Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Spesso vi abbiamo parlato della mitica schiacciata provata All’Antico Vinaio, il Re dello street food di Firenze. Ci siamo stati spesso nel periodo precedente al Covid. Siamo letteralmente innamorati delle loro schiacciate, una su tutte, quella con sbriciolona, cremina di pecorino, cremina di carciofi e melanzane grigliate piccanti. Ma tutte le loro schiacciate sono fenomenali.
Nel tempo oltre alla sede storica, All’Antico Vinaio è sbarcato al Centro Commerciale I Gigli e a Milano. Ma potrebbero esserci grandi novità in arrivo…

Infatti l’anima e patron Tommaso Mazzanti (Tommy), qualche giorno fa sul seguitissimo profilo di Instagram dell’Antico Vinaio ha pubblicato una storia e un post emblematico di un suo viaggio nella Capitale seminando indizi. All’Antico Vinaio arriverà a Roma? Sarebbe una grande notizia per i golosi e food lovers del centro Sud Italia che amano All’Antico Vinaio e la loro fantastica schiacciata farcita di tanto ben di Dio. Per ora nulla trapela, nulla si sa, siamo nel campo delle ipotesi e delle indiscrezioni ma tutto sembra portare ad una possibile nuova apertura anche nella Capitale. Aspettiamo l'ufficialità o almeno nuovi “indizi” e magari nuovi post di Tommaso Mazzanti. Noi vi terremo aggiornati e intanto vi salutiamo con il motto tipico coniato da Tommaso Mazzanti..." Bada come la fuma...!" 

 

All’Antico Vinaio
- Via dei Neri 76 R – 50122 Firenze
- Centro Commerciale I Gigli – Firenze
- Via Lupetta n 12 (Traversa di Via Torino) - 20123 Milano
Tel. 055 238 2723
Visita il sito web di All’Antico Vinaio

Hai voglia di un risotto profumato, avvolgente, gustoso che sia un perfetto connubio di mare e terra? Allora prova questo meraviglioso risotto con asparagi, gamberetti e zafferano. Ti conquisterà come ha conquistato noi. E’ talmente buono che lo facciamo spesso ed è garanzia di successo. Occhio alla ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr di riso
- Un mazzetto di asparagi (noi abbiamo usato quelli selvatici dal sapore ancora più forte)
- 300 gr di gamberetti
- 1 bustina di zafferano
- Brodo vegetale q.b.
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- Sale q.b.
- Prezzemolo q.b. (se piace)
- Olio Evo (4 cucchiai)
- Mezza cipolla (o in alternativa uno scalogno per un sapore più delicato)
- Burro q.b.

Procedimento:

Prepariamo gli ingredienti per il nostro risotto. Puliamo bene gli asparagi, sciacquiamoli, eliminiamo la parte inferiore più dura e sbollentiamoli giusto 5 minuti. Poi tagliamoli a pezzettini, condervano mmagari qualche cimetta che ci servirà per decorare il piatto. Intanto sgusciamo e puliamo bene i gamberetti, (possiamo usare anche quelli surgelati). L’ importante è che una volta puliti, siano del peso di 300 grammi.
Mettiamo in una padella un velo di olio Evo e facciamo soffriggere la cipolla. Uniamo il riso e facciamolo tostare bene (basteranno al massimo 2 minuti). Poi aggiungiamo gli asparagi a pezzettini piccoli, continuiamo a mescolare e poi uniamo i gamberetti. Continuiamo la cottura per qualche minuto poi sfumiamo con il vino.
Da parte sciogliamo lo zafferano nel brodo vegetale e cominciamo a bagnare il riso con due mestoli alla volta, mescolando e aggiungendo brodo fino a quando il riso non sarà cotto. Quando il risotto sarà cremoso il giusto, e avrà raggiunto la consistenza che ci piace, spegniamo la fiamma e mantechiamo con un po’di burro. Facciamo riposare giusto qualche istante e serviamo con del prezzemolo tritato (se piace) o decorare con qualche cimetta di asparagi che abbiamo tenuto da parte dopo averli sbollentati (come la foto in copertina). Il piatto è pronto. 

