Campania

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Ti proponiamo un bel primo piatto che abbiamo gustato al ristorante Porta Riva ad Avella. Sono i tagliolini con pomodorini gialli e rossi, stracciatella di bufala e granella di pistacchio. Semplici da fare e a dir poco deliziosi. Grazie al bravissimo chef Andrea Pagano per la ricetta. Prova a farli....

Ingredienti per 4 persone:

- 250 gr tagliolini di Campofilone all'uovo
- 200 gr pomodorini datterini gialli
- 200 gr pomodorini corbarini
- 1 spicchio d'aglio
- Olio evo q.b.
- Sale q.b.
- Basilico (qualche fogliolina)
- 150 gr stracciatella di bufala
- Granella di pistacchio q.b.

Procedimento:

In una padella far rosolare l'aglio con olio extra vergine di oliva e qualche foglia di basilico. Aggiungere prima i corbarini rossi e lasciar cuocere per qualche minuto e poi i datterini gialli, poi aggiungere un mestolo di acqua di cottura della pasta, regolare di sale e coprire con un coperchio lasciando cuocere per una decina di minuti. Intanto cuocere i tagliolini in abbondante acqua salata e una volta pronti, saluìtarli nel sughetto. Lasciar mantecare il tutto aggiungendo un filo d'olio. Adagiare i tagliolini in un piatto, aggiungere la stracciata di bufala e cospargere con granella di pistacchio. Il piatto è pronto!

- Chef Andrea Pagano -

 

Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n.47
Avella (Av)
Tel. 081 510 38 03
Visita la pagina Fb di Porta Riva

In Sicilia con il termine “cucuzza” si indicano la zucchina e la zucca, e il piatto che il nostro amico Salvo Terruso, il famoso Pastaio Matto dei social ci propone è a base di zucchina fritta in olio extravergine d’oliva.
Si tratta di una ricetta palermitana molto diffusa in estate, però da lui un po’ rivisitata: “a Paista ca’ Cucuzza fritta”. Occhio alla ricetta!

Ingredienti per 2 persone:

- 200 gr. Fusilli lunghi (di pasta di Martino)
- 1 Zucchina grande palermitana o Zucchina per friggere (o due zucchine, dipende dalla grandezza)
- Olio Evo q.b.
- Ricotta Salata
- Menta fresca in foglie
- Sale e Pepe nero q.b

Procedimento:

Con un pelapatate, pelate le zucchine, quindi tagliatele a tocchetti o se preferite a rondelle. Friggete le zucchine in una padella, per bene in ambedue i lati, quindi man mano che sono pronte mettetele da parte in un piatto.
Quando avete finito di friggere le zucchine, lasciate in padella metà dell’olio utilizzato. Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata, quindi tenete un po’ di acqua di cottura della pasta da parte.
Mettete la pasta al dente nella padella con l’olio delle zucchine fritte, quindi mescolate bene e aggiungete se serve poca acqua di cottura della pasta. Aggiungete le scaglie di Ricotta salata, quindi mescolate energicamente; grattugiate in padella il pepe nero.
Aggiungete la pasta con le zucchine fritte nei piatti, quindi terminate con altre zucchine e servite con abbondante ricotta salate e guarnite con delle foglie di menta.

Buon appetito e come dice sempre Salvo Terruso, il Pastaio Matto: "Mancìa e liccati u piattu". (Mangia e leccati il piatto).

 

Visita il profilo Instagram di Salvo Terruso - Il Pastaio Matto

Lunedì, 02 Agosto 2021 18:18

Osteria Boccolicchio. Manfredonia (Fg)

Siamo tornati in Puglia, regione che adoriamo e siamo a Manfredonia, città dalle spiccate e antiche tradizioni marinare. Manfredonia oggi ha una spiccata vocazione turistica, ci sono tanti negozi, un bellissimo Corso ideale per passeggiare in serenità. Ci sono tanti monumenti, chiese, palazzi antichi ma la cosa che colpisce è soprattutto il suo Castello.
In particolare è una città di consolidate tradizioni marinare, e proprio nei pressi del vecchio porto di Manfredonia al principio del centro storico c’è l’Osteria Boccolicchio. Non è la prima volta che veniamo qui, ci piace la proposta di cucina di Williams Tespi e l’atmosfera che c’è in questo luogo che ha qualcosa di ancestrale e unico.

