Campania

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Siamo tornati a distanza di qualche tempo alla Taverna Brudi a Pozzuoli. Questo è il regno di Dino Cola, titolare e chef di questa fantastica osteria di mare dove torno sempre volentieri. Ebbene sì, per me la Taverna Brudi è come quegli amici di vecchia data che ritrovo sempre con piacere e so che non mi deluderanno mai. Ma andiamo per gradi, è una Domenica caldissima, abbiamo deciso di pranzare a base di pesce e per l’occasione siamo tornati dal simpatico e talentuoso Dino nella sua Taverna Brudi. Abbiamo prenotato il giorno prima e siamo stati fortunati a trovare un tavolo. Ti consiglio soprattutto nel weekend di prenotare sempre con qualche giorno di anticipo per avere la certezza di trovare posto. Il locale si raggiunge con grande facilità, si trova infatti in Via Artiaco, vicino all’uscita della tangenziale di Pozzuoli Via Campana e cosa importante, dispone anche di un parcheggio privato antistante alla struttura. All’interno il locale è davvero accogliente, l’ambiente è luminoso, c’è una grande sala, un’altra con una bella vetrata e il tutto regala una sensazione di piacevole familiarità e convivialità. Qua e là sulle pareti ci sono richiami marinareschi, belle le sedute e la mise en place è semplice ma curata. C’è anche un gradevole spazio esterno e da cui si vede in lontananza il mare. Qui la sera si può cenare in un’atmosfera davvero suggestiva.

Taverna Brudi Pozzuoli La bella insegna allingresso del locale
Taverna Brudi. Pozzuoli - La bella insegna all'ingresso del locale

Ci accoglie Dino Cola con il suo sorriso, passa a salutarci prima di rituffarsi in cucina. Noi siamo in quattro. Diamo uno sguardo di ordinanza alla carta. Ci sono gli antipasti, tra questi spiccano i crudi (il piatto di crudo completo è davvero meraviglioso), e poi le tartare, la tagliatella di gambero e le due proposte di antipasto della Taverna Brudi (gli antipasti freddi e caldi). Poi ci sono ben dodici proposte di primi e dodici secondi (ti consiglio di chiedere sempre se lo chef Dino ha previsto anche qualche piatto fuori menù, che spesso c'è proprio in base alla diponibilità del pescato e delle materie prime). Poi contorni e dessert. Insomma per gli amanti della cucina di mare c’è davvero l’imbarazzo della scelta. In attesa di decidere ecco che arriva un graditissimo aperitivo di benvenuto: un crostino con pesto di polpo e rucola, davvero fresco e stuzzicante.

Crostino con pesto di polpo e rucola
Crostino con pesto di polpo e rucola

Poi delle frittelline calde calde ad accompagnare un calice di bollicine.

Frittelle calde calde
Frittelle calde calde

Noi cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di Vermentino di Sardegna DOC Blu della Cantina Santa Maria La Palma. Un bianco ottenuto da uve Vermentino in purezza prodotto ad Alghero, quindi un vino che racconta in qualche modo il mare, di un bel colore giallo paglierino, una piacevole nota fruttata, asciutto, e con una bella nota quasi salina.

Vermentino di Sardegna DOC della Cantina Santa Maria La Palma
Vermentino di Sardegna DOC della Cantina Santa Maria La Palma

Ordiniamo gli antipasti, cominciamo con i freddi: polpo e patate, seppie con peperoni e olive ed un crostino con salmone in agrodolce. Gradevole il polpo (morbidissimo) che si abbina a meraviglia con i tocchetti di patate, spettacolare la seppia con i peperoni. Il crostino di salmone in agrodolce chiude una tripletta di assoluto rilievo.

Polpo con patate seppie peperoni e olive e crostino tostato con salmone in agrodolce
Polpo con patate, seppie peperoni e olive e crostino tostato con salmone in agrodolce

Se gli antipasti freddi ci hanno conquistato, i caldi non sono da meno, a partire da una commovente e buonissima parmigiana di tonno. Sarà che ho un debole per le melanzane, ma preparate così e abbinate al tonno sono sublimi. Complimenti Dino! Le cozze gratinate ti portano al mare con il loro sapore intenso, i bocconcini di alici ripieni di crema di porro sono una piccola chicca.

Parmigiana di tonno bocconcini di alici ripieni su crema di porro e tegamino di cozze gratinate
Parmigiana di tonno, bocconcini di alici ripieni su crema di porro e tegamino di cozze gratinate

Non possiamo non gustare anche una tartare di tonno, l’avevo vista servita al tavolo vicino al nostro e ho saputo resistere. Abbiamo fatto bene, la tartare era meravigliosa, il tonno freschissimo, abbinato in modo sublime con mango e arancia a donare freschezza insieme alla misticanza.

Tartare di tonno con misticanza arance mango e crostini
Tartare di tonno con misticanza, arance, mango e crostini

Come primi ordiniamo un bel risotto alla Pescatora, mantecato alla perfezione, profumato, equilibrato e generoso. 

Risotto alla pescatora
Risotto alla pescatora

Poi due piatti di bombardoni con cozze, zucchine e gamberetti. Particolare è già la scelta del formato di pasta, i bombardoni sono in pratica dei pennoni grandi che sono perfetti per questo piatto. Questa è una proposta presente da anni in carta e che spesso e volentieri ordino quando vengo qui alla Taverna Brudi. La nota dolce delle zucchine fa l’amore con la sapidità delle vongole e la salinità delle cozze, creando un equilibrio incredibile. Davvero un gran piatto...

Bombardoni con cozze zucchine e gamberi
Bombardoni con cozze, zucchine e gamberi

Altro must della Taverna Brudi è la Genovese di tonno, la pasta usata (come tradizione vuole), sono gli ziti spezzati rigorosamente a mano. La genovese di tonno della Taverna Brudi è un inno alla gioia, se ami questo piatto della tradizione partenopea non puoi perderti la versione di mare dello chef Dino Cola in cui la carne lascia spazio al filetto di tonno. Ma ti posso garantire che la bontà e il godimento sono elevati. Chapeau!

Genovese di tonno
Genovese di tonno

Ordiniamo anche due secondi. Gustiamo un bel sautè di vongole veraci, che ci ha quasi costretto alla scarpetta con i crostini. Ma non potevamo esimerci.

Sautè di vongole veraci
Sautè di vongole veraci

E per chiudere giusto una fritturina di calamari che ci sta sempre bene.

Fritturina di calamari
Fritturina di calamari

Saltiamo il dessert e facciamo due giri di amari all’arancia rossa di Sicilia. Chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo alla Taverna Brudi poco più di 50 euro a persona. Ho trovato davvero un fantastico rapporto qualità - prezzo.

Taverna Brudi per noi rappresenta una garanzia. Questa osteria di mare non delude mai. Mi piace molto l’atmosfera calda che si respira qui. Questo è un posto dove si sta bene e si vive in pieno la convivialità. Il locale è curato, spazioso, luminoso e accogliente. Il servizio professionale, veloce ma informale. Nota di merito per il personale sempre disponibile e garbato. Il plus chiaramente è la cucina dello chef Dino Cola. Una cucina che celebra l’incontro tra mare e terra, il pescato sempre fresco, incontra i prodotti dell’orto e il risultato sono piatti che restano nella memoria. Da non perdere i crudi e le tartare (quella di tonno è paradisiaca). Non farti scappare gli antipasti freddi e caldi della Taverna Brudi (seppie, peperoni e olive e parmigiana di tonno su tutti). Tra i primi il risotto alla pescatora regala soddisfazione, i bombardoni con cozze, zucchine e gamberi sono una certezza (da anni) così come la genovese di tonno (imperdibile). Cosa non trascurabile e secondaria, ho trovato un fantastico rapporto qualità – prezzo. Taverna Brudi a Pozzuoli si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Fantastica osteria di mare. Indirizzo da segnare in agenda. Garantiamo noi….



Taverna Brudi
Via Alfonso Artiaco, n.65
Pozzuoli (Na)
Tel. 081 526 8254
Visita la pagina Fb di Taverna Brudi

Ci sono luoghi che hanno qualcosa di ancestrale e quasi fiabesco, luoghi capaci di ammantare di emozione la vita che spesso guardiamo scorrere via distrattamente. Uno di questi luoghi per me è Oratino, borgo a pochi Km da Campobasso. Oratino ha una storia antichissima e una posizione dominante sulla valle del Biferno. Qui davvero puoi rilassarti, godendo dell’aria buona, puoi ammirare il panorama che si scorge dal belvedere e passeggiare dimenticando lo stress, tra le stradine acciottolate e i vicoletti in pietra di questo piccolo borgo gioiello, fermandoti a guardare magari un portale, un balcone fiorito, un angolo pittoresco o la bellissima chiesa di Santa Maria Assunta in cielo, anche questa tutta in pietra e la cui origine è antichissima, il primo documento che la menziona è datato 1251. Noi ci fermiamo a pranzo al Ristorante Olmicello. Ormai questo indirizzo per noi è una piacevole abitudine, adoro la location, l’accoglienza di Nicola Iafelice (il titolare) e le proposte di cucina che affondano le radici nella tradizione molisana d’entroterra.

Ristorante Olmicello. Oratino Ingresso
Ristorante Olmicello. Oratino - Ingresso

Ricavato in un antico palazzo datato 1816, dove anticamente c’era un frantoio, regala emozioni quando si arriva. Bellissimo l’ingresso, suggestiva la struttura, le sale in pietra e in alcune ci sono stupende volte a botte che si alternano a volte a crociera. L’atmosfera è davvero piacevole, così come piacevole è l’accoglienza che mi riserva Nicola Iafelice. Ci accompagna al nostro tavolo prenotato in anticipo.

