Rieccoci in Irpinia a Grottaminarda. Siamo tornati da N’ata Luna Restaurant. Sono anni che veniamo qui, e nel tempo abbiamo avuto modo di vivere e seguire l'evoluzione e la crescita di questo vero e proprio “tempio del gusto”. Siamo tornati per gustare le proposte dello chef Vincenzo Vazza, talentuoso, appassionato, capace di regalare emozioni con la sua cucina caratterizzata da passione per il territorio, studio, conoscenza e quel pizzico di creatività che la rendono unica. Un mix di tradizione irpina e modernità. Il resto lo fanno il servizio e la location, “good vibes” direbbe qualcuno ed in effetti è così. Da N'Ata Luna si respira un'atmosfera davvero piacevole. Per noi questo posto è una certezza, un riferimento. Questo è un locale “globale”, dove puoi fare colazione, concederti una pausa caffè, incontrare amici, coccolarti con i dolcetti, pranzare, cenare o concederti un fantastico aperi-food con stuzzicanti proposte di cucina e materie prime eccellenti. “Deus ex machina” di N'ata Luna è Vincenzo Panico, persona a modo, nella vita consulente aziendale ma “gourmet” nell’animo e con una smodata passione per il “bon vivre” e la convivialità. Con lui la moglie Antonella Tocco, instancabile, precisa, un vero vulcano di energia.
N'ataluna. Grottaminarda - Particolare interno
Arrivare da N'ata Luna è semplicissimo, siamo in Contrada Ruvitiello a pochissimi Km dal casello di Grottaminarda della A-16. C’è un ampio e comodo parcheggio gratuito (cosa non trascurabile). All’interno il locale è come lo ricordavo, un vero spettacolo: ampio, luminoso, arredato con gusto e cura. Dominano il legno ed i colori chiari. Bellissimi i tavoli, le sedie e gli arredi dallo stile volutamente un po’ industrial e un po’ retrò. Tutto è curato nei dettagli e trasmette una sensazione di familiarità, ci si sente a casa, quasi coccolati e in un ambiente raffinato, elegante ma al contempo rassicurante e accogliente come l’abbraccio di una mamma. Suggestiva poi la sala con l’angolo cantina. Ma andiamo alla proposta gastronomica. In cucina a comandare le operazioni c'è Vincenzo Vazza, talentuoso chef originario di Bonito, con la sua brigata. Ma andiamo alla proposta gastronomica. Diamo un'occhiata alla carta, ci sono 2 menù degustazione (di cui uno della tradizione irpina). Cinque proposte di antipasti, cinque primi (più un fuori menù), cinque secondi e i dessert. La cosa che colpisce è come tutto parta dalla tradizione, e parli di territorio. In questo periodo spicca anche la presenza tra le altre cose del tartufo e dei porcini. Noi ordiniamo a la carte.
Intanto ci servono i loro pani: cracker artigianale realizzato dallo chef con semi di sesamo e sale maldon, tarallo napoletano realizzato come da tradizione con sugna, pepe e mandorle, grissini tirati a mano e una pagnotella di pane casereccio cotta nel forno a legna. Che spettacolo.....
I Pani artigianali
Da bere oltre ad una minerale prendiamo due calici di Lacrimarosa Irpinia rosato DOC di Mastroberardino, ottenuto da uve di aglianico in purezza questo rosato è davvero gradevole, di un colore rosa tenue e intense note fruttate. In attesa degli antipasti arriva il loro entreé di benvenuto: cannolino croccante ripieno di ricotta di Carmasciano mantecata al Pulieio irpino (un tipo di mentuccia selvatica diffusa in alcune zone dell'Irpinia caratterizzato da un profumo intenso e un sapore particolare). Tartelletta realizzata dallo chef, scarola riccia, goccia di pecorino e polvere di acciughe, e chiudiamo con il sapore intenso e il contrato di sapore della pallotta di "cacio e ova" (formaggio e uova) con mostarda di pera e germogli colorati.
Entreé dello chef Vincenzo Vazza
Il cannolino è davvero squisito con un morbido e profumato ripieno di ricotta di Carmasciano con la nota aromatica del pulieio irpino.
Cannolo croccante ripieno di ricotta di Carmasciano mantecata con Pulieio
La tartelletta è sorprendente, in pratica un ricordo di pizza chiena della tradizione ma in chiave moderna e creativa.