La Pizza Parigina è senza dubbio la regina dello street food napoletano. Un po’ pizza, un po’ rustico. E’ in pratica una pizza farcita con una base di pasta della pizza, un goloso ripieno di pomodoro, caciocavallo (o provola secca dolce) e prosciutto cotto il tutto racchiuso in superficie da uno strato di pasta sfoglia. La si trova un po’ dovunque nei bar, nelle pasticcerie e rosticcerie napoletane ed è una bontà incredibile.

Nonostante il nome faccia pensare a Parigi, in realtà il nome deriva da altro. La sua origine pare risalga all’800 all’epoca del Regno delle Due Sicilie, quando alcuni cuochi (loro si di origine francese) che lavoravano alla corte dei Borbone crearono questa bontà per la Regina. Fu creata per la Regina quindi, in lingua napoletana “pa regìn”, che nel tempo è diventata una parola sola: “parigina”.
Altri invece sostengono che la parigina come la conosciamo e la gustiamo oggi, sia stata creata di recente negli anni 70 in una rosticceria di Afragola nel napoletano. Fatto sta che parliamo di una bontà unica che se non hai mai provato, devi gustare.
Noi ti proponiamo la ricetta di Caffè Internet di Sant’Anastasia per fare la parigina a casa.

Ingredienti per una teglia di circa 30 cm x 40 cm:

Per l’impasto:

- 500 gr di farina tipo 00
- 280 gr di acqua (non fredda)
- 10 gr di lievito di birra
- 1 cucchiaino di zucchero
- 10 gr di sale
- 1 cucchiaino di olio Evo

Per la farcitura:

- 250 gr di passata di pomodoro
- 250 gr di caciocavallo (o provola dolce secca)
- 200 gr di prosciutto cotto
- Un pizzico di sale
- 1 cucchiaino di olio Evo

Per foderare: 

- 1 rotolo di pasta sfoglia
- Un uovo

Procedimento:

Impastiamo gli ingredienti per dare vita al nostro impasto per la pizza che sarà la base della parigina. Sciogliamo il lievito nell’acqua (non fredda mi raccomando). Aiutiamoci bene con una forchetta fino a quando sarà ben sciolto. Mettiamo in un altro recipiente la farina ben setacciata, il cucchiaino di zucchero, e aggiungiamo piano piano l’acqua con il lievito sciolto. Lavoriamo bene fino a quando non avrà la giusta consistenza. Poi aggiungiamo l’olio a filo e il sale. Lavoriamo il nostro impasto e lasciamolo lievitare coperto da un canovaccio a temperatura ambiente per almeno 3 ore.

Intanto prepariamo gli ingredienti per la farcitura. Tagliamo a fettine sottilissime il caciocavallo (o la provola dolce secca).
Foderiamo una teglia ben unta con l’impasto per la pizza e stendiamo bene. Adagiamoci sopra la passata di pomodoro, poi il prosciutto cotto a fette sottili e a chiudere le fettine di provola (o caciocavallo).

Ricopriamo tutto con la pasta sfoglia in modo uniforme. Facciamo aderire bene la sfoglia. Poi facciamo qualche buchetto in superficie con la forchetta (servirà a far uscire aria in cottura).
Infine spennelliamo con un tuorlo d’uovo sbattuto.

Inforniamo (a forno preriscaldato) in modalità statica a 180° per circa 40 minuti. Controlliamo il processo di cottura infilando uno stuzzicadenti all’interno della pizza per verificarne la cottura.

Trascorso questo tempo. Lasciamo raffreddare un po’ prima di tagliare e servire la nostra Parigina! Et voilà…il gioco è fatto.