Ristorante Olmicello Oratino Cb Dettaglio di una sala interna
Ristorante Olmicello. Oratino - Dettaglio di una sala interna

C’è il menù alla carta, ma Nicola Iafelice ama raccontare agli ospiti la proposta gastronomica del giorno. Qui trovi una meravigliosa cucina molisana con prodotti di stagione, pasta fatta a mano, verdure fresche e una carne di assoluta qualità. Cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di Ramitello dell’azienda Di Majo Norante. Un rosso ottenuto da uve Montepulciano (80 %) e Aglianico (20%). La cosa che colpisce di questo vino è anzitutto il colore: un bel rosso rubino intenso. Poi presenta sentori di frutta rossa, di spezie e un bel tannino equilibrato. Sarà un ottimo compagno di viaggio per il nostro pranzo.

Il Ramitello di Di Majo Norante
Il Ramitello di Di Majo Norante

Si parte con l’immancabile antipasto dell’Olmicello, una carrellata di bontà del territorio: prosciutto molisano, capocollo, pallotte cacio e uova (tipico piatto locale della cucina contadina), caciocavallo molisano, primo sale panato al forno, fiori di zucca ripieni, asparagi gratinati avvolti con la pancetta, polpettine di melanzane, dei tocchetti di torta rustica salata, e poi un trionfo di verdure di stagione, peperoncini verdi in padella, peperoni, zucchine e melanzane. L’antipasto è davvero ottimo, un piccolo compendio di prodotti genuini e di stagione del territorio, in particolare meraviglioso il prosciutto, ottimo il caciocavallo, super le pallotte cacio e uova.

Antipasto del Ristorante Olmicello
Antipasto del Ristorante Olmicello

Passiamo ai primi, prendiamo crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo di fossa. I crioli sono una pasta fresca tipica molisana fatta con farina e uova, sono simili agli spaghetti quadrati. L’abbinamento con i carciofi sapientemente saltati e la fonduta di caciocavallo è paradisiaca.

Criòli con carciofi su fonduta di caciocavallo di fossa
Criòli con carciofi su fonduta di caciocavallo di fossa

L’altro è un primo di stagione, fettuccine con fiori di zucca, zucchine a julienne e speck croccante. La fettuccina avvolge mirabilmente il condimento di verdure, bella la nota croccante e lievemente sapida dello speck.

Fettuccine con fiori di zucca julienne di zucchine e speck croccante
Fettuccine con fiori di zucca, julienne di zucchine e speck croccante

Di tanto in tanto Nicola passa al nostro tavolo per sincerarsi che tutto stia andando bene. Non può che essere così. E’ il momento dei secondi. Non possiamo non assaggiare un po’ di carne (visto che qui al Ristorante Olmicello la carne è uno dei must). Optiamo per una bella bracetta mista con tanto di assaggio di agnello (tenero e succoso).

Misto alla brace
Misto alla brace

Poi un paio di salsiccette alla brace, con i semi di finocchietto. Le salsicce non possono mancare quando vengo da Olmicello.

Salsicce alla brace
Salsicce alla brace

Come contorno ordiniamo un’altra pietanza che ormai per noi rappresenta una piacevole abitudine quando siamo qui: patate cotte sotto il coppo con pepe e lardo. Questo è il trionfo della cucina contadina…

Patate cotte sotto il coppo
Patate cotte sotto il coppo

Decidiamo di gustare anche una porzione di baccalà con pomodorini e olive. Il baccalà è parte integrante della tradizione locale, è quello che molti definiscono “pesce di montagna”, perché grazie al suo metodo di conservazione, permetteva il suo consumo anche durante l’Inverno.

Baccalà con pomodorini e olive
Baccalà con pomodorini e olive

Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con un dolce di cui sono letteralmente innamorato. La millefoglie con crema chantilly e amarene, della Pasticceria Sorriso di Loretta Fatica. Questa pasticceria, che lavora in modo mirabile e con tutti prodotti bio, si trova in Piazza Giordano proprio ad Oratino. Se vieni da queste parti non puoi non farci un salto…

Millefoglie con crema chantilly e amarene della Pasticceria Sorriso di Oratino
Millefoglie con crema chantilly e amarene della Pasticceria Sorriso di Oratino

Con il dolce sorseggiamo un “Trignolino”, un liquore artigianale molisano a base di prugnolo, cioè il frutto del prugno selvatico.

Trignolino artigianale
Trignolino artigianale

Paghiamo per il nostro pranzo al Ristorante Olmicello 40 euro a persona. Davvero fantastico il rapporto qualità - prezzo.

Il Ristorante Olmicello per noi è una garanzia. Situato nel centro storico del suggestivo borgo di Oratino, si trova in un antico edificio datato 1816, laddove anticamente c’era un frantoio. L’atmosfera è bellissima. Qui puoi gustare una meravigliosa cucina molisana d’entroterra caratterizzata da prodotti del territorio sempre freschi e di stagione, ottimi salumi e formaggi e pasta fatta a mano. Non perderti i crioli, così come le fettuccine che avvolgono il condimento in modo mirabile. La carne è un altro dei cavalli di battaglia di questo Ristorante. Un capitolo a parte meritano i dolci (strepitosi), provenienti dalla vicina Pasticceria Sorriso. Se vieni da Olmicello non farti scappare in particolare la millefoglie con crema chantilly e amarene. Nicola Iafelice poi è un perfetto padrone di casa, affabile, gentile, discreto, preparato e sempre disponibile a guidare gli ospiti nella scelta dei piatti pietanze e negli abbinamenti. Ottimo anche il rapporto qualità – prezzo. Il Ristorante Olmicello ad Oratino si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che a parer nostro sono i migliori indirizzi molisani. Da provare e riprovare…

 

 

Ristorante Olmicello
Via Regina Margherita n.48
Oratino (Cb)
Tel. 0874 38 285
Visita il sito web del Ristorante Olmicello

Siamo a Pomigliano d’Arco che ormai da tempo presenta davvero una proposta gastronomica importante e variegata capace di accontentare i gusti un po’ di tutti. Tra gli indirizzi da non perdere a Pomigliano c’è sicuramente Benvenuti a Bordo. Più volte ci siamo stati, rapiti dalla loro cucina di mare. Adesso che Benvenuti a Bordo ha aperto la nuova bellissima sede, non potevamo mancare e dovevamo tornare per gustare le loro proposte. Partiamo dalla location, davvero bella. Il locale si trova in Via Mazzini, entrando sembra di essere “altrove”, c'è un bel giardino curato con tanto di aceri giapponesi, fiori qua e là. Ci sono due sale interne, una superiore molto luminosa, l’altra più riservata al piano seminterrato con il dettaglio del marmo bianco alle pareti e al pavimento in un angolo. L’arredo è essenziale, sobrio ma raffinato così come la mise en place. All’esterno c’è un gradevole dehors e anche dei tavoli all’aperto nella zona che potremmo definire “zen” con tanto di fontana. Nel complesso l'impatto è notevole, una piccola oasi di pace e buon gusto dove potersi rilassare gustando delle ottime proposte di mare. 

Benvenuti a Bordo. Pomigliano Darco Esterno
Benvenuti a Bordo. Pomigliano D'Arco - Esterno

Noi siamo il tre e abbiamo prenotato il nostro tavolo con un pò di anticipo. Soprattutto nel weekend ti consigliamo di prenotare per avere la certezza di trovare posto, perché davvero c’è gran numero di presenze e ospiti. Ci accompagnano al nostro tavolo nella sala inferiore più tranquilla e riservata. Come sempre diamo un attento sguardo al menù. Ci sono i crudi e poi una quindicina di proposte di antipasti. I primi di mare sono una decina (ma in genere c’è sempre anche un fuori menù), otto i secondi poi i contorni e i dolci.La carta dei vini è ben studiata con diverse etichette regionali, nazionali ma anche estere (Francia su tutti).
Da Benvenuti a Bordo c’è una proposta capace davvero di accontentare davvero tutti quelli che amano la cucina di mare. Noi ordiniamo subito una minerale e un bianco d’oltralpe: il Sauvignon Lanc L’Escale di Roussely, un vino proveniente dalla Valle della Loira, delicato, fruttato, con una bella nota minerale. Sarà lui ad accompagnare il nostro pranzo.

LEscale Sauvignon Blanc della Loira di Vincent Roussely
L'Escale Sauvignon Blanc della Loira di Roussely

Cominciamo con gli antipasti. Ordiniamo due insalatine di mare, deliziose, freschissime, ben condite. Il polpo in particolare era morbido e gustoso.

Insalata di mare
Insalata di mare

Poi due sautè di vongole veraci con crostini.  Che profumo, adoro……

Sautè di vongole varaci
Sautè di vongole varaci

E dei Bun di mare con stracotto di salmone, cipolla di Tropea caramellata e arachidi. L’abbinamento è inusuale ma perfetto. In particolare la cipolla caramellata con la sua nota dolciastra lega benissimo il tutto. Davvero una proposta interessante.