Osteria Boccolicchio La bella scalinata accanto allingresso ok
Osteria Boccolicchio - La bella scalinata accanto all'ingresso 

Ci fermiamo per pranzo, siamo in due e abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo. L’Osteria per chi non lo sapesse prende il nome dall’arco Boccolicchio, un antico archetto sotto cui si passa per arrivare al vicoletto dove si trova il locale. Il vicoletto è bello come lo ricordavamo, anzi anche più bello. Tutto bianco, un bianco che abbaglia e riflette il sole possente di questa giornata caldissima. Ci sono fiori ovunque e fuori c’è un patio davvero carinissimo, una sorta di piazzetta dove poter pranzare e soprattutto cenare in un atmosfera davvero particolarissima.

Osteria Boccolicchio Il grazioso patio esterno
Osteria Boccolicchio Il grazioso patio esterno

Ci accomodiamo all’interno. Diamo uno sguardo al menù. Ci sono tantissime proposte interessanti, una quindicina di antipasti in prevalenza di mare, dai crudi alle tartare, dalle ostriche al polpo arrostito. Ma c’è anche la possibilità di optare per l’antipasto di terra. E ancora nove proposte di primi e i secondi di mare e di terra. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Ho trovato una proposta variegata e convincente. Da bere ordiniamo una minerale e un rosato IGT Puglia Rosalia delle cantine Michele Biancardi di Cerignola. Un vino ottenute da uve Nero di Troia. Una bella realtà della Daunia questa cantina. Michele Biancardi fa vini di qualità portando avanti una tradizione che va avanti da generazioni. Questo Rosato è un vino che ha una sua anima, una sua personalità. Al palato asciutto, quasi minerale, aromatico. Ideale per il nostro pranzo.

Rosalia IGT Puglia di Michele Biancardi
Rosalia IGT Puglia di Michele Biancardi

Si comincia, arrivano le loro morbide e profumate pagnottelle con i tarallucci. Piccola raccomandazione attenzione ai tarallucci che sono come le ciliegie, “uno tira l’altro”.

Le pagnottelle e i tarallucci
Le pagnottelle e i tarallucci

Ordiniamo due antipasti. Un polpo arrosto con soffice di patate al limone. Polpo celestiale, morbidissimo, profumato, e che cosa era quel soffice di patate con un sentore di limone presente ma non invadente che donava freschezza. Ottimo piatto.

Polpo arrosto con soffice di patate al limone
Polpo arrosto con soffice di patate al limone

L’altra proposta è un loro must, si chiama “voglio tutto di mare”, sono 9 proposte dello chef tutte di pesce. In un crescendo rossiniano ecco un gambero croccante su salsa bernese, polpo arrosto su soffice di patata al limone, carpaccio di tonno, un’insalatina di mare, panzanella di pane e pomodoro con salmone selvatico, gamberi capperi e agrumi, scagliozzo con tonno in carpione e un polpettina di patate e cozze su fonduta di canestrato. Qui chi ama il pesce si divertirà con queste proposte stuzzicanti. Nota di merito per la un polpettina di patate e cozze su fonduta di canestrato, buonissima, ber il gambero croccante (spettacolare) e poi mi è piaciuta molto l’idea della panzanella con il salmone, fresca e profumata.

Voglio tutto di mare impiattato
Voglio tutto di mare impiattato

Intanto passa a salutarci lo chef e patron Williams Tespi. E’ sempre un piacere rivederlo, è bello provare la sua cucina e scambiare un po’ di opinioni. Passiamo ai primi. Abbiamo preso dei troccoletti ai frutti di mare. Questo piatto è un classico pugliese, oserei dire garganico. A cominciare dal tipo di pasta, i troccoli pasta fatta rigorosamente a mano con farina di grano duro e acqua. I troccoli sono tipici del Gargano. Qui li troviamo con i frutti di mare, la pasta è gustosa, ben condita e sapida il giusto. Ci sono piaciuti molto...

Troccoletti ai frutti di mare
Troccoletti ai frutti di mare

E non sono da meno i troccoletti con vongole e bottarga. Che sapore! E ho trovato gradevolissimo la nota sapida della bottarga che dava al piatto una spiccata personalità. Oggi abbiamo scelto due primi piatti della tradizione, preparati davvero bene, pochi fronzoli, tanta sostanza e tanto sapore. Chapeau.