 

Caffè Internet
Cc Le Aquile - Sant’Anastasia (Na)
Pomigliano D’Arco (Na)
Casoria (Na)
Volla (Na)
Info: 081 530 2533
Visita il sito web di Caffè Internet

Venerdì, 22 Marzo 2024 11:37

I Taralli dolci napoletani

I taralli dolci napoletani si preparano un po’ in tutta la Campania e sono una vera istituzione. Sono tipici del periodo pasquale ma si trovano anche in altri periodi dell’anno. Sono morbidi, profumati, friabili e molto amati. Mi riportano alla mia mamma e alla nonna che li adoravano e li preparavano spesso. Ideali come merenda, a dire la verità io li mangio spesso a colazione, che bontà! Questa ricetta si tramanda da generazioni. Si possono anche a piacere aromatizzare con il liquore strega.
Ti proponiamo la ricetta del maestro pasticcere di Caffè Intenet a Sant’Anastasia (Na) per farli a casa. Provali te ne innamorerai…

Ingredienti per  dieci/docici taralli grandi:

- 500 gr farina 00
- 250 gr di zucchero
- 125 gr di strutto (o di burro)
- 4 uova
- Buccia grattugiata di un limone non trattato
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
- 1 bicchierino di liquore strega (se piace)

Procedimento:

Mescoliamo in un recipiente la farina ben setacciata e lo zucchero, formiamo la nostra bella fontana e poniamo al centro le uova, la vanillina, il lievito, il liquore strega (se piace), la buccia di limone grattugiata e lo strutto. Impastiamo per bene ed energicamente fino ad ottenere un panetto morbido, liscio e omogeneo. Lasciamo riposare ilpanetto per circa 30 minuti coperto da un canovaccio.
Trascorso questo tempo, riprendiamo il nostro impasto e formiamo delle palline, lavoriamole, stendiamole e formiamo dei bastoncini un po’ più larghi. Arrotoliamoli e chiudiamo il cerchio formando i nostri taralli.
Adagiamoli su una taglia ricoperta di carta da forno e cuociamoli a 180° per circa 30 minuti.

 

Caffè Internet
Cc Le Aquile - Sant’Anastasia (Na)
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Sabato, 03 Aprile 2021 13:40

La pizza dolce di Zia Tonia

La pizza dolce napoletana è un dolce tipico del periodo pasquale. È in pratica una sorta di crostata dolce con la crema pasticcera e le amarene sciroppate, ne esistono tante versioni e ogni famiglia custodisce i suoi segreti. Noi ti proponiamo la ricetta della bravissima Tonia Toscano di Pomigliano D'Arco. La sua è una pizza dolce commovente, deliziosa, fatta seguendo una preziosa ricetta tramandata da generazioni. Grazie a Zia Tonia per averla condivisa con noi….

Pizza dolce

Ingredienti:

Base di pasta frolla
Crema pasticcera
Amarene sciroppate

Pasta frolla:

- 500 gr di farina
- 250 gr di zucchero
- 150 gr di burro
- 3 uova + 2 tuorli
- Una buccia (grattugiata) di limone non trattato
- ½ busta di lievito Paneangeli
- 1 bustina di vaniglia

Procedimento:

Disporre la farina e lo zucchero a fontana, mettere nel foro le uova, il burro a temperatura ambiente, la buccia di limone grattugiata, il lievito e la vaniglia.
Impastare per bene, formare un panetto e lasciarlo riposare due ore in frigo.

Crema pasticcera:

- 500 cl di latte
- 250 gr di zucchero
- 4 tuorli di uova
- 65 gr di farina
- Una buccia di limone

Procedimento:

Mescolare in una pentola zucchero, farina, uova, aggiungere il latte caldo. Mettere poi sul fuoco, portare a bollore, togliere dal fuoco e far raffreddare.

Foderare una teglia di 26 cm con la pasta frolla, aggiungere la crema pasticcera, e distribuire a piacere le amarene. Guarnire la teglia con striscioline di pasta frolla. Infornare a 180 ° per 30 minuti in forno statico.