Bun di mare con stracotto di salmone cipolla di Tropea caramellata e arachidi
Bun di mare con stracotto di salmone, cipolla di Tropea caramellata e arachidi

E’ il momento dei primi. Qui ci diamo alla pazza gioia…. Ordiniamo un classico: spaghettoni alle vongole veraci. A dir poco eccezionali, le vongole erano fantastiche, la cottura degli spaghettoni era perfetta e poi risultavano ben conditi, umidi, giustamente sapidi e goduriosi. Se sei come me amante di questo piatto, dei venire a gustare gli spaghetti alle vongole di Benvenuti a Bordo, meritano davvero. 

Gli spaghettoni con vongole veraci
Gli spaghettoni con vongole veraci

Poi un risotto alla pescatora a cui mancava solo la parola. Sublime. Delicato, opulento, profumato, generoso, mantecato alla perfezione.

Risotto alla pescatora
Risotto alla pescatora

Il terzo primo è uno dei piatti che in questo periodo da Benvenuti a Bordo vanno di più: maccheroncelli con la bolognese di tonno e carciofi croccanti. Si, hai letto bene, la bolognese è fatta con il macinato di tonno, davvero fantastico. E ho trovato riuscitissimo l’abbinamento con i carciofi e la loro nota croccante. Davvero un gran piatto. Complimenti allo chef Andrea Vespro (Red chef). Non fatico a capire perché questo primo sia uno dei più richiesti nell'ultimo periodo…

Maccheroncelli con bolognese di tonno e carciofi croccanti
Maccheroncelli con bolognese di tonno e carciofi croccanti

Prendiamo anche due secondi e la nostra scelta ricade sulla tagliata di tonno scottato con peperoncini verdi, patate e scaglie di grana. Meraviglioso il tonno, sorprendente e voluttuoso il connubio dei peperoncini verdi con il tonno. Un secondo piatto che riprenderei volentieri.

Tagliata di tonno scottato con peperoncini verdi patate e scaglie di grana
Tagliata di tonno scottato con peperoncini verdi, patate e scaglie di grana

Siamo sazi, nostro malgrado saltiamo il dessert. Facciamo un giro di amari (Jefferson) e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Benvenuti a bordo 50 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Benvenuti a Bordo a Pomigliano D’Arco è una garanzia. Location è nuova ma non cambia la fantastica proposta di cucina che abbiamo sempre trovato qui. Piatti ben studiati e concepiti, con materie prime di assoluta qualità e un pescato freschissimo. Ottima l’insalata di mare, i bun di mare con stracotto di salmone, cipolla di Tropea caramellata e arachidi conquistano. Gli spaghettoni alle vongole veraci sono una rassicurante garanzia, il risotto alla pescatora merita la standing ovation, i maccheroncelli con la bolognese di tonno e i carciofi croccanti è il piatto che resta nella memoria. Tra i secondi, ottime le fritture, ma il tonno scottato con peperoncini verdi, patate e scaglie di grana merita una menzione particolare. Complimenti allo chef Andrea Vespro, conosciuto come Red Chef per via dei suoi capelli rossi, ma estendo i complimenti a tutta la brigata di cucina. Il servizio è perfetto, informale, discreto ma veloce. Il personale è sempre pronto a venire incontro alle esigenze dei clienti. Fornita e completa la carta dei vini e delle bollicine. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Benvenuti a Bordo si conferma alla grande nella nostra guida sul web di quelli che a parer nostro sono i migliori indirizzi. Certezza.


 

Benvenuti a Bordo
Via Giuseppe Mazzini, n.37
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 1936 6184
Visita la pagina Fb di Benvenuti a Bordo a Pomigliano

Siamo tornati nel territorio del baianese precisamente a Sperone all’Hosteria Le Gourmet, la casa del nostro amico oste Peppino Caramiello, il “cacciatore di bontà”, come ama definirsi sui suoi profili social. Peppino ogni settimana va alla ricerca (e documenta il tutto) delle eccellenze del territorio direttamente dai produttori. Molte delle verdure usate in cucina dal bravissimo chef Marco del Giudice e da Michele Malinconico provengono dall’orto di Peppino. Tutto questo per dire che qui, la ristorazione significa passione, competenza e ricerca. Per questo torniamo spesso all’Hosteria Le Gourmet, perché ci piace questo luogo che profuma di casa e di tradizione, e perché adoriamo le proposte di cucina dello chef Marco del Giudice. Anche la location ha il suo perché, un palazzo antico di inizi 900, tre sale (di cui una per la degustazione), due bei camini, c’è anche un gradevole spazio esterno arredato e illuminato con gusto dove poter pranzare o cenare durante la bella stagione.
Arriviamo in perfetto orario, ci accompagnano al nostro tavolo. Piccola raccomandazione che mi sento di fare: una volta seduto qui, dimentica orologi, telefonini, impegni e assapora il tempo, che va via lento come sorseggiare adagio un bel calice di vino.
Peppino ci illustra il menù, che viene presentato al tavolo e anche settimanalmente sui suoi canali social: ci sono due proposte di antipasti: degustazione di formaggi e l’antipasto di quattro portate, poi quattro primi, quattro secondi e tre dessert (formula vincente non si cambia). Questa è un'altra caratteristica dell’hosteria Le Gourmet: le proposte variano spesso questo perché lo chef lavora i prodotti e le materie prime di stagione e quelle scelte e selezionate insieme a Peppino.
Da bere prendiamo una minerale e un fantastico rosso un Falerno del Massico Doc, il Tacito di Nugnes, un vino ottenuto da un blend di 80% di Aglianico e 20% di PIedirosso. Un rosso possente, pieno di personalità che denota sentori di frutti rossi, vaniglia, spezie e un tannico equilibrato.

Falerno del Massico DOC Tacito Nugnes
Falerno del Massico DOC Tacito di Nugnes

Prima dell’antipasto arriva l’aperitivo di benvenuto di Le Gourmet abbinato ad un calice di prosecco. Ecco il delicato e morbido pan brioche con mantecato di tonno.

Pan Brioche con mantecato di tonno
Pan Brioche con mantecato di tonno

Il sedano al lampone con maionese al Wasabi, è bello da vedere e buonissimo.

Sedano al lampone con maionese al Wasabi
Sedano al lampone con maionese al Wasabi

E involtino di pasta Brick con funghi e polvere di funghi.

Involtino di pasta Brick con funghi e polvere di funghi
Involtino di pasta Brick con funghi e polvere di funghi

Peppino poi ci fa degustare due formaggi, un pecorino amabilmente affinato in grotte di tufo e un caciocavallo stagionato del Gargano. Il pecorino sprigionava tutta la sua nota minerale e il suo sapore deciso, il caciocavallo del Gargano conquistava con la sua sapidità spinta e il suo gusto avvolgente.

Degustazione di formaggi
Degustazione di formaggi

Ordiniamo due antipasti dell’Hosteria. L’antipasto è composto da quattro portate (due di carne e due di pesce), un vero e proprio viaggio, una degustazione che ti farà vivere una piacevole quanto inaspettata esperienza…Cominciamo con un filetto di sgombro con scapece di zucchine e salsa alle alici. Fantastico l’abbinamento dello sgombro con le zucchine fatte alla scapece come tradizione napoletana vuole, la salsa di alici lega bene il tutto con il suo gusto deciso.

Sgombro con scapece di zucchine e salsa di aliciSgombro con scapece di zucchine e salsa di alici

La seppia all’amatriciana è davvero una proposta originale. Meravigliosa la seppia che si sposa a meraviglia con il guanciale e la salsa all’amatriciana. Avrei fatto volentieri il bis. Gran piatto davvero.

La seppia allamatriciana
La seppia all'amatriciana

Stuzzicante e gustoso il miniburger di salsiccia di Bra con rosso d’uovo marinato e maionese di senape. Eccezionale il burger così come l’abbinamento al tuorlo marinato e alla mayo alla senape che lega benissimo e regala una bella spinta al piatto.

Mini burger di salsiccia di Bra con maionese di senape e uovo marinato
Mini burger di salsiccia di Bra con maionese di senape e uovo marinato

A chiudere l’antipasto una sorprendente minipiadina con pollo, salsa caesar e misticanza.

Piadina con pollo salsa caesar e misticanza
Piadina con pollo salsa caesar e misticanza

E’ il momento dei primi. Optiamo per i paccheri con crema di pomodori gialli e rossi, caciocavallo, limone e polvere di basilico. Un primo piatto stupendo nella sua semplicità.

Paccheri con pomodori gialli e rossi caciocavallo limone polvere di basilico
Paccheri con pomodori gialli e rossi, caciocavallo, limone polvere di basilico

Ci viene servito anche un assaggio di risotto con aglio novello, ‘nduja e branzino marinato. Il riso è mantecato alla perfezione, risulta bello cremoso e saporito. Il branzino marinato è il plus che regala personalità al piatto. Chapeau.

Risotto con aglio novello nduja e branzino marinato
Risotto con aglio novello, 'nduja e branzino marinato

Il nostro pranzo procede alla grande. Decidiamo di gustare anche due secondi. L’agnellone con salsa bernese e asparagi è una vera poesia. L’agnello è gustoso e si sposa a meraviglia con gli asparagi e con la salsa bernese, questa salsa meravigliosa di origine francese (che deriva il suo nome dalla regione del Bèarn) esalta la carne avvolgendola con la sua delicatezza.

Lagnellone con salsa bernese e asparagi
L'agnellone con salsa bernese e asparagi

L’altro secondo che gustiamo è il pollo alla griglia con insalata di fagiolini e salsa di soia. Buonissimo il pollo, grigliato alla perfezione interessante l’abbinamento all’insalata di fagiolini con il tocco “orientale” della salsa di soia.

