Siamo tornati nel Sannio a Sant’Agata De’ Goti, il cui centro storico è un piccolo scrigno di arte e bellezze architettoniche. E’ sempre magico passeggiare tra i suoi vicoli, stupendosi ogni volta per un dettaglio, uno scorcio, un antico palazzo, una chiesa, respirando a pieni polmoni la storia, con la sensazione di trovarsi in una dimensione quasi atemporale dove tutto è bellezza e sembra fermo nel tempo. Proprio all’inizio del centro storico in Via Roma c’è Agape Ristorante, che abbiamo scelto per il nostro pranzo.
Agape Ristorante. Sant'Agata de Goti (Bn) - Ingresso
Già la location è suggestiva, siamo infatti nello storico Palazzo Viscardi. Entrando si percepisce una bellissima sensazione. Il locale è molto bello, all’ingresso c’è un angolo relax, una sorta di salottino per l’attesa, ci guardiamo intorno: pavimenti antichi originali, pareti bianche, dei tavoli dal design studiato, qualche mobile antico di pregio, cucina a vista. Ci colpisce la discreta e raffinata eleganza dell’ambiente.
Agape Ristorante. Sant'Agata de Goti (Bn) - Particolare ingresso con salottino
Ci accoglie la gentilissima Gianna (bravissima sommelier) e sorella dello chef Gabriele Piscitelli. Entrambi sono l’anima e il motore di questo progetto.
Agape Ristorante. Sant'Agata de Goti (Bn) - Particolare sala
Mi incuriosisce il nome. Agape viene dal greco antico ed esprime il concetto di amore puro, disinteressato, fraterno, ma rappresenta anche il rapporto armonico tra gli elementi e le parti, pensiamo all’architettura e ai principi della triade Vitruviana. L’intento è creare una vera armonia tra cucina, cantina e ambiente in modo tale da offrire al cliente un’esperienza che vada oltre il semplice mangiare fuori.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo, ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù. Le proposte sono studiate, intriganti. C’è l’uso dei prodotti del territorio ma c’è sempre una sorta di fusion con ingredienti e materie anche territorialmente lontane. Ci sono 4 proposte di antipasto, 4 primi e 5 secondi, oltre ai dessert. C’è la possibilità di optare per un menù degustazione di 5 o 7 portate, noi invece ordiniamo alla carta.
Arrivano i grissini artigianali e i loro pani. Da bere ordiniamo una minerale e su consiglio di Gianna cominciamo con un calice di vino spumante La Matta dell’Azienda Agricola Casebianche. Un vino spumante biologico ottenuto da uve fiano grazie alla rifermentazione spontanea in bottiglia senza aggiunta di solfiti. Quindi nessuna aggiunta di zuccheri e lieviti. Il risultato è un vino “sincero”, di un giallo di media intensità, piacevole con note fruttate e una bella acidità. Perfetto per accompagnare il nostro antipasto.
Vino Spumante La Matta di Casebianche
Intanto ci viene servito un interessante entrée: creme brulée al curry con popcorn salato e un arancino con del tartufo nero (uno scorzone estivo). Ottimo incipit.
Entrèe Crème brulée al curry pop corn salato e arancino con tartufo nero
Abbiamo scelto due antipasti: un tortino di patata schiacciata ripiena di uova di quaglia cotte a bassa temperatura, una spuma di provolone e del tartufo nero.
Patata schiacciata, uovo di quaglia cotto a bassa temperatura, spuma di provolone e tartufo nero
Equilibrato, delicato, da svenimento poi quel gustoso e voluttuoso ripieno di uova di quaglia che ci ha amabilmente costretti ad usare il pane. Non potevamo esimerci. Fantastica proposta.
Tortino di patata schiacciata - Dettaglio
L’altro antipasto è una vera chicca. Nel piatto una composta di pomodorini gialli, un fungo prataiolo e da abbinare una mozzarella di bufala campana DOP con cuore di tartare di gamberi, leggermente affumicata al momento.