Tartelletta con scarola riccia goccia di pecorino e polvere di acciughe
La pallotta cacio e ova è un tripudio di sapore in un gioco riuscitissimo di contrasti, la nota pungente del formaggio incontra il dolce della mostrada di pera.
Pallotta cacio e ova con mostarda di pera e germogli colorati
Ecco gli antipasti che abbiamo scelto: fiore di zucca nel suo giardino, ossia fiore di zucca croccante, ripieno di ricotta e menta, pesto di zucchine alla menta, zucchine, ravanelli e pomodorini confit. Proposta fresca e colorata.
Fiore di zucca nel suo Giardino
Il baccalà all'insalata con fagiolini, ciuffetti di scarolina, gel di papaccelle, polvere di olive nere è una poesia.
Baccalà all'insalata con fagiolini e scarola
Meraviglioso lo spaghettone alla chitarra, coulis di pomodori rossi e gialli, pomodorini infornati, stracciatella e clorofilla di basilico. Lo spaghettone mantiene la cottura in modo mirale ed esalta un tripudio di pomodori: coulis di pomodorini gialli e rossi, pomodorini pachino scottati in forno e a chiudere il piatto la stracciata irpina con fogliolina di basilico nano e clorofilla di basilico con il suo profumo inebriante. Davvero un gran piatto.
Spaghettone ai pomodori con stracciatella e clorofilla di basilico
Ecco l'omaggio alla tradizione irpina con i taglierini tirati a mano con burro e pulieio irpino. Normalmente e per tradizione il pulieio lo troviamo nel ragù per aromatizzare in modo mirabile il sugo, qui invece viene proposto dallo chef Vincenzo Vazza in bianco, abbinato al burro artigianale aromatizzato al limone, in modo da esaltarne il sapore aromatico, a chiudere il piatto la polvere di acciughe con la sua nota sapida. Un piatto che è una vera e propria poesia del territorio.
I taglierini con burro, limone, pulieio irpino e polvere di acciughe
Come poesia sono anche i taglierini al tartufo irpino. Primo piatto fuori menù che ho voluto degustare. Li ho trovati semplicemente perfetti. Uno dei tagliolini al tartufo migliori mai mangiati.
Taglierini al tartufo
Decidiamo di degustare anche un secondo in due e la scelta cade sul maialino in porchetta ossia maialino da latte porchettato, mayo di peperone arrosto, morbido di patata irpina al Ravece e aglio orsino. Fantastico il maialino che si scioglieva letteralmente in bocca, azzeccato l’abbinamento con la maionese di peperone arrosto e ovviamente con il morbido di patata. Delizioso....
Maialino in porchetta
Chiudiamo in dolcezza con un dessert da dividere, optiamo per la Namelaka fragole e limone. Squisito…
Namelaka fragole e limone
Accompagniamo il dolce con due bicchierini di Don Fà, sublime un vino rosso fortificato, ottenuto da uve rosse e foglie di amarena da un’ antica ricetta dei Baroni de Beaumont. Fiore all’occhiello dell’ Azienda Agricola Fabio de Beaumont di Castelvetere sul Calore.
Don Fà dell'Azienda Agricola Fabio de Beaumont
Paghiamo per il nostro pranzo 55 euro a persona. Decisamente corretto il rapporto qualità - prezzo.
N’ata Luna si conferma alla grande. Questo è a parer nostro un luogo d’eccellenza. Qui trovi davvero tutto, si può venire in ogni momento della giornata. Bellissima la struttura, arredi stupendi, altrettanto bella l’atmosfera che si respira. N’ata Luna è un locale raffinato ma senza eccessi, qui ti senti davvero a casa. La cucina poi è convincente, lo chef Vincenzo Vazza è un vero talento, legatissimo alla sua terra, ovvio che ci sia una grande attenzione alla scelta dei prodotti e della materia prima. Tutto parte dalla tradizione irpina che viene reinterpretata ed in parte rivisitata. Tra gli antipasti il baccalà ha il suo perché, i taglierini (o tagliolini) tirati a mano sono poetici sia nella versione con burro e Pulieio irpino, sia nella versione al tartufo (tra i migliori mai gustati), tra i secondi il maialino porchettato era morbido e gustoso. La carta dei vini è studiata e curata. Il servizio in sala è pressoché perfetto. Complimenti al Deus ex machina di questo luogo del buon vivere e del gusto: Vincenzo Panico, un visionario, un uomo di ingegno e cultura che ha deciso di creare qualche anno fa un progetto davvero bello, con lui la moglie Antonella Tocco ed un team preparato ed in continua evoluzione. N’ata Luna a Grottaminarda si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Da non perdere. Eccellenza…..