Pollo alla griglia con insalata di fagiolini e salsa di soia
Pollo alla griglia con insalata di fagiolini e salsa di soia

Non possiamo finire il nostro pranzo senza un dolcetto. Scegliamo il rollè di pistacchio e lampone. Accompagniamo il dolce con un “nespolino” artigianale (che somiglia come sapore all’amaretto) e un caffè.

Rollè di pistacchio e lampone
Rollè di pistacchio e lampone

Per il nostro pranzo all’Hosteria Le Gourmet paghiamo poco meno di 40 euro a persona. Ho trovato davvero fantastico il rapporto qualità – prezzo se consideriamo la qualità e il livello della proposta gastronomica e del servizio.

L’Hosteria Le Gourmet a Sperone è una certezza. Per me rappresenta una piacevole abitudine, la sensazione è quella che provi quando rivedi un vecchio amico a distanza di tempo, sicuro del fatto che lo riabbraccerai sempre con piacere. Da molti anni veniamo qui, perché ci sentiamo a casa e adoriamo la proposta di cucina dello talentuoso chef Marco del Giudice coadiuvato in cucina da Michele Malinconico, una proposta sempre diversa e originale ma legata sempre al territorio. L’Oste Peppino Caramiello ti accoglie sempre con il suo sorriso bonario ed è sempre pronto a spiegarti pietanze e prodotti, negli anni si è specializzato nella ricerca di prodotti di qualità andando alla ricerca di materie prime da piccole aziende e produttori, dando vita al suo personaggio di“cacciatore di bontà”. In cucina lo chef Marco del Giudice come detto, è una certezza e ha raggiunto livelli altissimi. Nei suoi piatti c’è una grande tecnica di base, passione e ricerca. Bravissima anche Felicia De Gennaro in sala, sempre gentile e affabile. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità - prezzo.
L’Hosteria Le Gourmet è un vero gioiello e si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che sono a parer nostro, gli indirizzi da non perdere. Vieni a trovare Peppino Caramiello non te ne pentirai. Garantiamo noi Templari del Gusto.




Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone ( Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la Pagina Fb dell’Hosteria Le Gourmet

E’ sempre piacevole tornare a Bovino, borgo gioiello della Daunia e ammirare le sue bellezze, il suo centro storico, il Castello, i palazzi antichi, i vicoletti caratteristici e le strade acciottolate e il Duomo (la Chiesa di Santa Maria Assunta) che risale addirittura al X secolo. La Daunia è un territorio che amo perché regala sempre emozioni, e poi perché qui certe tradizioni contadine sono ancora forti e radicate. Queste tradizioni si trovano anche in cucina. C’è un luogo a Bovino che per me rappresenta l’esaltazione della cucina contadina della Daunia, è l’Agriturismo Piana delle Mandrie.

Agriturismo Piana delle Mandrie Ingresso alla sala
Agriturismo Piana delle Mandrie. Bovino - Ingresso alla sala

Torno spesso e volentieri a trovare Nicola Consiglio e la sua famiglia. Nicola è l’anima di questo luogo, con annessa azienda agricola e caseificio e ha creato un piccolo capolavoro. Ma riavvolgiamo il nastro e cominciamo da principio. Piana delle Mandrie si trova poco fuori il borgo di Bovino sulla SP 121 in Contrada Padula proprio all’altezza del bivio Accadia – Panni.
Piana delle Mandrie è un fantastico agriturismo, con azienda agricola e caseificio. Qui producono e vendono formaggi meravigliosi e latticini, quelli che si possono degustare nel menù. Nicola Consiglio è il padrone di casa, il motore di Piana delle Mandrie. Sempre sorridente, ospitale come pochi, appassionato e preparato. Insieme alla moglie Agata e alla sua famiglia ha creato nel tempo un vero punto di riferimento, capace di richiamare persone da ogni dove. La cosa che colpisce è come riesca nonostante i tantissimi clienti a mantenere elevatissima la qualità delle proposte. Davvero complimenti.

Agriturismo Piana delle Mandrie Caratteristico scorcio esterno
Agriturismo Piana delle Mandrie - Caratteristico scorcio esterno

Da ricordare che Nicola Consiglio possiede anche il ristorantino La Cantina, piccola bomboniera nel centro storico di Bovino dove si trova una cucina più o meno simile a quella di Piana delle Mandrie ma con pochi coperti e in un contesto differente.
Cominciamo col dire che Piana delle Mandria è dotata di grande e comodo parcheggio.Quando arrivi qui, ti guardi intorno e vieni pervaso da una sensazione di pace. Intorno c’è verde, campagna, gli animali dell’azienda agricola che placidi si mostrano agli ospiti. La struttura è molto caratteristica, un casale di campagna costituito da più corpi. Domina la pietra viva e i colori come quelli della Provenza. Davanti all’ingresso poi macchia mediterranea, rosmarino, erbe spontanee e lavanda, che rendono poetico l’ambiente.

Agriturismo Piana delle Mandrie Bovino Caratteristica Insegna Esterna
Agriturismo Piana delle Mandrie. Bovino - Caratteristica Insegna Esterna

Da sottolineare come Nicola Consiglio abbia messo su anche un vasto campo di lavanda che in certi periodi dell’anno regala agli ospiti e ai visitatori un tocco di poesia.
Veniamo accolti con grande gentilezza e ci accompagnano al nostro tavolo. C’è il pienone (come sempre) ma si sta davvero bene. Adoro l’atmosfera da antica casa di campagna che c’è all’interno: gli arredi, il legno, la pietra, i mobili restaurati, gli oggetti antichi che raccontano la vita dei campi. Ci sono ben tre ambienti. Noi siamo nella sala con un bellissimo camino rivestito con cementine antiche. Spettacolo…Passa a salutarci Nicola (prima di ritornare in cucina), sempre gentile e ci spiega quello che è il menù del giorno e le proposte fuori carta.

I caciocavalli del caseificio dellAgriturismo Piana delle Mandrie a Bovino
I caciocavalli del caseificio dell' Agriturismo Piana delle Mandrie a Bovino

A differenza di ciò che abbiamo trovato in altri agriturismi dove quasi sempre c’è un menù fisso. Qui oltre all’antipasto del Contadino che varia sempre a seconda della stagioni e della disponibilità e reperibilità delle materie prime, c’è la possibilità di ordinare alla carta e di scegliere tra cinque primi e cinque secondi. A parer mio questa cosa è un valore aggiunto per il cliente, anche se risulta cosa assai impegnativa per la cucina (soprattutto la Domenica e nei giorni festivi o di grande presenza clienti). Comunque avere la possibilità di scegliere cosa mangiare e magari anche di gustare l’abbondante antipasto più solo un primo o un secondo, è una cosa davvero importante.
Da bere ci portano una minerale e un buonissimo vino della casa (in bottiglia), un Nero di Troia bello generoso e corposo. Cominciamo con due antipasti del Contadino, un vero trionfo di bontà. Cominciamo con delle frittelline di pasta cresciuta calde, calde, sempre gradite e invitanti...

Frittelle di pasta cresciuta
Frittelle di pasta cresciuta

 

Ecco poi un piatto con del meraviglioso salamino di maialino nero e una degustazione di formaggi prodotti dal Caseificio di Nicola Consiglio: formaggio al limone, uno al peperoncino e uno al rosmarino con una marmellata di mela annurca. Il salamino è semplicemente fantastico, così come i formaggi, quello aromatizzato al limone mi ha conquistato…

Salamino di maialino nero e formaggi
Salamino di maialino nero e formaggi

Poi ci servono una nostra vecchia conoscenza: la ricotta prodotta da loro. Una ricotta dal sapore unico, dolce, morbida, delicata. Da provare assolutamente…

La meravigliosa ricotta del Caseificio dellAgriturismo Piana delle Mandrie a Bovino
La meravigliosa ricotta del Caseificio dell'Agriturismo Piana delle Mandrie a Bovino

L’antipasto continua con un assaggio di parmigiana di melanzane (paradisiaca) e pizza di patate.

Parmigianina di melanzane e pizza di patate
Parmigianina di melanzane e pizza di patate

Poi un piatto che mi ha emozionato nella sua semplicità: polpette con pane e ricotta e un sugo di pomodoro che mi ha praticamente costretto alla scarpetta.

Polpette con pane e ricotta
Polpette con pane e ricotta

Ecco un piatto che forse più di ogni altro racconta la cucina contadina della Daunia: purè di fave con cicoria ripassata, crostini di pane, guanciale croccante e peperone crusco. Qui davvero siamo alla sublimazione di quelle che sono le tradizioni locali. Il purè di fave, profumato, delicato, aromatico si sposa a meraviglia con il sentore amarognolo della cicorietta ripassata in padella. Il crostini di pane regalano la nota croccante, il guanciale croccante con il suo sapore pieno e rustico esalta il tutto. A chiudere il cerchio il peperone crusco con il suo sapore inconfondibile che regala quella spinta in più.

Purè di fave con cicoria ripassata crostini di pane guanciale croccante e peperone crusco
Purè di fave con cicoria ripassata, crostini di pane, guanciale croccante e peperone crusco

Chiudiamo l’antipasto con il pancotto con patate e verdure di campo. Che meraviglia la presenza delle patate nel pancotto, proprio come si faceva un tempo. Altra pietanza della tradizione che ho gradito molto..