Mozzarella di bufala campana DOP con cuore di tartare di gamberi imperiali, fungo prataiolo e composta di pomodorini gialli
E’ inebriante il momento in cui scopriamo la mozzarella e viene fuori il fumo dell'affumicatura, speziato gradevole. Meraviglioso e sorprendente il ripiendo di tartare di gamberi. Abbiamo gustato due proposte di antipasti davvero eccellenti. E’ il momento dei primi piatti. La gentile Gianna ci consiglia un calice di Montepulciano D’Abruzzo DOC Martina Cvetic di Masciarelli. Di un bel colore rosso rubino intenso, con note di frutti rossi e un sentore di vaniglia. Un vino strutturato, equilibrato.
Montepulciano D'Abruzzo DOC Marina Cvetic di Masciarelli
Arriva il Risotto allo zafferano con vellutata di piselli. In una parola: divino. Mantecato alla perfezione, delicato e gustoso.
Risotto allo zafferano con piselli
E gli spaghettoni con pomodorini, colatura di alici di Cetara e fresella alle erbe aromatiche. Piatto realizzato alla perfezione, equilibrato e che sapore!
Spaghettoni con pomodorini, colatura di alici di Cetara e fresella alle erbe aromatiche
Di tanto in tanto Gianna passa per controllare che tutto stia andando bene. Prima dei secondi ci accomodiamo nel salottino e ci godiamo l’ottima musica in sottofondo. L’atmosfera è davvero piacevole. Da Agape Ristorante si respira “benessere” e ci si riconcilia con se stessi. E’ il momento dei secondi. Abbiamo scelto una noce di maialino con mille foglie di patate, peperoni e just allo zenzero. Il maialino cotto a bassa temperatura si scioglieva in bocca, morbidissimo e saporito.
Maialino con mille foglie di patate peperoni e just allo zenzero
L’altro secondo è un filetto di tonno in crosta di riso soffiato con salsa al pepe nero. Il tonno era divino e ho trovato interessante la panatura con il riso soffiato a donargli una bella nota croccante. La salsa al pepe nero poteva sembrare un azzardo invece si sposava alla perfezione con il salmone.
Tonno in crosta di riso soffiato con salsa al pepe nero
Non possiamo esimerci dal degustare anche un dessert. Prima ci viene offerto un originale pre-dessert: bonbon di cioccolato fondente con cuore morbido di lampone. Fantastico.
Bon Bon al cioccolato fondente e cuore di lampone
Ed ecco la mousse al cioccolato con gel di lamponi e biscotto al caffè. Divina …
Mousse di cioccolato
Chiediamo il conto e paghiamo in due 95 euro. Il rapporto qualità prezzo è assolutamente corretto e rapportato alla qualità delle proposte e al tipo di cucina.
Agapè Ristorante ci ha sorpreso. Abbiamo trovato alta cucina in un contesto magico come il centro storico di Sant’Agata de’ Goti. E’ un tipo di proposta gastronomica che mancava in questa zona e che siamo convinti non faticherà col tempo ad imporsi. Lo chef Gabriele Piscitelli è eccezionale ed esprime tutto il suo talento e la sua tecnica, riuscendo a dare vita a piatti capaci di valorizzare i prodotti del territorio con abbinamenti studiati, originali, creativi. La sorella Gianna è una straordinaria sommelier e una perfetta padrona di casa: gentile, professionale, preparata, sempre pronta a consigliare e accompagnare i clienti nella loro esperienza gastronomica. Ci ha colpiti anche il servizio, veloce, professionale, il resto poi lo fa la location. Cenare o pranzare all’interno di un palazzo storico e in un ambiente del genere è un’esperienza da provare. Corretto e adeguato alla proposta di cucina il rapporto qualità-prezzo. Agape Ristorante è un luogo di eccellenza dove cucina e benessere emotivo si coniugano alla perfezione.
Il progetto è ambizioso, importante e siamo convinti che sarà vincente. Se cercate una location suggestiva, alta cucina ed emozione vera, questo è il posto che fa per voi, piccolo consiglio quando siete qui, non guardate l’orologio, godetevi il tempo, assaporate anche i dettagli, vi resteranno nella memoria. Imperdibile.