N’ata Luna
Contrada Ruvitiello
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 188 0611
Visita la pagina Fb di N'ata Luna
Il nostro itinerario alla ricerca degli indirizzi da non perdere ci riporta in Irpinia a Grottaminarda in un posto che per noi rappresenta una certezza e che abbiamo visitato e recensito più volte negli ultimi due anni: N’Ata Luna, cucina e caffè. Il locale è nato dalla partnership con l’azienda Caffè Vergnano 1882 grazie all’intuizione del vulcanico e geniale Vincenzo Panico (consulente aziendale “gourmet” con la passione per l’enogastronomia e per il “bien vivre”) e della famiglia Tocco, Lucia, Antonella e Claudio.
Questo è un locale che mira a diventare un riferimento, luogo ideale per una colazione, per un lunch, per un pranzo veloce, per un fantastico aperitivo o per una cena capace di regalare emozioni e non solo. A breve infatti sarà inaugurato anche un relais di charme con 6 camere più due suites per chi volesse vivere l’esperienza di un soggiorno in questa zona di Irpinia e tuffarsi nella tradizione, nella storia e nella gastronomia del luogo.
N'Ataluna. Grottaminarda - Particolare interno
I mesi difficili della pandemia hanno solo rallentato il processo di crescita di N’Ata Luna che continua, senza perdere di vista quello che avevamo già avuto modo di sperimentare: una cucina di assoluto livello. In cucina c’è uno chef che personalmente stimo molto: Andrea Raimo, vero animo irpino, uno che ama stare lontano dai riflettori, umile ma dotato di una mano e di una tecnica pazzesche.
Noi siamo tornati da N’Ata Luna di Domenica a pranzo ed è stata un’esperienza entusiasmante, per questo abbiamo deciso di raccontartela, ma riavvolgiamo il nastro.
Siamo in contrada Ruvitiello in un luogo facilmente raggiungibile anche per chi proviene via Autostrada, siamo davvero a un niente dall’uscita dell’autostrada di Grottaminarda della A-16. Altra cosa importante è che il locale è ben visibile dalla strada e ha un parcheggio ampio (cosa molto comoda) per cui non avrai mai problemi a posare l’auto.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Arriviamo e veniamo accolti con garbo e gentilezza dal personale e dalla sorridente e ospitale Lucia Tocco.
Prima di accomodarci all’esterno in osservanza alle disposizioni anti-covid sulla ristorazione, facciamo un giro all’interno del locale. Tutto è come ricordavamo. All’ingresso c’è il caffè – bar, entrando nell’ area ristorante poi la sensazione è davvero piacevole. Il locale è grande, ampio, luminoso e arredato con gusto e cura: predomina il legno e poi marmi, sedute dal sapore un po’ retrò e di grande stile. Tutto è curato nei dettagli e trasmette una sensazione di familiarità, in questo posto un po’ salotto, un po’ bistrot dove ci si sente a casa, quasi coccolati e in un ambiente raffinato, elegante ma al contempo rassicurante e accogliente come l’abbraccio di una mamma.
Nataluna Grottaminarda - Sala e cantina
Come sempre diamo un’occhiata al menù che cambia quasi ogni settimana, la qual cosa personalmente mi piace molto, perché vuol dire che la cucina segue il corso delle stagioni e della reperibilità delle materie prime. Il menù del weekend in cui siamo stati lì, comprende quattro antipasti, cinque primi, quattro secondi e i dessert. Cominciamo ordinando una minerale e da bere due calici di un ottimo aglianico irpino in purezza dell’azienda agricola Boccella Rosa di Montemarano per rimanere comunque in Irpinia anche con il vino. Un bel rosso corposo che emana profumi intensi e speziati e gradevoli tannini. Ottimo compagno di viaggio per il nostro pranzo.
Cominciamo con l’antipasto e optiamo per la versione dello chef Andrea Raimo di un classico irpino: il baccalà alla Pertecaregna. Superlativo, a partire dal baccalà, bello compatto, appagante, cotto a vapore e gustosissimo, qui servito con acqua di prezzemolo, maionese all’aglio, patata montata e l’immancabile peperone crusco. Un piatto da applausi.