Troccoletti con vongole e bottarga
Troccoletti con vongole e bottarga

Saremmo sazi ma decidiamo di prendere una bella e abbondante porzione di totani fritti.

Fritturina di totani
Fritturina di totani

Per pulire e rinfrescare il palato ecco un graditissimo e dissetante sorbetto al limone.

Sorbetto al limone
Sorbetto al limone

Poi ci servono dei cantuccini fatti dallo chef, li accompagniamo con un amaro siciliano alle arance rosse.

Cantuccini
Cantuccini

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 90 euro in due. Corretto il rapporto qualità prezzo.

L’Osteria Boccolicchio a Manfredonia per noi rappresenta un riferimento sicuro. L’ambiente è gradevole, curato, intimo. Molto bella l’atmosfera generale che invita alla convivialità. Immaginiamo sia molto bello cenare la sera all’aperto nel grazioso patio esterno tra piante e casette bianche. La cucina non delude le attese. Il pesce è freschissimo e le materie prime sono di assoluta qualità. Spettacolare il polpo arrosto su soffice di patate al limone per non parlare dei troccoletti, gustosissimi. Lo chef e patron Williams Tespi è pieno di talento e ha una dote non comune: una grande umiltà. Il servizio è preciso, professionale. Il personale garbato e attento. Corretto il rapporto qualità – prezzo. L’Osteria Boccolicchio a Manfredonia per noi rappresenta una certezza e si conferma sulla nostra guida sul web dei locali da non perdere. Prova e ci darai ragione. Garantiamo noi.

 

Osteria Boccolicchio
Vicolo Arco Boccolicchio n.15
Manfredonia (Fg)
Tel. 0884 090317
Visita la pagina Fb dell'Osteria Boccolicchio

Ecco un bel primo piatto gustato al ristorante del Borgo a Castel di Sasso, sono i rigatoncini con crema di friggitelli, pancetta croccante e conciato romano. Semplici da preparare e gustosissimi. Piatto sorprendente, studiato alla perfezione, con la avvolgente e aromatica crema di peperoncini verdi, la nota croccante della meravigliosa pancetta trebulana e scaglie di conciato romano bello sapido e dal gusto deciso. Chapeau!
Grazie al caro amico Pasquale Izzo per averci fornito la ricetta.

Ingredienti:

- 400 gr. di rigatoncini
- 200 gr. di friggitelli
- 120 gr.di pancetta
- Aglio (uno spicchio)
- Olio Evo q.b.
- Sale q.b.
- Conciato romano q.b.

Procedimento:

Lavate i friggitelli, incidete il picciolo e togliete la parte interna e tutti i semini. In una pentola mettete un filo di olio e uno spicchio di aglio schiacciato, fate scaldare e unite i friggitelli. Fate saltare per un minuto, aggiungete l’acqua e abbassate la fiamma facendo cuocere fino a quando non si saranno ammorbiditi. Salate. Prendete un bicchiere alto e il minipimer, inserite i friggitelli scolati dell’acqua di cottura e frullate. Avrete una vellutata di un verde brillante.
In una padella antiaderente preriscaldata, fate rosolare la pancetta fino a quando non diventa croccante.
Lasciate asciugare su carta assorbente. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e ultimate la cottura in padella con la crema di friggitelli.
Impiattate in un piatto fondo, adagiate sopra la pancetta croccante e aggiungete le scaglie di conciato romano.

- Chef Antonio De Francesco – Chef Alessia D’Ovidio -

Rigatoncini con crema di friggitelli pancetta croccante trebulana e conciato romano
Rigatoncini con crema di friggitelli pancetta croccante trebulana e conciato romano



Ristorante Del Borgo
Piazzetta San Biagio n. 7
Castel di Sasso (Ce)
Tel : 0823 87 80 51 – 347 29 26 204 – 340 51 42 579
Visita il sito web del ristorante del Borgo

Con questo piatto, la pasta (in questo caso gli elicoidali di Pasta di Martino) al ragù di Salvo con crema di pecorino, ribattezzato “Cocciu d’amuri”, il bravissimo Salvo Terruso, il Pastaio Matto ci porta nella Taverna di suo Nonno Pippinu nella bella Monreale degli anni ‘60. Ricordi di infanzia, sapori e profumi unici per un ragù che è una vera opera d’arte a chiudere il tutto la avvolgente crema di pecorino. Scopri la ricetta per fare questo piatto a casa.