Agape Ristorante
Via Roma – Piazza Ludovico Viscardi
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 338 296 1502
Visita la pagina Fb di Agape Ristorante
Il nostro viaggio per raccontarvi le pizzerie di qualità ci porta a Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più belli e caratteristici della Campania. Il suo centro storico si trova su una sorta di terrazza naturale tufacea ed è un piccolo scrigno di tesori: palazzi antichi, chiese, monumenti, un impianto urbanistico di grande interesse e scorci suggestivi. Insomma visitare Sant’Agata è un’esperienza notevole che vi lascerà senza fiato.
Sant'Agata de Goti (Bn) - Vista del centro storico dal Ponte sul Martorano con fiori
Proprio al principio del centro storico adiacente al grande parcheggio di Piazza Tiziano della Ratta c’è Fiore 1985, il posto che abbiamo scelto.
Fiore 1985 - Insegna
Cominciamo a dire che la location è davvero bella, ci troviamo infatti in un’ala dell’antico castello normanno, proprio dove un tempo c’erano le stalle. Il locale è stato ristrutturato in maniera eccellente, ci sono poco meno di 100 coperti complessivi e si sviluppa su due livelli: chianche in terra, pietra a vista, tufo (siamo a Sant’Agata de’ Goti of course!),soffitto con volte a botte. Un ambiente che regala davvero emozione.
Fiore 1985. Sant'Agata de Goti (Bn) - Sala
Fiore 1985 è sia ristorante che pizzeria e propone una buona cucina del territorio debitamente rivisitata e una fantastica cucina di mare (ebbene si!). Lo chef Fiore delle Fave è una garanzia ma noi siamo stati qui per provare la pizza.
Diamo un’occhiata al menù, semplice, ben concepito, ci sono una trentina di proposte pizza, con abbinamenti azzeccati.
Abbiamo gustato una pizza degli Artisti con mozzarella, scamorza, pancetta di maialino nero casertano, grana e rucola. Davvero buona e con ingredienti per il topping freschi e di buona qualità.
Pizza degli Artisti
Una salsiccia e friarielli. Ottima, nota di merito per la salsiccia straordinaria.
La salsiccia e friarielli
E una parmigiana con mozzarella, pomodoro, melanzane e provola. Spettacolare …
La Parmigiana
Abbiamo trovato una pizza ben eseguita, presenta una rotondità perfetta. L’impasto è di tipo diretto con un blend di farine (probabilmente tra 0 e doppio 0) , risulta bel lavorato con una lunga lievitazione prima a temperatura ambiente, poi a temperatura controllata (24/36 ore). La pizza si presenta morbida nonostante l’idratazione non sia elevata, questo perché l’impasto è davvero ben trattato e lavorato. il peso dei panetti secondo noi si aggira sui 260/280 gr. Gli ingredienti usati per la farcitura sono di assoluta qualità e molto generosi. Insomma la pizza qui è una pizza appagante e la cosa che ci ha sorpreso è la sua "identità". C’è la firma di Fiore in queste pizze perché hanno un loro carattere.
Dettaglio alveolatura cornicione
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto con lunga lievitazione a temperatura ambiente e controllata
- Uso di prodotti freschi e di qualità
- Locale molto bello situato al’interno del Castello Normanno
- Eccellente rapporto qualità - prezzo
Fiore 1985 è una certezza. E’ un ottimo ristorante (ve ne abbiamo parlato) ed il crescente successo lo testimonia. Qui trovate una cucina davvero di buon livello con proposte del territorio ben eseguite ma anche piatti più innovativi e (udite udite) un’ottima cucina di mare. Fiore delle Fave è lo chef, il patron. Da 8 anni anche pizzaiolo con risultati davvero sorprendenti. La pizza è davvero buona, ben eseguita e farcita con prodotti di assoluta qualità, una pizza quella di Fiore delle Fave che ha una sua identità e mostra una sua chiara personalità.