Pancotto con verdure di campo e patate
Pancotto con verdure di campo e patate

L’antipasto del contadino di Piana delle Mandrie non è un semplice antipasto, ma è una vera “sinfonia”, un compendio delle tradizioni contadine della Daunia, realizzato con prodotti in gran parte provenienti dell’azienda agricola di famiglia. Spettacolo allo stato puro. Ordiniamo anche due primi e la nostra scelta cade su un vero e proprio must di Piana delle Mandrie, un piatto amatissimo dai clienti e che è sempre in carta: i fusilli campani del Brigante con capocollo, pomodorino e cubetti di caciocavallo fuso. La cosa che colpisce di questo piatto è l’equilibrio dei sapori. Anzitutto va detto che la scelta del formato di pasta è azzeccata, infatti il fusillo irpino è tenace al morso, regala soddisfazione e si sposa a meraviglia con il sugo di pomodorino, la morbida nota del caciocavallo fuso e la sapidità rustica del capocollo. Un piatto talmente buono che qualche tempo fa abbiamo chiesto a Nicola Consiglio di regalarci la ricetta.

Fusilli irpini del Brigante
Fusilli irpini del Brigante

L’altro primo che degustiamo sono i cavatelli con cime di asparagi, pomodori secchi, cacioricotta e guanciale di maialino nero. Interessante l’abbinamento degli asparagi con i pomodori secchi. Il cacioricotta insieme al guanciale danno quella spinta sapida al piatto che lo rende gradevole e dal sapore quasi “rustico”.

Cavatelli con cime di asparagi pomodori secchi cacioricotta e guanciale
Cavatelli con cime di asparagi, pomodori secchi, cacioricotta e guanciale.

Siamo sazi ma decidiamo comunque si concederci un secondo in due. Optiamo per l’arrosto di maialino cotto a bassa temperatura con cicorietta ripassata. La carne era morbida, gustosa e succosa, si scioglieva letteralmente in bocca.

Arrosto di maialino cotto a bassa temperatura
Arrosto di maialino cotto a bassa temperatura con cicoria ripassata

Come contorno prendiamo delle rassicuranti patate al forno (che si stanno sempre bene).

Patate al forno
Patate al forno

Saltiamo il dolce, prendiamo un caffè e un nocino artigianale, davvero ottimo.

Il loro nocino artigianale
Il loro nocino artigianale

Paghiamo per il nostro pranzo da Piana delle Mandrie a Bovino 75 euro in due. Ottimo il rapporto qualità prezzo soprattutto se consideriamo la qualità e la generosità della proposta gastronomica.

l’Agriturismo Piana delle Mandrie è uno dei miei indirizzi preferiti. La location è suggestiva, particolare, caratteristica: un casolare di campagna restaurato immerso nella natura dove si respira la tradizione. Una tradizione che puoi vedere negli oggetti alle pareti che rimandano alla vita contadina, nei mobili antichi restaurati, nella proposta gastronomica che è eccellente.
Consiglio di non perderti l’antipasto del Contadino, vario e abbondante e che cambia in base alla stagionalità e disponibilità delle materie prime. Ottimi i formaggi del loro caseificio, le polpette con pane e ricotta con sugo di pomodoro mi hanno emozionato e fatto tornare in mente nonna. Il purè di fave con cicoria ripassata, crostini di pane, guanciale croccante e peperone crusco è poesia del territorio. Ottimo il pancotto con verdure di campo e patate. Tra i primi, nota di merito ai fusilli irpini del Brigante con pomodorini, capocollo e dadini di caciocavallo fuso. Assaggiandoli capirai perché sono uno dei piatti più amati dai clienti di Piana delle Mandrie. Qui anche i bambini hanno di che divertirsi grazie alla presenza di giochini e alla possibilità di ammirare gli animali della fattoria. La cucina di Piana delle Mandria è quella della tradizione contadina della Daunia che qui grazie a Nicola Consiglio, ad Agata e a tutta la loro squadra, trova la sua sublimazione. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Il servizio è dinamico, veloce e informale. Da provare anche la loro pizza che propongono la sera, pizza fatta in modo totalmente naturale con farine di grani autoctoni e ingredienti bio dell’agriturismo.
Piana delle Mandrie a Bovino è un indirizzo che non può mancare in agenda e si conferma nella nostra guida sul web, tra quelli che sono i migliori agriturismi in assoluto. Esperienza fantastica. Garantiamo noi.



Agriturismo Piana delle Mandrie
Sp. 121 – Incrocio Panni Accadia
Contrada Padula
Bovino (Fg)
Tel. 0881966406 – 3897897956
Visita la pagina Fb dell’Agriturismo Piana delle Mandrie

Mercoledì, 14 Giugno 2023 22:57

Meraviglioso Bistrot. Trani (Bt)

Trani è un vero gioiello, città di una bellezza folgorante affacciata sulla costa pugliese, con il suo affascinante porto, il borgo antico, il Castello Svevo, la sua incredibile Cattedrale che si staglia imponente con alle spalle il blu intenso del mare, il quartiere ebraico (la Giudecca) e tanto altro. Trani vanta anche una radicata e importante tradizione enogastronomica. Spesso veniamo da queste parti, perché qui non mancano gli indirizzi degni di nota dove gustare una cucina di alto livello prevalentemente di mare. Ma proprio a Trani, durante la nostra ultima visita, abbiamo fatto una fantastica scoperta: Meraviglioso Bistrot.

Meraviglioso Bistrot Trani Insegna Esterna
Meraviglioso Bistrot. Trani - Insegna Esterna

Comincio col dire che il locale è piccolo e curato e si trova non lontano dal pittoresco porto di Trani, in una stradina e una piazzetta che si trovano in posizione oserei dire strategica. Da qui infatti, a piedi con una piacevole passeggiata, si può arrivare al porto, alla Cattedrale, al Castello e alla Giudecca. Meraviglioso Bistrot è il sogno realizzato da Giusy e Giuseppe, quello di creare un ristorante tutto loro, dove poter esprimere il loro concetto di accoglienza e di cucina. Meraviglioso Bistrot è piccolo, intimo, curato, con una trentina di coperti e tavoli anche all’esterno, proprio nella piazzetta di fronte al locale, dove poter pranzare o cenare durante la bella stagione. Il menù è semplice, spartano, ci sono proposte di terra e di mare, pochi i piatti in carta, proprio perché la cucina qui è espressa, e realizzata seguendo rigorosamente la stagionalità, fatta con materie prime di qualità ed un pescato freschissimo. Noi da bere ordiniamo una minerale e un bianco che adoriamo, una bottiglia di Chardonnay di Tormaresca, ottenuto da uve Chardonnay in purezza questo vino si presenta di un bel colore giallo paglierino, con sentori di frutta gialla e agrumi, ma anche floreali. Al palato si presenta morbido, aromatico e con una bella mineralità. Ottima scelta.. Cominciamo con l’antipasto…
In carta mi aveva incuriosito l’uovo barzotto con fonduta di patate, capocollo croccante e tartufo nero estivo ..

Uovo barzotto con fonduta di patate capocollo croccante e tartufo nero
Uovo barzotto con fonduta di patate, capocollo croccante e tartufo nero estivo

A dir poco spettacolare, un piatto concepito alla perfezione, una vera esplosione di gusto con un equilibrio invidiabile. In questo piatto c’è tutto: la morbida delicatezza dell’uovo che fa l’amore con la soave vellutata di patate, la nota croccante del capocollo e il sapore forte e deciso del tartufo nero che non copre ma accompagna quasi poeticamente il tutto. Chapeau….

Uovo barzotto con fonduta di patate capocollo croccante e tartufo nero estivo Dettaglio
Uovo barzotto con fonduta di patate, capocollo croccante e tartufo nero estivo - Dettaglio

Continuiamo con alcuni antipasti di mare. Le barchette di patate e riso con gamberi in salsa cocktail creano dipendenza: gustose, croccanti, invitanti e ho trovato davvero azzeccato l’abbinamento con i gamberi in salsa cocktail.

Barchette di riso e patate con gamberi in salsa cocktail
Barchette di riso e patate con gamberi in salsa cocktail

Il polpo scottato su purea di favette e crostini di pane è un bellissimo incontro di terra e mare. La presenza della purea di fave racconta la tradizione contadina pugliese e si sposa a meraviglia con il polpo (tenerissimo per la cronaca).

Polpo in crema di favette e crostini di pane
Polpo in crema di favette e crostini di pane

Il gentile e sorridente Giuseppe ci fa assaggiare anche un sautè di cozze, fatto come si deve e invitante. Come fai a resistere e a non fare la scarpetta con quel sughetto paradisiaco che profuma di mare? Infatti mi sono dovuto arrendere, hanno vinto le cozze…

Sauté di cozze
Sauté di cozze

Chiudiamo il nostro antipasto con un trancetto di baccalà in tempura su letto di pomodorino fresco. Davvero di ottima fattura il baccalà, croccante fuori e morbido e saporito all’interno.

Baccalà in tempura e pomodorino fresco
Baccalà in tempura e pomodorino fresco

Gli antipasti di Meraviglioso Bistrot ci hanno convinto. Piatti semplici come concetto ma ben preparati e con una materia prima eccellente. L’attesa del primo aumenta…. La nostra scelta cade sui tagliolini ai frutti di mare, e abbiamo fatto benone. La scelta del formato di pasta l’ho trovata geniale, i tagliolini infatti si mantengono belli umidi ed esaltano il sughetto gustosissimo, sapido il giusto e generoso. Davvero un bel piatto. Complimenti….