Servire la pizza dolce dopo qualche ora.

La pastiera è senza dubbio il dolce campano per eccellenza di questo periodo. Un dolce amatissimo e legato alle tradizioni. Ti presentiamo la ricetta della pastiera napoletana del bravissimo chef Marco del Giudice dell’Hosteria Le Gourmet a Sperone. Il risultato è garantito, che fai non provi a farla a casa?

Ingredienti per 4 pastiere:

Per la frolla

- 1 kg e 200 gr di farina di tipo 1
- 400 gr di strutto
- 500 gr di zucchero
- 8 uova
- Scorzetta di arancia e limone q.b.

Per il ripieno

- 1 kg di ricotta di pecora romana
- 1 kg di zucchero
- 10 uova
- 200 gr di cedro candito (se piace)
- 1 bacca di vaniglia
- 300 ml (circa) di latte
- 1 kg di grano in barattolo
- 50 gr di burro
- Scorzetta di arancia q.b.
- Olio di Neroli (poche gocce)

Procedimento:

Per la frolla (da fare il giorno prima)

Unire strutto e farina e sabbiare nella planetaria oppure lavorarle a mano sulla spianatoia, aggiungere lo zucchero, la scorzetta di arancia e limone e infine le uova, impastare un po’, l’impasto non deve risultare troppo omogeneo. Fare delle mattonelle di 2 cm di spessore, avvolgere nella pellicola e far “frollare” in frigo per una giornata. La pasta frolla si chiama così perché deve “frollare”, infatti il termine frolla viene da questo verbo, non come molti credono perché l’impasto è friabile. Trascorso questo tempo può essere stesa e utilizzata per le nostre pastiere.

Per il ripieno

Cuocere un po’ il grano nel latte ed il burro, aggiungendo la scorzetta di un’arancia e un limone finché non si amalgama bene il tutto.
Lavorare la ricotta con lo zucchero, aggiungendo le uova, il cedro e la vaniglia. Unire il grano cotto nel latte mescolando bene. In genere si aggiunge l’acqua di millefiori o di fiori di arancia ma io metto l’olio di Neroli che è un estratto di arance amare ma attenzione davvero mettete poche gocce perché è molto concentrato.
Con le quantità che vi ho dato si ottengono 4 pastiere due grandi e due un po’ più piccole. Foderare gli stampi con la frolla, posizionare il ripieno e livellarlo. Poi aggiungere le strisce di frolla.
Infornare per 45/50 minuti a 170 °. Il profumo che verrà fuori durante la cottura ha qualcosa di paradisiaco .. Trascorso questo tempo sfornate e fate riposare. La pastiera va servita dopo alcune ore (8/10 almeno), se viene servita dopo un giorno ancora meglio.

Quattro pastiere
Quattro pastiere

- Chef Marco del Giudice -

 

Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone (Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la pagina fb dell’Hosteria Le Gourmet

Mercoledì, 31 Marzo 2021 00:03

Fiadoni salati molisani

I fiadoni sono tipici del Molise e dell’Abruzzo e si preparano nel periodo di Pasqua. Sono in pratica dei golosi fagottini ripieni. Esiste sia la versione dolce sia quella salata. Qui ti spieghiamo come fare i fiadoni salati molisani detti anche in dialetto “casciatielli”, semplici e gustosissimi. Grazie alla brava maestra pasticcera Daniela Carissimo di Dolci Tentazioni a Trivento per la ricetta.

