Torno sempre volentieri a Gesualdo, borgo irpino di grande fascino e suggestione, dominato dal maestoso Castello che fu di Carlo Gesualdo, il famoso madrigalista del ‘500. Il centro storico gesualdino poi è decisamente interessante da visitare. Certi paesaggi, le tortuose e strette stradine, alcune case e palazzi antichi ti resteranno impressi nella memoria, così come la natura circostante che, soprattutto nelle belle giornate, regala uno spettacolo incredibile. Qui a Gesualdo sono tornato per provare nuovamente le proposte di Decanta, memore della nostra passata esperienza decisamente positiva.
Decanta. Gesualdo - Particolare sala interna
Decanta si trova quasi al principio del centro storico, a poche centinaia di metri dal Castello. Sistemata l’auto proprio di fronte al locale, ci accomodiamo. All’interno il locale si sviluppa in due grandi ambienti, il suo stile è essenziale, minimal ma decisamente curato, molto caratteristica è la scelta dei colori e la presenza dove sono le pareti di fronte all’ingresso, di un’esposizione di prodotti del territorio eccellenze irpine, molte di alcune aziende locali. Il concetto è molto semplice: qui da Decanta il cliente, anzi mi piace definirlo ospite, può anche decidere di acquistare e portarsi a casa un prodotto del territorio, magari protagonista di uno dei piatti in carta. Qui trovi dalla pasta, alle conserve, dai vini a liquori artigianali particolari, e non può mancare il “sedano di Gesualdo”, presidio Slow food. Ad accoglierci stavolta sono Dora e Ivo, che avevo già conosciuto nella mia precedente esperienza da Decanta insieme ad Antonio. Questi ragazzi meritano davvero fortuna e soddisfazioni perché in questo progetto credono tanto e hanno investito risorse e tempo. Alla base di tutto c’è l’amore per la propria terra e la volontà di raccontarla in modo informale ma senza compromessi e senza mai dimenticare le radici.
Altro motivo che mi ha spinto a tornare qui, la voglia di provare nuovamente le proposte della chef Emilia Damaso, talento assoluto e creativo, artefice di una cucina semplice come concetto ma di grande carattere e personalità. Come al solito diamo uno sguardo al menù che cambia praticamente ogni settimana in base alla stagionalità e alla reperibilità e disponibilità delle materie prime. In carta ci sono poche proposte ma studiate alla perfezione. Arriva subito un gradito entreé della chef Emilia Damaso: crocchettina di patate con ripieno di caciocavallo fuso, crema di barbabietola, spinacino e pancetta arrotolata croccante. Un piccolo capolavoro dove regna l’equilibrio tra i sapori e tra le diverse consistenze.
Entrée della chef Emilia Damaso
L’incipit è davvero notevole. Intanto arriva il buon pane di Gesualdo, fragrante e saporito (proveniente dal forno Pane e Dintorni).
Il Pane di Gesualdo
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di ottimo aglianico irpino. Cominciamo ordinando due antipasti. La scorsa volta non avevo gustato i formaggi. Oggi ho voluto appagare questa mia voglia, ecco dunque una selezione di formaggi: pecorino di Carmasciano, caprino stagionato e caciotta vaccina affinata nel peperone, abbinati ad una composta di fichi rossi di San Mango e mandorle di Terramater. Quasi pleonastico dire che il pecorino di Carmasciano è spaziale, con il suo gusto inconfondibile, all’inizio quasi delicato e morbido per poi esplodere in una nota quasi piccante nel finale. Anche il caprino è notevole. Perfetto l’abbinamento con la composta che esalta soprattutto il formaggio stagionato.
Selezione di formaggi con composta di fichi e mandorle
Le sublimi alici del Cantabrico con crostini e burro di Normandia sono l’altra nostra scelta come antipasto. Sarà che ho un debole per questo abbinamento.
