacca a 6 euro). La Pizzeria di Stora ad Arpaia entra di diritto nella nostra guida sul web tra le pizzerie da non perdere. Provare per credere.
Pizzeria Di Stora
SS7 n. 203
Arpaia (Bn)
Tel. 347 911 1185
Visita il sito web della Pizzeria Di Stora
Ritorno nel Sannio Beneventano, un territorio che amo e che non finisce mai di stupirmi. Per l'appuntamento con Le Pizze Templari sono a Pietrelcina, paese famoso per aver dato i natali a San Pio e borgo ricco di bellezze storiche e culturali. Qui c'è un indirizzo pizza da non perdere: Radici – Pizzeria Agricola. Torno spesso da Gerardo Rossi, adoro la filosofia che c'è dietro questa Pizzeria: passione, legame con il territorio, e la volontà di proporre una pizza che ne sia la più fulgida e reale espressione, grazie alla presenza e all'uso di prodotti, verdure, ortaggi bio provenienti dal loro orto. A questo si aggiunga poi la capacità di selezionare in modo accurato i prodotti (a partire dai formaggi e dai salumi) di produttori in prevalenza sanniti. Ecco spiegato il perché di “Radici”, un indirizzo che ricerca l'essenza e al contempo le tradizioni enogastronomiche di un territorio così ricco e affascinante.
La Diavola Radici
La "Pizza Templare" della settimana è una delle pizze che ho gustato durante la mia ultima visita da Radici Pizzeria Agricola: la Diavola Radici. Una vera esplosione di gusto in un equilibrio riuscitissimo. Sul disco pizza la crema di pomodori secchi (di loro produzione) si sposa a meraviglia con il piccante del salame spalmabile, il tutto stemperato dalla morbidezza della ricotta di Paestum (davvero una carezza). Incredibile e riuscito l'abbinamento di quest'ultima con il miele di castagno, per questa Diavola che conquista e seduce con la sua struttura.
La Diavola Radici - Dettaglio farcitura
A nobilitare la pizza poi c'è l'impasto di Gerardo Rossi, un impasto che adoro per la sua “essenza rustica”, un bel diretto realizzato con maestria con una lievimaturazione che arriva a 36/48 ore e una idratazione del 70%. Il peso dei panetti è di 260 gr, il risultato è una pizza fragrante, ma al contempo soffice e leggerissima, prova ne sia l'alveolatura ben evidente con alveoli grandi e definiti.
Diavola Radici - Dettaglio alveolatura
La Pizza Templare della settimana quindi è la Diavola Radici. Ti consiglio di provarla, ed è un buon pretesto per venire qui a Pietrelcina da Radici Pizzeria Agricola. Oltre alle pizze di eccellente fattura, non perderti i fritti, in particolare i crocchè e le frittatine sono spaziali. Da Radici Pizzeria Agricola si possono anche acquistare (tra le altre cose) le loro conserve e il loro amaro al carciofo di Petrelecina. Nota di merito per il servizio, informale e preciso, e per il personale sempre sorridente e dinamico. Complimenti a Gerardo Rossi che qui a Pietrelcina ha messo “Radici”, alla bravissima Anita e ad Alessio esponente della new generation, appassionato e capace. Radici Pizzeria Agricola non può mancare in agenda. Indirizzo imperdibile......
Diavola Radici - Vista dall'alto
Radici - Pizzeria Agricola
SS212, n.69
Pietrelcina (Bn)
Tel. 351 9190762
Visita la pagina Fb di Radici Pizzeria Agricola
Per l’appuntamento settimanale con la "Pizza Templare” ci spostiamo nel Sannio, precisamente a Pietrelcina, il paese cha ha dato i natali a San Pio e luogo di grande bellezza. Più volte siamo stati da Radici – Pizzeria Agricola, perché ci siamo innamorati della filosofia che c’è dietro questa pizzeria: amore, passione per il territorio e la volontà di proporre qualcosa di unico. L'idea è proporre quella che potremmo definire “pizza del territorio” grazie all’uso di ortaggi e verdure biologiche provenienti dal loro orto. Grazie ad una ricerca costante, alla qualità dei prodotti, alla scelta oculata della farina, e ad una sinergia e collaborazione con produttori del Sannio per celebrare questa ricerca delle “radici” e delle tradizioni gastronomiche di un territorio così bello e ricco.
La "Pizza Templare" della settimana è uno dei must di Radici Pizzeria Agricola: la Margherita Radici, una pizza in cui c’è davvero l’anima di questo luogo. Viene realizzata con ben quattro tipi di pomodori cotti al forno a legna, (datterino giallo e rosso, pomodorino pizzuto e il San Marzano di Pietrelcina) e poi mozzarella di bufala, parmigiano, pecorino, olio Evo del Sannio e basilico. Un tripudio di gusto che potremmo definire “rustico”, perché i pomodori vengono ben puliti, tagliati e messi in teglia nel forno a legna con una cottura delicata e lenta. Poi vengono schiacciati grossolanamente e usati per farcire la pizza. Ti possiamo garantire che il profumo è inebriante e il gusto inimitabile.