“Cocciu d’Amuri” (Coccio d’Amore).

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr. Elicoidali (pasta di Martino)

Per il Ragù:

- Olio Evo q.b.
- Sale q.b.
- 1 Cipolla
- 1 Carota
- 1/2 costa di sedano
- 4 Foglie di Alloro
- 2 Rametti di rosmarino
- Peperoncino q.b.
- 150 gr. Pancetta tesa macinata
- 250 gr. Lombo di maialino macinato
- 350 gr. Muscolo di manzo macinato
- 100 ml. Vino bianco secco
- 125 ml. Latte Intero
- 400 gr. Passata di pomodoro
- 2 Cucchiai di concentrato di pomodoro

Per la crema di Formaggio:

- 250 gr. Pecorino siciliano
- 2 Mestoli acqua di cottura della pasta

 

Procedimento:

Per preparare il ragù alla maniera di Salvo, pulisci e trita il sedano la carota, e la cipolla.
In una casseruola metti l’Olio Evo, quindi lascia soffriggere dolcemente le verdure per circa 10 minuti, mi raccomando non farle bruciacchiare, altrimenti rovinerai il ragù.
Aggiungi dapprima la pancetta e successivamente i due tipi di carne macinata; quindi aggiungi i rametti di rosmarino e l’alloro; lascia rosolare la carne fino a quando non abbia cambiato colore e la sua acqua non sia evaporata del tutto, quindi insaporisci con il sale e il peperoncino (se ti piace di più il pepe nero puoi usarlo).
Sfuma con il vino e una volta evaporato, aggiungi il concentrato di pomodoro, diluito in poca acqua, e dopo circa 5 minuti la passata di pomodoro.

Il tutto deve cuocere lentamente per circa 3 ore circa con coperchio, gira di tanto in tanto, per far sì che non si attacchi.
A cottura raggiunta, per togliere l’acidità e smorzare il gusto del pomodoro aggiungi il latte mescolando ed amalgamando il tutto per bene.

Per preparare la Crema di Pecorino Siciliano, o anche Pecorino Romano aggiungere in una ciotolina al nostro pecorino grattugiato un mezzo mestolo scarso di acqua di cottura della pasta e lavorare fino ad ottenere una cremina
Quando la pasta è al dente mescolare in una padella la pasta con il ragù, mentre nel l’impiattamento aggiungere ulteriore ragù e la Crema di Pecorino. Il piatto è pronto, guarnire a piacere magari con un piccolo peperoncino.

Visita il profilo Instagram di Salvo Terruso - Il Pastaio Matto

Ti proponiamo gli spaghetti all'orto d'Estate con pancetta croccante, un piatto semplicissimo e gustoso dell’Osteria dei Compari a Morigerati nel cuore del Cilento. Qui puoi gustare una meravigliosa cucina di terra che esalta prodotti e materie prime di stagione in un borgo suggestivo e sorprendente. Questo piatto nasce come piatto di recupero ma nella sua semplicità  e genuina bontà ti conquisterà. Grazie ai gentilissimi nostri amici Pasqualino e Marianna Vallone per la ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

- 360 gr di spaghetti
- 3 zucchine (solo la buccia)
- 3 strisce pancetta stagionata
- 10 fiori di zucca
- 10 pomodorini
- Mezzo bicchiere di vino bianco secco
- Aglio q.b.
- Sale q.b.
- Olio extravergine q.b.

- Mentuccia selvatica

Procedimento: 



In una padella far riscaldare dell’olio extravergine, aggiungere uno spicchio d’aglio e lasciarlo imbiondire. Tagliare a listarelle la parte esterna delle zucchine e versarle nella padella, lasciarle cuocere per 5-10 minuti e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco.
A questo punto aggiungere i pomodorini tagliati a filetti, salare e lasciare cuocere a fiamma passa. Una volta cotti, spegnere il fuoco e aggiungere i fiori di zucca ben puliti e tagliati e strisce.
Lasciar appassire a fiamma spenta e aggiungere qualche foglia di mentuccia a piacere.
In un’altra padella già riscaldata, aggiungere le strisce sottili di pancetta tagliate a pezzi irregolari e farle cuocere finché diventano croccanti. Teniamole da parte.
Una volta cotta la pasta al dente, scolarla direttamente nella padella, mescolare e spadellare fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. Una volta messi gli spaghetti nel piatto, aggiungere la pancetta croccante e servire.