Baccalà alla Pertecaregna
Con i primi ci divertiamo un po’. Ordiniamo un piatto di candele alla Genovese. Mai scelta fu più azzeccata. Sono un cultore della Genovese che è una vera filosofia di vita e questa è tra le migliori tre mai gustate ad oggi, favolosa, qui lo chef ha usato le candele di Pasta Armando, la mitica cipolla ramata di Montoro (siamo in Irpinia of course!), pepe nero e parmigiano reggiano 36 mesi.
Le Candele alla Genovese
Poi dei ravioli capresi ripieni di mozzarella con salsa al pomodoro, parmigiano reggiano e riduzione di basilico. Davvero notevoli anche questi.
Raviolo caprese
Lo chef Andrea Raimo ci delizia anche con un assaggio di linguine alla Nerano, semplici e favolose. Zucchine, basilico, pepe nero e parmigiano reggiano per dar vita ad una piccola magia…
Linguine alla Nerano
Il nostro pranzo trascorre piacevolmente in un’atmosfera rilassante. Non possiamo esimerci dal degustare anche un secondo in due e la mia scelta cade sulla pancetta di maiale con salsa di papaccelle e patate soffiate. Pancetta da 10 e lode, carne morbidissima che si sposava a meraviglia con la salsa di papaccelle, simpatiche e belle da vedere le patate soffiate. Anche questa è stata una grande proposta.
Pancetta di maiale salsa di papaccelle e patate soffiate
Chiudiamo in dolcezza e in bellezza con l’interpretazione dello chef Andrea Raimo della ricotta e pera: mousse di ricotta di pecora, pere candite, croccante alle nocciole e in superficie sorbetto al frutto della passione. Semplicemente delizioso.
La ricotta e pera dello chef Andrea Raimo
Ancora due caffè e un Ratafià di Nonna Erminia dell’azienda agricola Di Meo di Salza Irpina. Personalmente lo adoro, fantastico questo liquore a base di aglianico di Taurasi con l’aggiunta delle foglie di amarena e ciliegio oltre ad altre erbe in infusione insieme ad alcool e zucchero. Il risultato è una vera poesia irpina.
Ratafià di Nonna Erminia Di Meo
Per il nostro pranzo paghiamo 70 euro in due. Rapporto qualità – prezzo assolutamente corretto.
N’ata Luna si conferma alla grande sulla nostra guida on line dei locali da non perdere. Il locale è concepito per accompagnare i clienti e gli ospiti durante tutta la giornata, dalla colazione alla cena, passando per l’aperitivo, il lunch, la caffetteria, il drink-bar e il ristorante sono davvero ideali per rendere speciali le tue giornate in ogni momento. Grande successo poi sta riscuotendo l’iniziativa denominata “spizzichi e bocconi”, il mitico aperitivo di N’Ata Luna con proposte di cucina e finger food da abbinare ai loro drink personalizzati in lattina o ad un bel calice. La cosa può tradursi in aperitivo rinforzato o cena “light”, il concetto è quello di avvicinare i clienti e gli ospiti in modo naturale e accattivante alle loro proposte di cucina abbinandole ai drink in una sorta di aperitivo in una nuova veste. La formula si sta rivelando un grande successo.
Tornando alla proposta di cucina, devo fare i complimenti allo chef Andrea Raimo e alla sua brigata di cucina. Andrea, irpino verace è un vero talento, capace di nobilitare con la sua tecnica e creatività la cucina tradizionale irpina e regionale. Mi piace la sua cucina perché è gourmet ma senza eccessi o forzature e senza orpelli. La sua cucina due grandi pregi: si muove nel solco della tradizione ma ha comunque una forte personalità. Davvero bravo.
Altra menzione è per Vincenzo Panico, uomo colto, professionale e appassionato, la sua intuizione a parer mio è vincente. Da queste parti mancava una proposta gastronomica di questo livello e un locale così strutturato e così bello.
Il resto lo fa il servizio che ho trovato impeccabile. Nota di merito per la gentile Lucia Tocco in sala: classe, garbo ed empatia, i suoi tratti distintivi. N’Ata Luna a Grottaminarda ti piacerà. Se non ci sei ancora stato non fartelo scappare. Da visitare senza se e senza ma, parola dei Templari del Gusto.
N’ata Luna
Contrada Ruvitiello
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 188 0611
Visita il sito web di N’ata Luna
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