Alici del Cantabrico con crostini e burro di Normandia
La spiccata sapidità ed il gusto delle alici fa quasi l’amore con il morbido e delicato burro di Normandia, il tutto esaltato dai crostini di pane di Gesualdo appena tostati. Il Paradiso in terra….
Crostino con burro di Normandia e alici del Cantabrico
Di tanto in tanto, la gentile Dora e Ivo passano a controllare che tutto stia andando bene. Intanto arrivano i due primi che abbiamo ordinato. Ai mezzi paccheri alla puttanesca di baccalà mancava solo la parola. Piatto eccezionale, reso ancora più gustoso e particolare dalla presenza della tartare di baccalà a donare freschezza e sapidità.
Mezzi paccheri alla puttanesca di baccalà
Con le tagliatelle con piselli, crema di piselli, menta e battuto di gambero viola marinato, raggiungiamo livelli siderali. Il piatto è stato concepito in maniera perfetta, c’è tutto qui: si sente la Primavera grazie al colore, al gusto, e alla freschezza del battuto di gambero viola marinato che regala al piatto una spinta creativa notevole. Chapeau !
Le Tagliatelle con piselli, crema di piselli, menta e battuto di gambero viola marinato
Prendiamo anche un secondo in due. La nostra scelta ricade sull’uovo pochè su patata al limone, menta asparagi e insalatina di radicchio. Anche questo piatto è convincente e ben eseguito.
Uovo pochè su patata al limone, menta e asparagi
“Dulcis in fundo” è proprio il caso di dire così, non mi faccio mancare i mitici cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara, che ho già provato la volta scorsa qui da Decanta e di cui mi sono follemente innamorato.
Cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara
Su consiglio di Ivo e Dora proviamo anche la delicata e profumata crème bruleé con fragole.
Crème bruleé con fragole
Accompagniamo il dolce con due bicchierini di amaro di Fiano Ammarì di Contrada, altra scoperta che ho fatto qui nella mia precedente visita. Un amaro ottenuto da uve dl Fiano con un gusto raffinato e note spiccatamente agrumate.
Ammarì amaro di Fiano di Contrada
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo da Decanta 44 euro a persona. Davvero corretto il rapporto qualità – prezzo.
Decanta è stata una meravigliosa conferma. Qui trovi una grande cucina del territorio presentata in modo creativo. Il locale è moderno, essenziale ma curatissimo, una sorta di “spazio narrante”, di laboratorio, capace di raccontare l’Irpinia attraverso una proposta gastronomica innovativa ma legata comunque alle origini, realizzata con prodotti di assoluta eccellenza. Il plus è la presenza in cucina della bravissima Chef Emilia Damaso, talento cristallino. La sua cucina conquista e seduce grazie ad una tecnica sopraffina e ad una cura maniacale dei dettagli. I mezzi paccheri alla puttanesca di baccalà mi sono rimasti nella memoria, le tagliatelle con piselli, crema di piselli, menta e battuto di gambero viola marinato regalano emozione. I cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara creano dipendenza. Decanta è un luogo di eccellenza, un po’ bottega, un po’ bistrot, un po’ ristorante. Dora, Ivo, Antonio e tutto il team sono giovani, dinamici e meritano fortuna e soddisfazioni anche perché in questo progetto ci hanno messo il cuore. Qui puoi gustare e ammirare l’Irpinia da un'altra prospettiva. Decanta a Gesualdo si conferma di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono i locali da non perdere. Garanzia assoluta.
Decanta
Via Salvatore
Gesualdo (Av)
Tel. 348 518 1744
- Aperto dal Venerdì alla Domenica -
Visita il sito web di Decanta Gesualdo
Gesualdo è una delle tante meraviglie irpine, borgo caratteristico che sorge su una collina, con un suggestivo centro storico dominato dall’imponente e austero castello che fu di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa e famoso madrigalista del 500. Visitare Gesualdo è sicuramente un’esperienza interessante, questo territorio regala ai turisti e ai visitatori la sua nuda bellezza: paesaggi e scorci autentici, case antiche e bellezze architettoniche, colline e campi in cui la mano della natura stringe quella dell’uomo. La gente da queste parti nasconde dietro un’apparente diffidenza un’accoglienza schietta e sincera. Gesualdo ha tante storie da raccontare, storie passate ma anche una bella storia presente, quella di Decanta.