La location è suggestiva, il servizio puntuale ed il personale cortese. Altro particolare non trascurabile è il conto onesto con un rapporto qualità - prezzo eccellente (margherita e marinara a 3 euro sono merce rara ormai). Nessun dubbio, questo è un indirizzo che entra di diritto nella nostra guida “templare” alle pizzerie campane di qualità. Da provare, parola dei Templari del Gusto.
Fiore 1985
Ristorante e pizzeria
Via Caudina n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 92 46 817
Lo chef Fiore delle Fave del ristorante pizzeria Fiore 1985 nel suggestivo borgo di Sant’Agata de’ Goti (Bn), ci propone questo buonissimo primo piatto, dei “timballi” di tagliolini conditi con un meraviglioso ragù fatto con il macinato di pancetta di vitello razza marchigiana, servito con provola in sfoglia di melanzane, un piatto semplice a patto che si seguano tutti i passaggi. Vediamo come si prepara…
Ingredienti per 4 persone:
Per il ragù
- 500 gr. macinato di pancetta di vitello marchigiano
- 100 gr. di mirepoix (battuto) di sedano carote e cipolle.
- olio evo q.b.
- Vino rosso Aglianico un bicchiere
- 1 lt di passato di pomodoro San Marzano
- Sale q.b.
Procedimento
Far soffriggere il mirepoix (battuto di sedano carote e cipolle) in olio evo, aggiungere il macinato far rosolare bagnare con un bicchiere di vino rosso Aglianico far sfumare il vino e aggiungere 1lt di passato di pomodoro san Marzano aggiustare di sale e far cuocere su un Fry top per 3 ore.
Per le melanzane
- Melanzane 3
- Farina q.b.
- Olio evo
- Burro q.b.
- Pan grattato q.b.
Con una mandolina affettare le melanzane sottilmente nel senso della lunghezza, infarinare e friggere in olio bollente. In uno stampino in alluminio per alimenti imburrare ed infarinare con pane grattato grossolanamente. Rivestire lo stampino con le melanzane fritte.
Per i tagliolini
- 400 gr. di tagliolini
- Parmigiano
- Provola affumicata q.b.
Cuocere i tagliolini al dente in acqua bollente salata, mantecare in poco ragù e parmigiano grattugiato, riempire gli stampini, metà aggiungere un pezzettino di provola e un po’ di salsa completare i stampini con i tagliolini. Cuocere a forno caldo a 180°. In un piatto da portata sformate i timballi e completare con il ragù.
Fiore 1985
Pizza Mercato (Piazza Tiziano della Ratta) n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 924 6817
Uno dei prodotti tipici di Sant’Agata de’ Goti, borgo ricco di storia con un centro storico suggestivo, è la mela annurca, bella da vedere con il suo colore rosso inconfondibile, con la sua polpa compatta, profumata e un pò acidula ma allo stesso tempo dolce, succosa, è buonissima e fa anche bene alla salute visto che è un concentrato di vitamine (B1, B2, C, E), ed ricca di sali minerali come ferro, fosforo, potassio. La mela annurca dal Marzo del 2006, a livello europeo, ha ottenuto la denominazione “Melannurca Campana” ed è stata riconosciuta quale Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Mele di Sant'Agata de Goti
Vi proponiamo la ricetta di questi squisiti biscotti morbidi (fatti con la pasta frolla) ripieni con la confettura di mela annurca di Marilena (Maddalena) Parricelli, che proprio a Sant’Agata de’ Goti ha un forno e biscottificio eccezionale, “Gli Antichi Sapori” dove realizza cose meravigliose con i genuini prodotti locali.
Ingredienti per circa 20 biscotti:
- 200 gr. di farina
- 100 gr. di zucchero
- 100 gr. di burro
- Un pizzico di sale
- 1 uovo
Per la confettura:
- 4 mele
- 30 gr. di zucchero
Procedimento:
Preparare la confettura, lavare per bene le mele tagliarle a pezzettini (avendo cura a togliere la parte interna con i semi), facciamo appassire in padella a fuoco lento schiacciando con una forchetta aggiungiamo lo zucchero, giriamo sempre e far cuocere per circa un’ora/ un’ora e mezza fino a quando la confettura non si addensa.