Ingredienti per 4/5 Fiadoni

Per la pasta frolla:

- 300 gr olio di semi
- 300 gr acqua (oppure 150 gr acqua, 150 gr vino bianco)
- 1 kg farina 00
- 2 cucchiai da tavola di zucchero

Procedimento:

Impastare bene e lavorare tutti gli ingredienti e formare una frolla. Lasciare riposare un po’ perché risulterà molto elastica. Una volta preparata la nostra frolla teniamo da parte e dedichiamoci al ripieno…

Ripieno:

- 500 gr di formaggio rigatino
- 500 gr di formaggio di mucca (oppure pamigo)
- 4 uova (se necessario aggiungere man mano le altre uova fino a raggiungere un impasto morbido e omogeneo)
- Prezzemolo tritato a piacere


Fiadone salato molisano Particolare
Fiadone salato molisano Particolare

Procedimento:

Mescoliamo per bene gli ingredienti del ripieno, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Stendere la pasta con un mattarello e renderla il più sottile possibile.
Formare un tondo, mettere il ripieno al centro, chiudere e cercare di fare un bordino con le dita. Dobbiamo formare dei fagottini. Spennellare con il rosso d'uovo e infornare a 160 ° per 35/40 minuti (in base al proprio forno). Sformare e lasciare raffreddare! Et voilà, i nostri fiadoni salati sono pronti.

Fiadone molisano salato Dettaglio ripieno
Fiadone molisano salato - Dettaglio ripieno

Dolci Tentazioni
C/da Macchierio n.97
Trivento (Cb)
Tel. 0874 871263
Visita la pagina Fb di Dolci tentazioni Trivento

Giovedì, 04 Novembre 2021 13:04

Caprese al limone

La torta caprese al limone è la versione “bianca” della tradizionale caprese. Morbida, delicata, profumata è davvero buonissima e in più è davvero molto semplice da fare. Ti proponiamo la ricetta del bravo chef Andrea Pagano per farla a casa, anzi ti proponiamo le ricette, perché sono due! Nella prima versione c’è il cioccolato bianco, ma se vuoi una variante più leggera dove si esalti di più la nota e il sentore del limone, c’è anche la ricetta senza cioccolato bianco. Entrambe le versioni comunque sono fantastiche, provale.

Caprese al limone con il cioccolato bianco

Ingredienti:

- 250 gr di zucchero
- 250 gr di burro
- 5 uova
- Maizena 75 gr
- Lievito per dolci 15 gr
- Scorzette di limone non trattato q.b.
- Farina di mandorle 250 gr
- 65 gr di limoncello
- Cioccolato bianco 230 gr

Procedimento:

Prima operazione da fare è lavorare il burro con lo zucchero fino a renderlo cremoso e omogeneo, uniamo poi le uova una alla volta. Aggiungiamo la farina di mandorle, la maizena, il lievito per dolci, e amalgamiamo e incorporiamo bene il tutto. Aggiungiamo poi il cioccolato bianco fuso (che avremo fatto fondere a fuoco lento precedentemente), il limoncello e le scorzette di limone.
Facciamo riposare giusto qualche minuto il composto. Poi mettiamo in uno stampo a cerniera e cuocere in forno preriscaldato per una mezz’oretta a 170 °.

 

Caprese al limone

Ingredienti:

- 250 gr di zucchero
- 250 gr di burro
- 5 uova
- 40 gr fecola di patate
- 375 gr farina di mandorle
- 75 gr Limoncello
- La scorzetta di 3 limoni non trattati

Procedimento:

La prima operazione da fare è montare le uova con lo zucchero. Poi bisogna aggiungere la farina di mandorle a pioggia, la fecola di patate e amalgamare bene il tutto. Incorporare il burro ammorbidito, il limoncello e le scorzette dei limoni grattugiate. Fare riposare il composto per qualche minuto poi foderare uno stampo con la carta forno, versare il composto al suo interno e cuocere in forno preriscaldato a 170 gradi per una mezz’ora.

- Chef Andrea Pagano -

E’ tempo di asparagi, in cucina si possono fare in tanti modi. Li troviamo anche nel piatto che ti proponiamo. E’ un delizioso primo dell’Hosteria Le Gourmet del nostro amico oste Peppino Caramiello a Sperone. Lo chef Marco del Giudice è un vero talento, ci ha stupito con questi cavatelli con asparagi, crema di robiola (in questo caso di Roccaverano) e guanciale croccante. Se credi che sia difficile farli a casa ti sbagli di grosso. Occhio alla ricetta….