Tagliolini ai frutti di mare
Tagliolini ai frutti di mare

Ordiniamo anche due secondi, una grigliatina di mare (gamberone, polpo e seppiolina).

Grigliata mista di pesce
Grigliata mista di pesce

E un’ottima frittura di calamari e gamberi, il fritto era perfetto, asciutto, non unto, i calamari in particolare, si sono mantenuti croccanti all’esterno e morbidi all’interno.

Frittura di calamari
Frittura di calamari e gamberi

Saltiamo nostro malgrado il dolce e prendiamo un caffè e un calice di Moscato di Trani, degna chiusura del nostro pranzo da Meraviglioso Bistrot.

Moscato di Trani
Moscato di Trani

Chiediamo il conto e paghiamo 85 euro in due. Abbiamo trovato davvero un fantastico rapporto qualità – prezzo.

Meraviglioso Bistrot è stata una vera sorpresa. Il locale piccolo, raccolto, intimo si trova non distante dal Porto di Trani in una tranquilla stradina. Giuseppe e Giusy sono fantastici padroni di casa, giovani, appassionati. Da Meraviglioso Bistrot trovi una genuina e sincera accoglienza e una proposta gastronomica che non delude le attese. Pochi i piatti in carta ma ben eseguiti, segno di una cucina espressa e che segue la stagionalità e la disponibilità delle materie prime e del pescato (sempre fresco). L’uovo barzotto con fonduta di patate, capocollo croccante e tartufo nero estivo è uno spettacolo per gli occhi e il palato, le barchette di riso e patate con gamberi in salsa cocktail creano dipendenza. Il polpo su purea di favette e crostini di pane è super. Ottimi e generosi i tagliolini ai frutti di mare. Giusy che proviene da una famiglia di ristoratori, in cucina sa il fatto suo, Giuseppe invece, ama il rapporto con gli ospiti e i clienti. Sufficiente la carta dei vini (con prevalenza di etichette pugliesi). Dettaglio non trascurabile, abbiamo trovato un fantastico rapporto qualità – prezzo. Meraviglioso Bistrot a Trani è da segnare in agenda ed entra nella nostra guida sul web degli indirizzi da non perdere. Rivelazione…

 

Meraviglioso Bistrot
Via Elena Comneno, n.27
Trani (Bt)
Tel. 334 858 3874
Visita la pagina Fb di Meraviglioso Bistrot.

Siamo tornati a pranzo al Ristorante Don Raffaè a Mariglianella. Memori della nostra passata esperienza assolutamente da ricordare, eravamo curiosi di provare alcune delle nuove proposte in carta dello chef Giuseppe Brescia, che ci aveva davvero ben impressionato l’ultima volta che siamo stati qui.
Il Ristorante Don Raffaè si raggiunge con estrema facilità, si trova infatti a Mariglianella nella centralissima Via Marconi, a poche centinaia di metri dal confine con Marigliano, a pochi Km da Pomigliano ma anche dal nolano. Il locale all’interno è come lo ricordavamo: un unico ambiente che si sviluppa in lunghezza, domina il bianco, i colori chiari e il legno la fanno da padroni, la mise en place è semplice ma al contempo raffinata. Nel complesso Don Raffaè regala una sensazione quasi sussurrata di familiarità e di accomodante accoglienza. Qui la cucina di mare regala piacevoli sorprese con piatti che partono dalla tradizione ma vengono presentati in chiave moderna, e per certi versi creativa ma senza forzature o eccessi. Altra cosa che caratterizza Don Raffaè è la cura maniacale nella scelta di prodotti e materie prime e un pescato sempre fresco.
In carta ci sono sei proposte di antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dessert. Il menù segue rigorosamente la stagionalità dei prodotti e la disponibilità del pescato. In attesa dei nostri antipasti ordiniamo da bere: una minerale e una bottiglia di Roero Arneis di Bersano, azienda piemontese storica. Questo bianco ottenuto da uve Arneis in purezza è sorprendente.Questo vitigno pare risalga addirittura al 400. Bellissimo il colore giallo paglierino tenue, con sentori floreali e minerali.

Roero Arneis di Bersano
Roero Arneis di Bersano

Prima degli antipasti ecco l’entreé dello chef Giuseppe Brescia: cremoso all’arachide con tartare di gambero, tartelletta di finto pomodoro con all’interno tartare di pesce e bon bon di mare con mayo alla curcuma. L’incipit è notevole, il cremoso all’arachide abbinato alla tartare di gambero conquista, la tartelletta di finto pomodoro è delicata e nasconde una voluttosa farcia di tartare di pesce, il bon bon di mare è delicato e gustoso, perfetta la scelta della mayo aromatizzata alla curcuma. 

Entreé
Entreé

Il tempo di sorseggiare un calice di vino, di fare due chiacchiere e arrivano i nostri antipasti. Ecco le immancabili e invitanti frittelline di alghe, calde calde e profumate….

Frittelline di alghe
Frittelline di alghe

Abbiamo preso poi un’insalata di mare da standing ovation, morbida, saporita, ben condita, gustosa.

Insalata di mare
Insalata di mare

Dalla cucina ci fanno degustare una meraviglia, un salume di mare: capocollo di ricciola fatto con sapienza e amore dallo chef. Fantastico il connubio tra il sapido e l’affumicato.

Salume di mare Capocollo di ricciola
Salume di mare - Capocollo di ricciola

E poi un antipasto misto: baccalà con friarielli e latte di baccalà, parmigianina di orata fatta con orata marinata, riduzione di pomodoro, olio al basilico e mozzarella, waffle con gamberi e crema di patate. E poi un po’ di tradizione con un buonissimo polpo alla Catalana. Una vera sinfonia di gusto, con nota di merito per il baccalà con i friarielli e latte di baccalà e la parmigianina di orata..

Antipasto misto
Antipasto misto

E’ il momento dei primi. Il risotto cacio, pepe e baccalà è una rivelazione. Mantecato alla perfezione, cremoso, sapido e dolce allo stesso modo, con uno spiccato e mirabile equilibrio d’insieme.

Risotto cacio pepe e baccalà
Risotto cacio pepe e baccalà

I ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze sono strepitosi. Ho trovato davvero azzeccatissimo questo abbinamento che esalta al massimo la morbida delicatezza dei ravioli rigorosamente handmade fatti a regola d’arte dallo chef Giuseppe Brescia.

Ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze
Ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze

Gli spaghettoni alle vongole sono una rassicurante certezza. Fantastici, in questo caso fatti con pomodorini gialli e rossi che donano un “plus” di sapore e colore ad un piatto a cui mancava davvero solo la parola ...

Spaghettoni alle vongole con pomodorini gialli e rossi
Spaghettoni alle vongole con pomodorini gialli e rossi

Michela in sala è impeccabile, così come il personale gentile e discreto. Decidiamo di prendere anche alcuni secondi da dividere. Ecco una buonissima grigliata di pesce spada e seppia..

Pesce spada e seppia alla griglia
Pesce spada e seppia alla griglia

Poi una fritturina di calamari che ci sta sempre bene, fatta davvero come si deve. I calamari freschissimi e morbidi, il fritto asciutto, non unto e leggero.

Fritturina di calamari
Fritturina di calamari

Ma il gradino più alto del podio, va a questo meraviglioso pesce spada croccante con spinaci e crema di patate. Davvero spettacolare. 

Pesce spada croccante con spinaci e crema di patate
Pesce spada croccante con spinaci e crema di patate

Saltiamo il dessert, ci concediamo un giro di amari e limoncello e un caffè. Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo al Ristorante Don Raffaè a Mariglianella poco più di 45 euro a persona.

Il Ristorante Don Raffaè ormai è una garanzia. Il locale è gradevole, curato ma senza eccessi. Le proposte di cucina dello chef Giuseppe Brescia conquistano grazie ad un connubio perfetto fra la tradizione e la modernità e ad una fantastica tecnica di base. Il menù cambia spesso e segue la stagionalità, la disponibilità delle materie prime e del pescato (sempre fresco). Ottimi e creativi gli antipasti, tra i primi che abbiamo gustato, i ravioli ripieni con peperoncini verdi e cozze meritano un plauso convinto, così come gli spaghettoni alle vongole, belli saporiti, sapidi e appaganti (era da un po’ che non ne mangiavo di così buoni). Tra i secondi il pesce spada croccante con spinaci e crema di patate sicuramente è il piatto che resta nella memoria. Buona la carta dei vini. Il servizio è informale e veloce, Michela in sala sa il fatto suo ed è una perfetta padrona di casa. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Non possiamo che confermare il giudizio positivo che abbiamo espresso anche la prima volta che siamo venuti qui. Il Ristorante Don Raffaè a Mariglianella non può mancare tra gli indirizzi in agenda. Certezza.

 

 

Ristorante Don Raffaè
Via G. Marconi n. 153
Mariglianella (Na)
Tel. 081 231 9127
Visita il sito web del Ristorante Don Raffaè

Lunedì, 15 Maggio 2023 16:24

24 posti. Avellino

Avellino ci sta regalando incredibili sorprese. Il capoluogo irpino presenta alcuni indirizzi davvero notevoli e una proposta gastronomica ampia e variegata, capace di venire incontro alle esigenze di tutti. 24 Posti per noi è stata davvero una rivelazione. Il locale si trova in via Gabriele Speranza, in zona centrale. L’impatto è decisamente positivo, 24 Posti è piccolo, accogliente curato, lo stile è moderno, direi essenziale o minimal. C’è un unico ambiente con illuminazione studiata e soffusa che regala sicuramente un’atmosfera raccolta e per certi versi intima. C’è anche la cucina a vista che dà sulla sala. Da sottolineare come il locale abbia anche alcuni posti esterni sotto il porticato dove è possibile pranzare o cenare durante la bella stagione. Qualcuno poi vorrà sapere perché la scelta del nome 24 Posti. Mai risposta fu più facile: semplicemente perché all’interno ci sono giusto 24 coperti. Noi abbiamo prenotato in anticipo il nostro tavolo. Siamo stati qui a cena. 