(N.B. se piace alla confettura si può aggiungere un po’ di cannella e il succo e la scorza di mezzo limone)
Intanto avremo preparato la nostra pasta frolla con metodo classico, lavorare il burro con lo zucchero, poi aggiungere l’uovo e successivamente la farina, un pizzico di sale poi impastare il tutto fino ad ottenere la consistenza giusta.
Una volta preparata la pasta frolla, stenderla con un mattarello, ricavare dei cerchi , mettere sopra un cucchiaino di confettura di mele annurche e sopra chiudere con un altro cerchio di pasta frolla poco più grande, formare i nostri biscotti ripieni . Disporre (su carta forno), in forno preriscaldato a 150/160° poco più di 10 minuti et voilà, i biscotti sono pronti.
P.S. I biscotti ripieni di confettura vanno mangiati preferibilmente freddi, e possibilmente, dopo un pò di ore o addirittura il giorno dopo, perché sono ancora più buoni, sprigionando in pieno tutto il loro sapore.
N.B. Ricetta del forno Gli Antichi sapori. Sant'Agata de' Goti (Bn).
Gli Antichi Sapori di Marilena
Via Capellini snc
Sant’Agata dei Goti (Bn)
Tel. 0823 71 75 14
Lo chef Fiore delle Fave del Ristorante, Pizzeria Fiore 1985 ci regala la ricetta di questo stupendo primo piatto. Un incontro mare e terra con le vongole e i gamberi che abbracciano il sapore deciso dei porcini. Una vera sinfonia di sapori con i porcini che si sposano in maniera sorprendente con le vongole e i gamberetti. Il tipo di pasta scelta dallo chef sono le trofie. Scopriamo come si preparano …
Ingredienti per 4 persone:
- 500 gr. di vongole veraci
- 300 gr. di gamberetti freschi (sgusciati)
- 200 gr. di porcini freschi
- 400 gr di trofie fresche
- Olio evo q.b.
- due spicchi di aglio
- Sale e prezzemolo q.b.
Procedimento:
Pulire per bene i porcini eliminando il terriccio e tagliare i funghi a fette sottili. (Se usiamo i porcini congelati vanno prima decongelati e poi cotti). In una padella mettiamo un filo di olio Evo e uno spicchio di aglio schiacciato. Facciamo soffriggere brevemente e aggiungiamo i porcini, portiamoli a cottura, ci vorranno una decina di minuti. Intanto sciacquiamo bene le vongole passandole sotto l'acqua corrente. Puliamo per bene i gamberi privandoli delle teste, dei carapaci (corazza) ed eliminando l'intestino.
Adesso in un’altra padella con olio Evo e aglio schiacciato, aggiungiamo le vongole. Facciamole aprire, poi aggiungiamo anche i gamberi che impiegheranno meno tempo a cuocere. Facciamo andare per qualche minuto.
Quando i gamberi saranno cotti, spegniamo. Aggiungiamo i porcini precedentemente cotti alle vongole e ai gamberi. Mescoliamo per bene. Cuocere le trofie ed aggiungerle al nostro sughetto, mantecando bene a fiamma bassa. Se serve aggiungere un mestolino di acqua di cottura della pasta. Poi mettiamo una manciata di prezzemolo tritato, un filo di olio Evo et voilà. Il piatto è pronto…..
Fiore 1985
Ristorante e pizzeria
Via Caudina n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 92 46 817
Nell'antico castello un ristorante di buon livello.
Siamo a Sant’Agata de’ Goti, borgo che spesso è protagonista dei nostri itinerari a metà tra storia, arte e gastronomia. Sant’Agata è uno dei borghi più caratteristici della Campania, meraviglioso è il suo centro storico con le case cortina a strapiombo sul fiume Martorano. Un piccolo scrigno che racchiude inestimabili bellezze artistiche ed archeologiche. Dopo una bella passeggiata fermarsi a pranzo è d’obbligo.