Decanta. Gesualdo - Particolare sala interna
Siamo quasi all’ingresso del centro storico, da qui il famoso Castello dista davvero pochi passi. Noi siamo venuti da Decanta a pranzo. Avevo questo indirizzo segnato in agenda da un po’ e finalmente sono riuscito a prenotare un tavolo. Il locale dispone di un comodo parcheggio, all’interno si struttura in due grandi ambienti, il locale è accogliente con il suo stile moderno e per certi versi “minimal” ed essenziale. Particolare la scelta di tavoli e sedute perfettamente inserite nel contesto. Molto bella l’esposizione di prodotti ed eccellenze del territorio, protagoniste tante aziende in prevalenza locali. Mi ha dato l’idea di una moderna bottega ma dal sapore antico. Qui il cliente diventa “ospite” e può anche comprare e portarsi a casa un prodotto magari degustato durante il pranzo o la cena: un tipo di pasta, una conserva, il famoso “sedano di Gesualdo”, presidio Slow Food, un vino o un liquore particolare. Decanta è anche questo: un luogo che fa dell’accoglienza “irpina” un “mantra”. Ma siamo qui soprattutto per provare le proposte di cucina della chef Emilia Damaso.
Decanta. Gesualdo - Dettaglio sala interna
Ad accoglierci ci sono Dora, Antonio ed Ivo, che mi spiegano la filosofia del locale e la genesi di questo progetto. Si percepisce dalle loro parole e dai loro occhi la grande passione che li lega a questo borgo meraviglioso e la voglia di coccolare i loro ospiti raccontandogli l’Irpinia in modo originale ma senza dimenticare le origini.
Noi ci accomodiamo e come sempre diamo un’occhiata al menù. La carta cambia quasi settimanalmente seguendo la stagionalità e la disponibilità di prodotti e materie prime. Ci sono poche proposte ma perfettamente studiate e concepite.
In attesa di ordinare ci viene servito un graditissimo entreé, calice di bollicine e una polpetta di brasato, su crema di patate con sedano di Gesualdo disidratato in polvere e cipolla di Montoro caramellata. Deliziosa questa polpettina che ha il pregio di abbracciare maliziosamente e voluttuosamente la crema di patate, resa ancora più aromatica dal sedano disidratato in polvere. La cipolla di Montoro con la sua dolcezza chiude idealmente un circolo virtuoso di gusto. Chapeau.
Entreé
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di ottimo aglianico irpino. Si comincia con un tagliere meraviglioso: mortadella di cinghiale, caciocavallo irpino giovane, pancetta arrotolata, capocollo e fiocco di Trevico. Particolare e gustosa la mortadella di cinghiale proveniente dalla Toscana, divina la pancetta, così come il capocollo prodotto da Mario Carrabs, la cui mitica macelleria è meta di appassionati e cultori della carne. Il fiocco di Trevico prodotto da Giovanniello mi ha conquistato con la sua tenue sapidità e il suo sapore.
Tagliere di salumi e cacicocavallo
L’altro antipasto è una piccola opera d’arte della chef Emilia Damaso. Protagonista il baccalà, definito da molti il “pesce di montagna”. Da queste parti il baccalà è molto diffuso ed è un protagonista sulla tavola.
Ecco una meravigliosa tartare di baccalà con insalata di rinforzo, salsa di sedano di Gesualdo e salsa di papaccelle impreziosita dalla salicornia. Fresco, piacevolmente sapido il baccalà che si sposava a meraviglia con l’insalata di rinforzo e le due salse, quella di papaccelle e la sorprendente salsa di sedano di Gesualdo, chiamato in dialetto “accio”.