24 Posti Avellino Insegna Esterna
24 Posti. Avellino - Insegna Esterna

Come sempre diamo un rapido sguardo alla carta che presenta poche proposte ma ben studiate e calibrate. La cucina è prevalentemente di mare ma non manca qualche proposta di terra. Ordiniamo una minerale e due calici di Fiano della Cantina Giovanni Molettieri, un bianco ottenuta da uve di Fiano in purezza, di un bel colore giallo paglierino vivo, sentori di frutta e una buona acidità al palato. Cominciamo con due antipasti, ecco una bella insalata di mare, davvero ottima, ben condita, in particolare ho trovato morbido e gustoso il polpo, era da un pò che non mangiavo un'insalatina di mare così buona.

Insalata di mare
Insalata di mare

L’altro antipasto che abbiamo scelto in carta è denominato Delizie 24 Posti. In pratica una mozzarellina di bufala con gamberi rossi di Mazara e tartufo nero, burratina pugliese con acciughe del Cantabrico e crostini di pane e una polpetta di baccalà. Spaziale l’abbinamento della mozzarella di bufala con il soave gambero rosso di Mazara e le lamelle di tartufo. Quello tra la burrata e le alici del Cantabrico è un matrimonio d’amore sensuale. La polpetta di baccalà non delude le attese e chiude alla grande questo trittico di delizie.

Delizie 24 Posti
Delizie 24 Posti

I due antipasti non fanno altro che far aumentare le aspettative in attesa dei primi. Continuiamo con proposte di mare, ecco un paradisiaco risotto alla pescatora, opulento, gustoso e “ricco” di pesce. Complimenti allo chef.

Risotto alla pescatora
Risotto alla pescatora

Se il risotto ci è piaciuto, non sono da meno gli spaghetti con cozze, cacio e pepe. Altro abbinamento azzeccato. La sapidità delle cozze si sposa a meraviglia con quella del cacio e pepe e con la sua cremosità. Nel complesso un ottimo primo piatto.

Spaghetti con cozze cacio e pepe
Spaghetti con cozze, cacio e pepe

Decidiamo di provare anche un secondo da dividere. La nostra scelta cade sulla tagliata di filetto di tonno. Anche qui bisogna dire che la materia prima è eccellente e la mano dello chef non fa altro che esaltarla.

Tagliata di filetto di tonno
Tagliata di filetto di tonno

Siamo sazi, nostro malgrado saltiamo il dessert. Facciamo un giro di limoncello artigianale e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena da 24 Posti, poco più di 45 euro a persona. Direi assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo, adeguato alla qualità della proposta gastronomica.

24 Posti è stato davvero una bella scoperta. Questo locale dallo stile moderno ed essenziale con cucina a vista, si trova ad Avellino centro. Si chiama così perché all’interno ci sono effettivamente 24 coperti (per cui è sempre preferibile prenotare). Qui trovi un’ottima cucina prevalentemente di mare con una materia prima di qualità, ma non manca qualche proposta di terra. Insalata di mare eccellente. Meraviglioso il risotto alla pescatora che abbiamo gustato. Il servizio è professionale e veloce. Buona la carta dei vini. Corretto il rapporto qualità prezzo. 24 Posti ad Avellino è decisamente un indirizzo da segnare in agenda ed entra di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono i locali da non perdere. Rivelazione.


 

24 Posti
Via Gabriele Speranza, n.12
Avellino
Tel. 348 746 7404
Visita la pagina Fb di 24 Posti

Giovedì, 11 Maggio 2023 19:58

La Locanda dell'Arco. Calitri (Av)

Calitri è un borgo gioiello dell’Alta Irpinia, situato quasi al confine con la Basilicata. Calitri rappresenta un “unicum” per la sua storia, per le sue tradizioni e per la sua conformazione urbanistica che la rendono molto interessante. Particolarmente suggestiva infatti è la vista del suo centro storico, con le case colorate che sembrano abbracciarsi e reggersi le une sulle altre. Dalla parte più alta dove c’è il Castello è possibile poi ammirare panorami incredibili che restano nella memoria. Altra importante caratteristica di Calitri è la tradizione della ceramica, un’arte tramandata addirittura dal periodo medievale. 

Calitri centro storico
Calitri - Centro storico

Calitri e questa parte di Irpinia regalano davvero grandi spunti e una gastronomia sincera, con una radicata tradizione e prodotti unici. In particolare la cucina calitrana è molto apprezzata. Noi ci siamo fermati a pranzo in un locale che è una vera istituzione: la Locanda dell’Arco.

La Locanda dellArco Calitri Insegna esterna
La Locanda dell'Arco. Calitri - Insegna esterna

La Locanda dell’Arco si trova quasi al principio del centro storico calitrano in Via Arco Zampaglione proprio nelle vicinanze dell’omonimo Palazzo storico. Il locale è caratteristico con due ambienti e una sala superiore. Domina la pietra, una pietra che rassicura e conquista, l’arredo è sobrio e caratteristico nella sua semplicità. Particolare e suggestiva poi è la sala della grotta, dove si può pranzare o cenare in uno scenario davvero unico. Noi abbiamo prenotato (fortunatamente) il nostro tavolo con doveroso anticipo e ci accomodiamo. Come al solito diamo uno sguardo al menù. In carta è un trionfo di piatti e prodotti del territorio, ci sono cinque proposte di antipasto, sei primi e sei secondi, oltre ai contorni e ai dolci. Da bere prendiamo due minerali e una bottiglia di aglianico della casa, davvero eccezionale. E cominciamo due antipasti locali con prosciutto crudo, ricottina, mozzarelline e ovviamente caciocavallo di Calitri, salamino piccante e soppressata, pancetta e capocollo. Meraviglioso il prosciutto, per non parlare ovviamente del caciocavallo che avremo modo di apprezzare anche dopo.

Antipasto locale
Antipasto locale

Ecco infatti due porzioni di caciocavallo alla piastra. Davvero paradisiaco, profumato, gustoso e piastrato alla perfezione.

Caciocavallo alla piastra
Caciocavallo alla piastra

Gli antipasti non hanno deluso le nostre aspettative, ma noi siamo venuti qui alla Locanda dell’Arco soprattutto per le cannazze. Piccola premessa, le “cannazze” sono una pasta tipica calitrana dalle origini antiche. Un tempo questo tipo di pasta lunga, per certi versi simili agli ziti napoletani, si metteva ad essiccare proprio su delle canne (da qui ha origine il nome). Anni fa le cannazze erano il piatto che si cucinava durante i matrimoni, si servivano condite con il ragù e abbondante formaggio grattugiato. E alle cannazze è da sempre associata l’idea della festa, della convivialità.

Cannazze al ragù della tradizione
Cannazze al ragù della tradizione

Qui alla Locanda dell’Arco mancavamo da tempo e siamo tornati per gustare nuovamente le loro cannazze al ragù della tradizione. Le abbiamo trovate davvero eccellenti: perfetta la cottura, fantastico il ragù bello tirato e gustoso, generosa la presenza del formaggio. Poi chiaramente ogni commensale può decidere in autonomia la quantità della sua porzione e può condirla con altro formaggio grattugiato e anche peperoncino in polvere.

 Le Cannazze al ragù della tradizione della Locanda dellArco di Calitri
Le Cannazze al ragù della tradizione della Locanda dell'Arco di Calitri

Decidiamo di provare anche un altro primo, i vermicelli alla “Pasciut” con pomodoro, colatura di alici e peperoncino, dal sapore aromatico e intenso.

Vermicelli alla Pasciut
Vermicelli alla Pasciut

I primi ci hanno deliziato e saziato, ma che fai, vieni alla Locanda dell’Arco a Calitri e non assaggi anche l’involtino di vitello? Giammai. Infatti cediamo volentieri alla tentazione e abbiamo fatto benissimo. L’involtino di vitello (vrasciola) è super. Ottima la carne che, cotta a lungo nel soave ragù, diventa morbidissima. Lo ammettiamo, abbiamo fatto anche la scarpetta. Non sarà elegante ma non potevamo esimerci.

Involtino di vitello Vrasciola
Involtino di vitello (Vrasciola)

Guardando anche ai tavoli vicini, ci aveva colpito la salsiccia alla piastra che stavano servendo. E visto che noi Templari del Gusto siamo dei gaudenti, decidiamo di provare anche questa. Bene abbiamo fatto, la salsiccia con peperoncino e aromi era ottima.

Salsiccia locale alla piastra
Salsiccia locale alla piastra

La accompagniamo con due porzioni di patate al forno.

Patate al forno con aromi
Patate al forno con aromi

Gustiamo anche un particolarissimo e sorprendente caciocavallo in pasta fillo con miele e semi di sesamo. 

Caciocavallo in pasta fillo con miele e semi di sesamo
Caciocavallo in pasta fillo, con miele e semi di sesamo

Siamo davvero sazi, saltiamo il dolce, ci concediamo un giro di ottimo nocino di loro produzione, due caffè e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 35 euro a persona. Rapporto qualità prezzo davvero fantastico. Complimenti.