Siamo tornati da Fiore 1985 proprio all’inizio del centro storico adiacente al grande parcheggio di Piazza Tiziano della Ratta. La location è molto bella, ci troviamo infatti nel corpo dell’antico castello normanno, laddove un tempo c’erano le stalle. La ristrutturazione è stata realizzata in modo eccellente. Ci sono un centinaio di coperti e si sviluppa su due livelli: pavimento con chianche, pietra a vista e tanto tufo (siamo a Sant’Agata de’ Goti of course!), il soffitto è realizzato con volte a botte, le sedute bianche. Insomma l’atmosfera è davvero intrigante.
Si può pranzare anche all’aperto sotto un gradevole pergolato di glicine ma scegliamo di accomodarci dentro.
Siamo in cinque. Siamo venuti qui per gustare il pesce. “Il pesce?” Direte voi … Si proprio così. Infatti lo chef Fiore delle Fave propone tra l’altro una cucina di mare di ottimo livello, già da noi provata mesi fa e allora…. Si cominci!
Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di falangina del Sannio dell’Azienda Cantine Iannella Antonio, un bianco dal bel colore paglierino e fruttato, ideale per accompagnare l’antipasto che sta per arrivare.
Falangina del Sannio dell'Azienda Cantine Iannella Antonio
Abbiamo ordinato 4 insalate di mare … ben presentate e fatte con pesce freschissimo..
Insalata di mare
E un antipasto del pescatore: salmone e pesce spada marinati, alici marinati, insalatina di finocchi, gamberi in salsa rosa, un flan di zucchine e un bel pezzo di baccalà fritto. Davvero tutto ottimo!
Antipasto del Pescatore
Poi due proposte calde: seppie con vellutata di piselli…
Seppie con vellutata di piselli
E un classico: polpi alla luciana…
Polpi alla luciana
Un antipasto che ci ha davvero soddisfatto.
E’ il momento dei primi ….Qui ci siamo divertiti a prenderne di diversi per poterli degustare..
Ecco due piatti di spaghetti alle vongole, eseguiti benissimo, con le vongole veraci a dare un sapore meraviglioso al piatto.
spaghetti alle vongole
Un risotto alla pescatora, anche questo mantecato alla perfezione e gustoso …
Risotto alla pescatora
Un piatto di cavatelli beneventani ai frutti di mare, spettacolari ….
Cavatelli beneventani ai frutti di mare
Ed un piatto di trofie con vongole, gamberi e porcini … uno dei piatti più richiesti dai clienti, e non ci abbiamo messo molto a capire il perché. Ottimi!
trofie con vongole gamberi e porcini
Intanto ordiniamo un’altra bottiglia di vino, altra falangina stavolta dell’azienda Antico Ceppo di Bonea, di un bel giallo vivo, molto fruttato e interessanti note minerali.
Falangina dell'azienda Antico Ceppo di Bonea
Il nostro pranzo continua, arrivano i secondi: tre fritture di calamari, morbidissimi. Una frittura non unta e asciutta.
Frittura di calamari
Così come notevole è stata la frittura di gamberi e calamari..
Frittura di gamberi e calamari
Abbiamo preso anche un misto grigliato: orata, seppia, gamberone e spada. Anche qui la qualità è altissima, nota di merito per l’orata: freschissima e con la carne bella compatta, soda e saporita..
Misto grigliato orata, seppia, gamberone e spada
Siamo strapieni, decidiamo di prendere un sorbetto al limone a testa e poi due caffè, due limoncelli e un nocino artigianale. Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro lauto pranzo poco meno di 40 euro a testa. Un rapporto qualità - prezzo direi eccellente se consideriamo che abbiamo pranzato totalmente a base di pesce!
Sorbetto al limone
Fiore 1985 rappresenta una garanzia, il locale è molto bello, il personale gentile, forse un po’ lento a gestire le comande ma qui la cucina è espressa e tutto è fatto al momento, quindi ci vuole il tempo necessario. La materia prima è di alta qualità, il pesce freschissimo e cucinato alla perfezione. Lo chef Fiore delle Fave ha davvero grande talento ed è anche molto simpatico. Altro particolare non trascurabile è il conto onesto con un rapporto qualità prezzo eccellente.