 

Osteria dei Compari
Via Granatelli
Morigerati (Sa)
Tel. 339 788 8670
Visita la pagina FB dell’Osteria dei Compari a Morigerati

I tonnarelli conciato, pepe e carciofi croccanti li abbiamo gustati di recente al Ristorante del Borgo a Castel di Sasso e ci sono piaciuti davvero tanto, al punto che abbiamo chiesto al nostro amico Pasquale Izzo e alla chef Alessia D'Ovidio di regalarci la ricetta. Sono davvero fantastici. Deliziosa la cremina di pecorino, conciato e pepe e azzeccatissimo l’abbinamento con i carciofi fritti. Prova a farli a casa…

Ingredienti per 4 persone:

- Tonnarelli 400 gr
- Pecorino 200 gr
- Conciato romano 200 gr
- Carciofi 2
- Pepe q.b.
- Sale q.b.
- Olio per friggere q.b. 

Procedimento:

Per preparare i tonnarelli conciato e pepe, come prima cosa occupatevi di grattugiare 200 gr di Pecorino e 200 gr di conciato romano. Proseguite mettendo a bollire l'acqua in un tegame e quando bollirà potete salare a piacere.
Una volta salata, potete cuocere i tonnarelli.
Mondate i carciofi, tagliateli a fette sottili e poi a listarelle. Friggete in olio bollente per qualche minuto.

Nel frattempo, versate i grani di pepe interi su un tagliere, quindi schiacciateli pestando con un pestello per carne o un macinino. In questo modo si sprigionerà maggiormente il profumo pungente del pepe. Versate metà dose di pepe schiacciato in una padella ampia antiaderente, tostatelo a fuoco dolce mescolando con una paletta di legno, poi sfumate con paio di mestoli di acqua di cottura della pasta. Le bollicine che vedrete comparire saranno dovute all'amido contenuto nell'acqua.

Scolate quindi i tonnarelli quando saranno molto al dente (tenendo da parte l'acqua di cottura) e versateli direttamente nella padella con il pepe tostato, proseguiranno la cottura con il condimento. Smuovete la pasta continuamente con delle pinze da cucina per farla "respirare" e aggiungete un mestolo di acqua o due al bisogno, per continuare la cottura. Continuate a versare un mestolo di acqua solo al bisogno (quando vedete che la padella è quasi completamente asciutta) e a rimestare con le pinze da cucina.
Nel frattempo che la pasta arriva a cottura, occupatevi della crema al pecorino (non iniziate prima questa operazione perché la crema si rapprenderebbe troppo): versatene circa metà dose di Pecorino grattugiato in una ciotola. Aggiungete un mestolo di acqua di cottura della pasta sul Pecorino grattugiato. Mescolate con una frusta in maniera energica e aggiungete ancora acqua al bisogno. Unite poi la dose restante di Conciato, tenendone poco da parte per condire successivamente.

Unite ancora un po' di acqua al bisogno: in questa fase dovrete calibrare bene dose di pecorino e acqua per ottenere una cremina della giusta consistenza senza grumi.
Terminate la cottura della pasta, aggiungendo poca acqua calda ancora se necessario; prima di unire la crema di Pecorino, mescolate brevemente la crema ponendo la ciotola sopra il vapore del tegame con acqua calda, mescolate sempre con la frusta, così da riportare la crema ad una temperatura simile a quella della pasta se necessario.
Spegnete il fuoco della padella con i tonnarelli e versate la crema di pecorino.
Mentre versate la crema di pecorino sui tonnarelli, muoveteli continuamente con la pinza da cucina, versate anche il pecorino che avevate tenuto da parte, mescolate e saltate ancora la pasta quindi impiattate i vostri tonnarelli conciato e pepe, insaporite con il restante pepe e completate con i carciofi croccanti.