La Locanda dell’Arco a Calitri non può mancare in agenda. Il locale si trova nel centro storico calitrano ed è ricavato in quelle che un tempo erano i locali e le cantine di un antico palazzo nobiliare. La struttura è suggestiva, con archi in bellavista e pietra a farla da padrona. Bellissima in particolare una sala ricavata in una grotta naturale. La cucina della Locanda dell’Arco presenta il meglio dei piatti e dei prodotti locali, una cucina generosa, sincera. Ottimi i salumi, il caciocavallo (anche stagionato in grotta) è sublime, da non perdere se passi di qui il caciocavallo alla piastra. Le cannazze al ragù della tradizione da sole valgono la visita così come l’involtino di vitello (la Vrasciola) che si scioglie in bocca dopo una sapiente e lenta cottura di almeno 3-4 ore. Il servizio è informale e veloce. Fantastico il rapporto qualità prezzo. La Locanda dell’Arco a Calitri entra di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Poesia del territorio.

 

 

 

La Locanda dell’Arco
Via dell'Arco Zampaglione n. 5
Calitri (Av)
Tel. 0827 310951
Aperto dal Giovedì al Sabato - Pranzo e Cena
Domenica e festivi solo a Pranzo

Visita la pagina FB della Locanda dell’Arco

Torno sempre volentieri a Gesualdo, borgo irpino di grande fascino e suggestione, dominato dal maestoso Castello che fu di Carlo Gesualdo, il famoso madrigalista del ‘500. Il centro storico gesualdino poi è decisamente interessante da visitare. Certi paesaggi, le tortuose e strette stradine, alcune case e palazzi antichi ti resteranno impressi nella memoria, così come la natura circostante che, soprattutto nelle belle giornate, regala uno spettacolo incredibile. Qui a Gesualdo sono tornato per provare nuovamente le proposte di Decanta, memore della nostra passata esperienza decisamente positiva.

Decanta Gesualdo Particolare sala interna
Decanta. Gesualdo - Particolare sala interna

Decanta si trova quasi al principio del centro storico, a poche centinaia di metri dal Castello. Sistemata l’auto proprio di fronte al locale, ci accomodiamo. All’interno il locale si sviluppa in due grandi ambienti, il suo stile è essenziale, minimal ma decisamente curato, molto caratteristica è la scelta dei colori e la presenza dove sono le pareti di fronte all’ingresso, di un’esposizione di prodotti del territorio eccellenze irpine, molte di alcune aziende locali. Il concetto è molto semplice: qui da Decanta il cliente, anzi mi piace definirlo ospite, può anche decidere di acquistare e portarsi a casa un prodotto del territorio, magari protagonista di uno dei piatti in carta. Qui trovi dalla pasta, alle conserve, dai vini a liquori artigianali particolari, e non può mancare il “sedano di Gesualdo”, presidio Slow food. Ad accoglierci stavolta sono Dora e Ivo, che avevo già conosciuto nella mia precedente esperienza da Decanta insieme ad Antonio. Questi ragazzi meritano davvero fortuna e soddisfazioni perché in questo progetto credono tanto e hanno investito risorse e tempo. Alla base di tutto c’è l’amore per la propria terra e la volontà di raccontarla in modo informale ma senza compromessi e senza mai dimenticare le radici.
Altro motivo che mi ha spinto a tornare qui, la voglia di provare nuovamente le proposte della chef Emilia Damaso, talento assoluto e creativo, artefice di una cucina semplice come concetto ma di grande carattere e personalità. Come al solito diamo uno sguardo al menù che cambia praticamente ogni settimana in base alla stagionalità e alla reperibilità e disponibilità delle materie prime. In carta ci sono poche proposte ma studiate alla perfezione. Arriva subito un gradito entreé della chef Emilia Damaso: crocchettina di patate con ripieno di caciocavallo fuso, crema di barbabietola, spinacino e pancetta arrotolata croccante. Un piccolo capolavoro dove regna l’equilibrio tra i sapori e tra le diverse consistenze.

Entrée
Entrée della chef Emilia Damaso

L’incipit è davvero notevole. Intanto arriva il buon pane di Gesualdo, fragrante e saporito (proveniente dal forno Pane e Dintorni).

Il Pane di Gesualdo
Il Pane di Gesualdo

Da bere ordiniamo una minerale e due calici di ottimo aglianico irpino. Cominciamo ordinando due antipasti. La scorsa volta non avevo gustato i formaggi. Oggi ho voluto appagare questa mia voglia, ecco dunque una selezione di formaggi: pecorino di Carmasciano, caprino stagionato e caciotta vaccina affinata nel peperone, abbinati ad una composta di fichi rossi di San Mango e mandorle di Terramater. Quasi pleonastico dire che il pecorino di Carmasciano è spaziale, con il suo gusto inconfondibile, all’inizio quasi delicato e morbido per poi esplodere in una nota quasi piccante nel finale. Anche il caprino è notevole. Perfetto l’abbinamento con la composta che esalta soprattutto il formaggio stagionato.

Selezione di formaggi con composta di fichi e mandorle
Selezione di formaggi con composta di fichi e mandorle

Le sublimi alici del Cantabrico con crostini e burro di Normandia sono l’altra nostra scelta come antipasto. Sarà che ho un debole per questo abbinamento.

Alici del Cantabrico con crostini e burro di Normandia
Alici del Cantabrico con crostini e burro di Normandia

La spiccata sapidità ed il gusto delle alici fa quasi l’amore con il morbido e delicato burro di Normandia, il tutto esaltato dai crostini di pane di Gesualdo appena tostati. Il Paradiso in terra….

Crostino con burro di Normandia e alici del Cantabrico
Crostino con burro di Normandia e alici del Cantabrico

Di tanto in tanto, la gentile Dora e Ivo passano a controllare che tutto stia andando bene. Intanto arrivano i due primi che abbiamo ordinato. Ai mezzi paccheri alla puttanesca di baccalà mancava solo la parola. Piatto eccezionale, reso ancora più gustoso e particolare dalla presenza della tartare di baccalà a donare freschezza e sapidità.

Mezzi paccheri alla puttanesca di baccalà
Mezzi paccheri alla puttanesca di baccalà

Con le tagliatelle con piselli, crema di piselli, menta e battuto di gambero viola marinato, raggiungiamo livelli siderali. Il piatto è stato concepito in maniera perfetta, c’è tutto qui: si sente la Primavera grazie al colore, al gusto, e alla freschezza del battuto di gambero viola marinato che regala al piatto una spinta creativa notevole. Chapeau !

Le Tagliatelle con piselli crema di piselli menta e battuto di gambero viola marinato
Le Tagliatelle con piselli, crema di piselli, menta e battuto di gambero viola marinato

Prendiamo anche un secondo in due. La nostra scelta ricade sull’uovo pochè su patata al limone, menta asparagi e insalatina di radicchio. Anche questo piatto è convincente e ben eseguito.

Uovo pochè su patata al limone menta e asparagi
Uovo pochè su patata al limone, menta e asparagi

“Dulcis in fundo” è proprio il caso di dire così, non mi faccio mancare i mitici cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara, che ho già provato la volta scorsa qui da Decanta e di cui mi sono follemente innamorato.

Cannoli di ricotta di Carmasciano pistacchio e arancia amara
Cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara

Su consiglio di Ivo e Dora proviamo anche la delicata e profumata crème bruleé con fragole.

Crème bruleé con fragole
Crème bruleé con fragole

Accompagniamo il dolce con due bicchierini di amaro di Fiano Ammarì di Contrada, altra scoperta che ho fatto qui nella mia precedente visita. Un amaro ottenuto da uve dl Fiano con un gusto raffinato e note spiccatamente agrumate.

Ammarì amaro di Fiano di Contrada
Ammarì amaro di Fiano di Contrada

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo da Decanta 44 euro a persona. Davvero corretto il rapporto qualità – prezzo.

Decanta è stata una meravigliosa conferma. Qui trovi una grande cucina del territorio presentata in modo creativo. Il locale è moderno, essenziale ma curatissimo, una sorta di “spazio narrante”, di laboratorio, capace di raccontare l’Irpinia attraverso una proposta gastronomica innovativa ma legata comunque alle origini, realizzata con prodotti di assoluta eccellenza. Il plus è la presenza in cucina della bravissima Chef Emilia Damaso, talento cristallino. La sua cucina conquista e seduce grazie ad una tecnica sopraffina e ad una cura maniacale dei dettagli. I mezzi paccheri alla puttanesca di baccalà mi sono rimasti nella memoria, le tagliatelle con piselli, crema di piselli, menta e battuto di gambero viola marinato regalano emozione. I cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara creano dipendenza. Decanta è un luogo di eccellenza, un po’ bottega, un po’ bistrot, un po’ ristorante. Dora, Ivo, Antonio e tutto il team sono giovani, dinamici e meritano fortuna e soddisfazioni anche perché in questo progetto ci hanno messo il cuore. Qui puoi gustare e ammirare l’Irpinia da un'altra prospettiva. Decanta a Gesualdo si conferma di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono i locali da non perdere. Garanzia assoluta.

 

Decanta
Via Salvatore
Gesualdo (Av)
Tel. 348 518 1744
- Aperto dal Venerdì alla Domenica -
Visita il sito web di Decanta Gesualdo

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