Sembrerebbe un’eresia pensare di venire a mangiare del buon pesce in collina nel Sannio e invece non lo è affatto. Provate Fiore 1985 e ci darete ragione. Notevoli anche le proposte di terra e le pizze (ve ne abbiamo già parlato). Conferma.
Fiore 1985
Ristorante e pizzeria
Via Caudina n.3
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 388 92 46 817
Le ‘nfrennule sono dei tarallucci tipici di Sant’Agata dè Goti (e dei comuni di Durazzano, Limatola e Dugenta sempre in provincia di Benevento).
Sant’Agata dè Goti è un borgo ricco di storia con un centro storico suggestivo che si trova su un costone tufaceo in posizione bella e quasi scenografica tra due affluenti del fiume Isclero, il Martorano e il Riello. La cittadina si trova alle falde del Monte Taburno e si trova nell’area dove anticamente sorgeva l’antica Saticula.
Sant'Agata de Goti (Bn) il centro storico dal ponte sul Martorano
Uno dei prodotti tipici di questo borgo meraviglioso sono appunto le ‘nfrennule,dei tarallucci fatti con farina, acqua, vino bianco, olio e finocchietto selvatico. Sono buonissimi. Hanno questa particolare forma che ricorda un otto, colore dorato e la caratteristica lucentezza (grazie alla presenza del buon olio Evo nell’impasto).
Siamo andati a trovare la signora Marilena (Maria Maddalena) Parricelli che gestisce un forno “Gli Antichi Sapori”, dove realizza creazioni gustose: pani, taralli, dolci, torte rustiche, biscotti e prodotti da forno con i genuini prodotti locali.
Naturalmente tra le tante cose che trovate qui le ‘nfrennule hanno un posto di rilievo. Prima di capire come si realizzano cerchiamo di capire un po’ la loro storia.
L’origine dei questi tarallucci si perde nella storia, la parola deriva probabilmente dalla loro forma che riportava al “frenulum” al plurale “frenula”, parola che indicava una sorta di briglia che fin dal Medio Evo veniva posta sotto la lingua dei cavalli per poterli domare più facilmente. Ad inventare questo sistema furono probabilmente i Normanni che a Sant’Agata ci sono passati e dove hanno lasciato numerose tracce e un’eredità storica incredibile.
Nell’età medievale i feudatari nel corso dei banchetti, ripetevano questa operazione per sancire un accordo o un rapporto di pace con i loro vassalli dopo una disputa o una guerra. Insomma anche da questa tradizione deriva il detto “tarallucci e vino”,che è assai diffusa nel gergo comune. Essa indica una disputa o un litigio che si risolve amichevolmente , inzuppando o accompagnando i taralli con un buon bicchiere di vino.
Ma torniamo alle nostre ‘nfrennule, chiediamo alla gentile signora Marilena di raccontarci come si preparano. Ecco la ricetta.
'nfrennule di Sant' Agata de' Goti
Ingredienti per 1Kg e mezzo di ‘nfrennule:
- 1 kg di farina 00
- 250 gr. di olio Evo
- 250 gr. di vino bianco secco
- 200 gr. di acqua tiepida
- Un pizzico di sale (30 gr.)
- Lievito di birra (15 gr.)
- Un pugno di semi di finocchietto
- Sale q.b.
Procedimento:
Sciogliamo il lievito di birra nell’acqua tiepida e aggiungiamo alla nostra farina. Poi aggiungiamo vino, olio, sale, e semi di finocchietto.
Lavoriamo per bene il nostro impasto, dovrà presentarsi bello compatto e omogeneo. Lasciamo lievitare per un paio di ore, una volta trascorso questo tempo realizziamo con l’impasto dei piccoli bastoncini e formiamo le nostre ‘nfrennule,(a forma di otto).
Adagiamo su carta da forno nella teglia e inforniamo a 220° fino a che non si colorano, poi abbassiamo un po’ la fiamma (130/140) per farli biscottare. E le nostre ‘nfrennule sono pronte!
'nfrennule - Dettaglio
Gli Antichi Sapori di Maria Maddalena Parricelli
Via Capellini snc
Sant’Agata dei Goti (Bn)
Tel. 0823 71 75 14