Tartare di baccalà con insalata di rinforzo, salsa di papaccelle e salsa di sedano di Gesualdo
Gli antipasti ci hanno sorpreso e deliziato. Di tanto in tanto, Dora (sempre sorridente e gentile), Ivo e il preparatissimo Antonio, passano a controllare che tutto stia andando bene. Intanto arrivano i due primi che abbiamo ordinato. I fusilli freschi al ragù irpino e ricotta salata sono la sublimazione del piatto irpino della Domenica, un ragù ricco di carne, bello tirato, profumato, buonissimo. Decisamente uno dei migliori gustati negli ultimi anni.
Fusilli freschi al ragù irpino con ricotta salata
L’altro primo è un’esplosione di gusto, sono i cavatelli con crema di zucca, cardoncelli, fonduta di caciocavallo e guanciale croccante. Piatto ben concepito e realizzato. La dolcezza della crema di zucca viene stemperata dall’avvolgente fonduta di caciocavallo con la sua lieve nota sapida, i cardoncelli con il loro sapore intenso e la nota croccante del guanciale competano un piatto davvero riuscito. Chapeau!
Cavatelli con crema di zucca, cardoncelli, fonduta di caciocavallo e guanciale croccante
Prendiamo anche un secondo in due. Protagonista il baccalà servito su crema di porro e coulis di cipolla di Tropea al Porto.
Baccalà su crema di porro e coulis di cipolla di Tropea al Porto
Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con dei fantastici cannoli di ricotta di Carmasciano, pistacchio e arancia amara. Strepitosi.
Cannoli di ricotta di Carmasciano pistacchio e arancia amara
Accompagniamo il dolce con due bicchierini di amaro di Fiano Ammarì di Contrada, un amaro nato dal Fiano con un gusto elegante e note agrumate.
Ammarì amaro di Fiano di Contrada
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo da Decanta poco più di 45 euro a persona. Davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo.
Decanta ci ha sorpreso. Pensato come una sorta di spazio “narrante”, un “open space” del gusto, capace di offrire agli ospiti un racconto del territorio irpino attraverso una proposta gastronomica identitaria, ma con una spinta e una creatività incredibili. Qui trovi una cucina fatta di prodotti di grande qualità, che seguono rigorosamente la stagionalità, piatti presentati in modo originale e moderno ma senza tradire mai le radici.
La chef Emilia Damaso, anima irpina, si esprime con una tecnica raffinata e tanto amore per il suo territorio. Decanta è un po’ bistrot, ristorante, un po’ bottega. Qui il cliente può comprare cibo, prodotti di qualità, vino. Può fermarsi a pranzare o cenare, o regalarsi un aperitivo o godersi un calice accompagnandolo magari ad un tagliere. La tartare di baccalà con insalata di rinforzo, salsa di sedano di Gesualdo e salsa di papaccelle è celestiale. Il ragù irpino è poesia del territorio, i cavatelli con crema di zucca, cardoncelli, fonduta di caciocavallo e guanciale croccante il piatto che resta nella memoria. Il cannolo di ricotta di Carmasciano crea dipendenza. Buona la carta dei vini con prevalenza di etichette irpine. Il servizio è preciso, veloce e professionale. Dora è una perfetta padrona di casa, presente, sorridente e solare. Antonio preparato e simpatico dispensa aneddoti e spiega i prodotti. Ivo è la mente del “design” di questo luogo.
Decanta per me fa rima con Incanta. Ed in effetti questo luogo mi ha incantato. Quella di Decanta è una gran bella storia che ti racconto con piacere, questa però è solo una parte. Tornerò presto e ti racconterò il seguito. Il futuro è roseo. Decanta a Gesualdo entra di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Assoluta rivelazione.
Decanta
Via Salvatore
Gesualdo (Av)
Tel. 348 518 1744
- Aperto dal Venerdì alla Domenica -
Visita il sito web di Decanta Gesualdo