- Chef Alessia D Ovidio -

 

Ristorante Del Borgo
Piazzetta San Biagio n. 7
Castel di Sasso (Ce)
Tel : 0823 87 80 51 – 347 29 26 204 – 340 51 42 579
Visita il sito web del ristorante del Borgo

Ti proponiamo un nuovo meraviglioso piatto del nostro amico Salvo Terruso, il mitico Pastaio Matto dei social. Sono i mezzanelli con tonno, pomodorini, olive e capperi.
“L’ Amuri pi lu mari”,(l’amore per il mare). Questo primo piatto nasce in Sicilia dal nonno di Salvo Terruso, Nonno Pippinu in onore del un suo fraterno amico Totuccio (pescatore scomparso con la sua barca durante una battuta di pesca nel Mar Mediterraneo) negli anni ‘60 nella sua Taverna della bella Monreale. La sua è una rivisitazione della ricetta originale della cucina della Taverna di Nonno Pippinu, lì veniva usato il tonno fresco, Salvo ha usato il tonno in scatola. Ma il risultato è ugualmente fantastico.
Prova a farla a casa.

Ingredienti per 2 persone:

- 200 gr. Mezzanelli Lisci (Pasta Di Martino)
- Olio Evo q.b.
- 2 Spicchi di Aglio
- 300 gr. di pomodorini datterini rossi e gialli
- 150 gr. di tonno in scatola
- 50 gr. di olive nere e verdi
- 20 gr. di Capperi
- 4 Filetti di Acciughe
- Peperoncino q.b.

Procedimento:

Mettere dell’abbondante Olio evo nella padella, quindi aggiungere l’aglio schiacciato in camicia, il peperoncino intero e i pomodorini precedentemente lavati, asciugati e tagliati in due.  Aggiungere poi il tonno sgocciolato, le olive nere e verdi e anche i capperi. 
Lasciare cuocere questi semplici ma preziosi ingredienti per circa dieci minuti, quindi aggiungere la pasta quando mancano circa 4 minuti dalla sua cottura in pentola, quindi aiutarsi con uno/due mestoli di acqua di cottura per terminare la cottura in padella con il condimento. Completare il piatto aggiungendo dopo l’impiattamento i filetti di acciughe. Il piatto è pronto. 
Buon appetito e….come dice Salvo “Mancìa e liccati u piattu”. (Mangia e leccati il piatto).

 

Visita il profilo Instagram di Salvo Terruso – il Pastaio Matto

Giovedì, 15 Luglio 2021 00:02

Ristorante del Borgo. Castel di Sasso (Ce)

Si torna sempre nei posti dove si è stati bene, così a distanza di un po’ siamo tornati a pranzo al Ristorante del Borgo a Castel di Sasso. Per la precisione siamo nel borgo di Sasso, un pugno di case in pietra su uno sperone di roccia dove il tempo pare essersi fermato. Un luogo panoramico che ha una sua poesia ancestrale. Dal casello di Santa Maria Capua Vetere (Autostrada A1) dista 16 km circa. Sasso è a circa 450 metri d’altezza, da qui il panorama è mozzafiato e spazia su distese di verde e all’orizzonte in lontananza, quando il cielo è terso e non c’è foschia, si vede addirittura il mare e il profilo dell’isola d’Ischia. Il Ristorante del Borgo si trova nell’unica piazza proprio accanto all’antica Chiesetta di San Biagio e davanti ad una delle vecchie torri dell’antica rocca che un tempo dominava l’abitato. Parcheggiata l’auto a pochi metri dal locale ci accomodiamo. Siamo in due e abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo.
Il ristorante è come lo ricordavamo: pulito, sobrio con una mise en place semplice ma d’effetto. Ci sediamo in veranda, con il tavolo con vista sulle colline: ottimo panorama per il pranzo. Fuori la giornata è infuocata e la canicola incalza, dentro per fortuna si sta belli freschi. Da bere prendiamo una minerale e una bella bottiglia di Petronilla, un vino che adoro prodotto da uve Casavecchia, insieme al San Laro sono i due vini prodotti dall’azienda agricola Le Fontanelle. Il Casavecchia Petronilla è un rosso più giovane del San Laro, con una bella nota di frutti rossi, un vino morbido e piacevole al palato, giustamente tannico, vigoroso, con un’ottima personalità.