La Margherita Radici
A questo si aggiunga l’impasto di Gerardo Rossi, un bel diretto realizzato con bravura e abilità, con un’idratazione non molto spinta (65%), e una lievi-maturazione di 18/24 ore. Da notare l’alveolatura bella marcata. Nel complesso una pizza fragrante, leggera e soffice.
Dettaglio Alveolatura
La Margherita Radici è una pizza imperdibile, assolutamente da provare, che da sola vale il viaggio qui. Dietro a tutto quello che rappresenta Radici – Pizzeria Agricola c’è la passione di Gerardo Rossi, che anni fa si è innamorato di questi luoghi e ha deciso di mettere qui “radici”, la bravura di Anita, la gentilezza e la preparazione di Alessio e di tutto il team giovane e dinamico. Ci si rivede presto…
Radici - Pizzeria Agricola
SS212, n.69
Pietrelcina (Bn)
Tel. 351 9190762
Visita la pagina Fb di Radici Pizzeria Agricola
Il nostro viaggio per raccontarvi le pizzerie di qualità ci porta a Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più belli e caratteristici della Campania. Il suo centro storico si trova su una sorta di terrazza naturale tufacea ed è un piccolo scrigno di tesori: palazzi antichi, chiese, monumenti, un impianto urbanistico di grande interesse e scorci suggestivi. Insomma visitare Sant’Agata è un’esperienza notevole che vi lascerà senza fiato.
Sant'Agata de Goti (Bn) - Vista del centro storico dal Ponte sul Martorano con fiori
Proprio al principio del centro storico adiacente al grande parcheggio di Piazza Tiziano della Ratta c’è Fiore 1985, il posto che abbiamo scelto.
Fiore 1985 - Insegna
Cominciamo a dire che la location è davvero bella, ci troviamo infatti in un’ala dell’antico castello normanno, proprio dove un tempo c’erano le stalle. Il locale è stato ristrutturato in maniera eccellente, ci sono poco meno di 100 coperti complessivi e si sviluppa su due livelli: chianche in terra, pietra a vista, tufo (siamo a Sant’Agata de’ Goti of course!),soffitto con volte a botte. Un ambiente che regala davvero emozione.
Fiore 1985. Sant'Agata de Goti (Bn) - Sala
Fiore 1985 è sia ristorante che pizzeria e propone una buona cucina del territorio debitamente rivisitata e una fantastica cucina di mare (ebbene si!). Lo chef Fiore delle Fave è una garanzia ma noi siamo stati qui per provare la pizza.
Diamo un’occhiata al menù, semplice, ben concepito, ci sono una trentina di proposte pizza, con abbinamenti azzeccati.
Abbiamo gustato una pizza degli Artisti con mozzarella, scamorza, pancetta di maialino nero casertano, grana e rucola. Davvero buona e con ingredienti per il topping freschi e di buona qualità.
Pizza degli Artisti
Una salsiccia e friarielli. Ottima, nota di merito per la salsiccia straordinaria.
La salsiccia e friarielli
E una parmigiana con mozzarella, pomodoro, melanzane e provola. Spettacolare …
La Parmigiana
Abbiamo trovato una pizza ben eseguita, presenta una rotondità perfetta. L’impasto è di tipo diretto con un blend di farine (probabilmente tra 0 e doppio 0) , risulta bel lavorato con una lunga lievitazione prima a temperatura ambiente, poi a temperatura controllata (24/36 ore). La pizza si presenta morbida nonostante l’idratazione non sia elevata, questo perché l’impasto è davvero ben trattato e lavorato. il peso dei panetti secondo noi si aggira sui 260/280 gr. Gli ingredienti usati per la farcitura sono di assoluta qualità e molto generosi. Insomma la pizza qui è una pizza appagante e la cosa che ci ha sorpreso è la sua "identità". C’è la firma di Fiore in queste pizze perché hanno un loro carattere.
Dettaglio alveolatura cornicione
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto con lunga lievitazione a temperatura ambiente e controllata
- Uso di prodotti freschi e di qualità
- Locale molto bello situato al’interno del Castello Normanno
- Eccellente rapporto qualità - prezzo
Fiore 1985 è una certezza. E’ un ottimo ristorante (ve ne abbiamo parlato) ed il crescente successo lo testimonia. Qui trovate una cucina davvero di buon livello con proposte del territorio ben eseguite ma anche piatti più innovativi e (udite udite) un’ottima cucina di mare. Fiore delle Fave è lo chef, il patron. Da 8 anni anche pizzaiolo con risultati davvero sorprendenti. La pizza è davvero buona, ben eseguita e farcita con prodotti di assoluta qualità, una pizza quella di Fiore delle Fave che ha una sua identità e mostra una sua chiara personalità.
La location è suggestiva, il servizio puntuale ed il personale cortese. Altro particolare non trascurabile è il conto onesto con un rapporto qualità - prezzo eccellente (margherita e marinara a 3 euro sono merce rara ormai). Nessun dubbio, questo è un indirizzo che entra di diritto nella nostra guida “templare” alle pizzerie campane di qualità. Da provare, parola dei Templari del Gusto.
Fiore 1985
Ristorante e pizzeria
Via Caudina n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 92 46 817