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr cavatelli
- 1 mazzetto di asparagi
- Robiola di Roccaverano 160 gr
- Panna fresca 80 gr
- Guanciale 160 gr
- Aglio q.b.
- Pepe q.b.
- Sale q.b.
- Parmigiano 24 mesi

Procedimento: 

Tagliare il guanciale a listarelle e farlo tostare in padella senza olio, il guanciale diventerà croccante e rilascerà il suo grasso. Una volta bello croccante, spegniamo scoliamo il suo liquido e teniamo da parte il guanciale. Prendiamo gli asparagi, li puliamo bene, eliminiamo la parte esterna in basso più dura e tagliamo le punte che salteremo in padella con olio e aglio, aggiustando un po’ di sale. La parte centrale degli asparagi la mettiamo a bollire. Quando sono belli morbidi, scoliamo l’acqua e facciamo una bella crema, frullandoli col minipimer o con il frullatore mettendo asparagi, olio Evo quanto basta. Aggiustiamo di sale e pepe e la teniamo da parte.
Nel frattempo prepariamo la salsa di robiola, mettendo robiola e la panna nel frullatore oppure in un bicchiere e frulliamo con il minipimer. Mi raccomando questa operazione va fatta a freddo, perché la robiola è un formaggio crudo e non lo dobbiamo riscaldare troppo.
E’ il momento di cuocere la pasta. Caliamo la pasta in abbondante acqua salata, mentre cuociono i cavatelli in una padella mettiamo un filo di olio, l’aglio (in camicia così poi possiamo eliminarlo quando avrà fatto il suo lavoro), le punte di asparagi, e facciamo andare pochi minuti. Una volta cotti i cavatelli mettiamoli nella padella con le punte di asparagi. A fuoco basso, aggiungiamo poi la crema di asparagi e mantechiamo bene, aggiungendo un po’ di parmigiano. Impiattiamo aggiungendo su ogni piatto la salsa di robiola leggermente riscaldata (al microonde o bagnomaria, attenzione non deve superare mai i 50 ° altrimenti poi la salsa di robiola cuoce), mettiamo il guanciale croccante a listarelle che avevamo tenuto da parte, e se piace un pizzico di pepe e via. Il piatto è pronto.

- Chef Marco del Giudice –


Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone ( Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la pagina Fb dell’Hosteria Le Gourmet

Giovedì, 14 Marzo 2024 10:08

Zeppole di San Giuseppe

Le zeppole di San Giuseppe sono un dolce di origine campana tra i più amati e golosi. In questo periodo nelle pasticcerie e nei forni è un vero e proprio tripudio di zeppole ed è una delizia per gli occhi e per il palato.
Le zeppole ci sono sia al forno, sia fritte. Nella preparazione e negli ingredienti dell’impasto tra le due non esiste differenza. Lo stesso vale per la crema pasticcera presente in entrambe.

La differenza sta nel metodo di cottura. Qui trovi la ricetta delle zeppole di San Giuseppe al forno.

Zeppola di San Giuseppe al forno
Zeppola di San Giuseppe al forno

Ma per tanti la zeppola è solo fritta. Qui trovi la ricetta delle zeppole di San Giuseppe fritte.

Zeppola di San Giuseppe fritta
Zeppola di San Giuseppe fritta

Noi non prendiamo posizione ma resta l'eterno dilemma tra chi le preferisce al forno o fritte. Tu da che parte stai? Vota!

                                                                                                                                                                                           

E tu quale zeppola preferisci?

 

nasce con una finalità ben precisa: proporsi come un nuovo modo di raccontare il food, dinamico, creativo, accattivante, fuori dai soliti schemi.

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