 Il Casavecchia Petronilla delle Fontanelle
Il Casavecchia Petronilla delle Fontanelle

Diamo un’occhiata al menù. C’è l’antipasto del Borgo (7 portate dello chef, proposte in cui ritrovare profumi e sapori del territorio) e ancora selezione di formaggi e salumi locali tipici, oltre al tagliere di salumi di maiale nero di razza casertana. Poi quattro primi e otto secondi. La cosa che colpisce è la presenza di prodotti del territorio e stagionali. C’è anche la possibilità di scegliere un menù degustazione ma noi ordiniamo alla carta e cominciamo con due antipasti del borgo, siamo curiosi di gustare le proposte dello chef. Ecco un fiore di ricotta (freschissima e delicata) con riduzione di vino Casavecchia. Ottimo incipit

Fior di ricotta con riduzione di vino Casavecchia
Fiore di ricotta con riduzione di vino Casavecchia

A seguire delle deliziose polpette di zucchine su fonduta di caprino. Delicatissime le polpette e perfetto l'abbinamento con la fonduta di caprino. 

Polpette di zucchine su fondo di caprino
Polpette di zucchine su fondo di caprino

Delle zucchine e fiori di zucca in pastella. Davvero eccellenti, gustosissime con un fritto leggero, non unto e asciutto.

Zucchine e fiori di zucca in pastella
Zucchine e fiori di zucca in pastella

Il nostro pranzo al Ristorante del Borgo procede alla grande, arriva una proposta davvero particolare: una millefoglie di barbabietola con mousse di parmigiano e nocciole. Mai avrei pensato di abbinare la barbabietola con il suo inconfondibile sapore al parmigiano, in questo caso una golosa mousse che ci sta benissimo. A chiudere il tutto la nota croccante della granella di nocciola. Sorprendente. 

Millefoglie di barbabietole con mousse di parmigiano
Millefoglie di barbabietole con mousse di parmigiano

Antipasto finito ? Ma nemmeno per sogno. Come in un crescendo rossiniano ci servono dei buonissimi peperoncini verdi fritti con il pomodoro. Che profumino....e poi io ho un debole per i "friggitelli". 

Peperoncini verdi fritti al pomodoro
Peperoncini verdi fritti al pomodoro

 E ancora....uno sformatino di patate, ricotta e salsiccia di maialino nero casertano con scaglie di mandorle.

Sformatino di patate e ricotta con salsiccia di maialino nero casertano e mandorle
Sformatino di patate e ricotta con salsiccia di maialino nero casertano e mandorle

L’antipasto termina con un pasticcio di melanzane, tanto buono quanto abbondante.

Pasticcio di melanzane
Pasticcio di melanzane

L’antipasto è stato un tripudio del territorio. Tante proposte una più buona dell’altra nel rispetto della stagionalità. La cosa che mi è piaciuta molto è la volontà di partire sempre dalla tradizione senza orpelli ma con la giusta dose di creatività. Come primi scegliamo un primo del giorno: dei tonnarelli con conciato romano, pepe e carciofi croccanti, semplicemente spettacolari. Perfetta la cottura della pasta, consistente e tenace al morso. Deliziosa la cremina di pecorino, conciato e pepe e azzeccatissimo l’abbinamento con i carciofi fritti. Davvero un ottimo piatto.

Tonnarelli conciato e pepe con carciofi fritti
Tonnarelli conciato e pepe con carciofi fritti

Ma se i tonnarelli ci sono piaciuti con i rigatoncini con crema di friggiarelli, pancetta croccante trebulana e conciato saliamo ancora di livello. Questo piatto mi ha conquistato, studiato alla perfezione, con la avvolgente e aromatica crema di peperoncini verdi, la nota croccante della meravigliosa pancetta trebulana e scaglie di conciato romano bello sapido e dal gusto deciso. Chapeau!

Rigatoncini con crema di friggitelli pancetta croccante trebulana e conciato romano
Rigatoncini con crema di friggitelli pancetta croccante trebulana e conciato romano

Saremmo sazi ma non possiamo esimerci dal provare la carne che qui al Ristorante del Borgo è un must. Decidiamo di prendere in due 300 gr di tagliata di scottona alla brace con cottura media. La carne rispetta le attese: buonissima, tenera, gustosa.

Tagliata di scottona
Tagliata di scottona

Accompagniamo la tagliata con delle patate tagliate grossolanamente al momento e fritte, buone anche queste.

Patate fritte
Patate fritte

Saltiamo il dessert ma prendiamo un caffè e un bel liquorino handmade all’alloro rigorosamente ghiacciato.

Liquore di alloro
Liquore di alloro

Intanto è arrivato il patron Pasquale Izzo che passa a salutarci. E’ sempre bello ritrovare Pasquale e percepire ogni volta la stessa meravigliosa passione che lo lega alla sua terra e alle sue creature (il ristorante del Borgo e l’Agriturismo le Fontanelle a Pontelatone). Staremmo ore con lui, ma purtroppo il lavoro chiama. Dobbiamo andare via. Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco meno di 40 euro a persona.

Il Ristorante del Borgo a Castel di Sasso si conferma alla grande. Questo è un indirizzo che non può mancare sulla tua agenda. Qui si viene apposta, perché il borgo di Sasso è un po’ fuori dai flussi turistici tradizionali, eppure arrivati qui ti sorprenderai, e ti si schiuderà un tesoro di sapori, una cucina di livello che parte dalla tradizione ma presenta anche interessanti spunti creativi. Trovi una cucina che valorizza i prodotti del territorio e tutto segue rigorosamente la stagionalità. Mi porterò nella memoria tra le altre cose i rigatoncini con crema di friggiarelli, pancetta croccante trebulana e conciato (commoventi) e una carne davvero fantastica.
In cucina ci sono gli chef Antonio de Francesco e Alessia D’Ovidio con la loro brigata. Preparati, affiatati, formano davvero un bel team. Il servizio è veloce e professionale. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Da non perdere, garantiamo noi.


Ristorante Del Borgo
Piazzetta San Biagio n. 7
Castel di Sasso (Ce)
Tel : 0823 87 80 51 – 347 29 26 204 – 340 51 42 579
Visita il sito web del ristorante del Borgo

Venerdì, 09 Luglio 2021 12:33

Linguine con cozze e pomodorini

Nuovo appuntamento con una ricetta di Salvo Terruso, il famoso “Pastaio Matto” dei social. Questo suo piatto, “U piattu ri Patri Antoninu”(Il piatto di Padre Antonino), è così chiamato in quanto nei suoi post il nome del piatto ha una sua storia tradizionale o di famiglia della Trattoria di suo “Nonno Pippinu” nella bella Monreale, paese situato a poca distanza da Palermo.
In realtà sono delle linguine (Fresine di Grano Duro Italiano), in questo caso di Pasta Di Martino (azienda con cui Salvo collabora) con cozze e pomodorini.

 

Ingredienti per 2 persone:

- 200 gr. Linguine (Fresine di Grano duro pasta Di Martino)
- Olio Evo q.b.
- 2 Spicchi di Aglio
- 300 gr. Pomodorini Datterini gialli e rossi
- 400 gr. Cozze
- 1 Bicchiere di Vino Bianco
- Prezzemolo q.b.
- Peperoncino q.b

Procedimento:

Lavare per bene le cozze. Lavare e tagliare il prezzemolo. Lavare e tagliare i Pomodorini datterini gialli e rossi. Preparati tutti gli ingredienti, mettere in una padella l’olio Evo, 2 spicchi di aglio ed un piccolo peperoncino, e far soffriggere per 1 minuto. Aggiungere le Cozze, quindi farle aprire utilizzando un coperchio nella padella. Sfumare le Cozze con un bicchiere di vino bianco. A questo punto aggiungere i pomodorini a pezzetti e farli andare per un po’ di minuti. Calare la Pasta, terminando in padella con il condimento gli ultimi 3 minuti di cottura al dente. Grazie all’amido della pasta si formerà un sughetto davvero delizioso con il sapido sentore delle cozze che sposa la dolcezza dei pomodorini.
Impiattare, aggiungendo a piacimento del prezzemolo tagliato all’inizio. E come dice sempre Salvo…. Buon Appetito e “Mancìa e liccati u piattu” (Mangia e leccati il piatto).

 

Visita il profilo Instagram di Salvo Terruso – il Pastaio Matto

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